“Questa città un tempo era stata chiamata la capitale della Guerra. Capite che epiteto vergognoso ed imbarazzante. Ebbene, voi, con la vostra presenza, con la vostra voglia di pace, con il vostro impegno nel voler costruire questa pace, l’avete riscattata. Ringrazio quindi a nome di tutta la città tutti voi, chi ha saputo organizzare questo evento e un grazie speciale a insegnanti”.
Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, dal palco allestito sul piazzale del castello, ha salutato le migliaia di ragazzi che da tutta Italia hanno raggiunto il capoluogo friulano per partecipare al Meeting nazionale di pace. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 3 mila studenti, è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Regione, il Comune di Udine, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e oltre duecento organizzazioni nazionali.
“Un pensiero – ha proseguito dal palco, alla presenza della vicepresidente del Senato, Linda Lanzillotta, dell’assessora regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, dell’assessore comunale alla Cultura e alla Pace, nonché presidente del Crelp, Federico Pirone, del direttore del Cnelp, Flavio Lotti – non può non andare a cento anni fa, a quello che è stato il dramma della guerra. Se ora abbiamo un’Europa che costruisce la pace, non dobbiamo dimenticare i tantissimi altri luoghi nel mondo dove invece ora ci sono molti altri giovani che sembra non possano avere un futuro. Rendetevi dunque conto – ha concluso Honsell – di quanto la guerra sia ancora drammaticamente vicino a noi e quanto ciascuno di noi, individualmente, deve fare affinché la pace possa far crescere il progresso della civiltà. E in questo senso, oggi, qui a Udine, voi avete fatto un passo importantissimo. Buona giornata di pace a tutti”.
I 3 mila ragazzi, prima di raggiungere il castello per l’assemblea plenaria, hanno dato vita, in mattinata, a 10 laboratori di pace e, nel primo pomeriggio, alla Marcia per la pace, un lunghissimo e coloratissimo serpentone illuminato da colori arcobaleno e da cartelli inneggianti la pace e il ripudio nei confronti di tutte le guerre. Il corteo, al quale hanno partecipato anche numerosi cittadini e molti amministratori, è partito da piazzale XXVI Luglio, luogo simbolo della Resistenza, per arrivare sul colle del castello, anch’esso luogo simbolo visto che che fu il quartier generale delle forze armate nella Grande Guerra.
“Vedo una piazza coloratissima – ha precisato dal palco, Pirone –. Non ricordo altri momenti così belli e colorati nella nostra città. Oggi, qui a Udine, abbiamo costruito tutti insieme un grande laboratorio europeo di pace e abbiamo voluto riscattare questi territori, che hanno ancora le ferite della guerra. Abbiamo voluto – ha proseguito – sentire le vostre voci, abbiamo voluto parlare il linguaggio della contemporaneità. Con questo grande evento, partendo proprio dalle nuove generazioni e dai luoghi della Prima Guerra Mondiale, Udine e l’intera nostra regione, ribadiamo la necessità di mettere in crisi la cultura della guerra e raccontare il valore positivo della pace. Da questi luoghi – ha concluso Pirone –, può ripartire un bellissimo messaggio di fiducia e di speranza del futuro per tutto il Paese, nel segno dell’Europa, della pace e della centralità della cultura dei giovani”.
I giovani oggi, 18 aprile, partiranno alla volta delle trincee della Grande Guerra di Sagrado, Savogna d’Isonzo, Gorizia, Nova Gorica (Slovenia), Drenchia, Tolmin (Slovenia), Monfalcone, Fogliano Redipuglia.