Si riflette su avvenimenti storici del secolo scorso, conIo odio gli italiani
di Paolo Miloro e Valentina Paiano, lo spettacolo ospite al Teatro Miela il 16 e 17 aprile, per il cartellone
altri percorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Nel cupo evolvere della Seconda guerra mondiale molte sono state le pagine crudeli, in cui gli eventi si sono spinti ben oltre i confini dell’etica, della civiltà, dell’umanità. L’esistenza dei lager nazisti e la condizione dei detenuti è – di tali inumanità – l’esempio più evidente.
Non è però il solo. Molte altre crudeltà hanno insanguinato quegli anni. Una di queste è nella storia poco frequentata dei campi di concentramento italiani: i fascisti vi rinchiusero i loro oppositori, assieme a molti innocenti, anche bambini. Un passato di cui non si è presa coscienza fino infondo. I rastrellamenti, gli incendi preceduti dalla snazionalizzazione forzata e seguiti dalla deportazione – di nemici e sospetti, ma anche di inermi civili – dai territori occupati
dall’esercito italiano in Jugoslavia, furono purtroppo una pratica terribile del regime fascista.
Ed è proprio una bambina innocente, Zofia, la protagonista di Io odio gli italiani-1941.1943 i campi spinati del Duce scritto da Paolo Miloro e Valentina Paiano sulla base di testimonianze e ricerche storiche, che viene presentato al Teatro Miela, nell’ambito della sinergia fra Teatro Stabile regionalee Bonawentura.
È una bambina piena di dolore e di rabbia, segnata dalle violenze subite nel campo di Rab, dove ha visto uccidere il padre e morire di stenti la mamma.
Trasferita nel campo di concentramento di Gonars conosce Vlado, un artista e insegnante. Anche lui ha provato la condizione terrificante della prigionia, le privazioni, il lutto, ma riesce ancora a distinguere nella realtà la bellezza, e s’intestardisce a cercarla ogni giorno.Un insegnamento prezioso per Zofia che gli si avvicina, accomunata dalla nostalgia per la loro terra- l’ex Jugoslavia – e dal peso della solitudine.Lo stesso Miloro e Chiara Di Marco interpretano con intensità i due personaggi, commoventi e veri,tutti tesi a indicare come il sentimento dell’umanità – per quanto messo alla prova, soffocato – non muoia nemmeno nei momenti più tremendi, nemmeno dietro al filo spinato dei lager.
Io odio gli italiani. 1941.1943 I campi spinati del ducedi di Paolo Miloro e Valentina Paiano, con
Paolo Miloro e Chiara Di Marco e la regia di Valentina Paiano è una produzione La Danza Immobile/Teatro Binario 7.
Lo spettacolo va in scena al Teatro Miela giovedì 16 aprile alle ore 21, mentre venerdì 17 è in programma una replica alle ore 11, a cui potranno accedere sia i ragazzi delle scuole che il pubblico degli abbonati e di tutti gli interessati.
I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line.
La biglietteria del Teatro Miela è a disposizione del pubblico a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511