Una sala gremita ed entusiasta lo scorso sabato ha accolto la presentazione del Cammino di San Benedetto: trecento chilometri in sedici tappe, da Norcia a Cassino passando per Subiaco, attraverso i luoghi più significativi del percorso spirituale e umano di San Benedetto.
“Un progetto in cui crediamo davvero – ha detto in apertura dell’incontro Francesco Pelliccia, Sindaco del Comune di Subiaco che ha ospitato l’iniziativa – per il valore sociale, culturale ed economico che è in grado di generare per il territorio. Come amministratori per primi dobbiamo essere capaci di cogliere quest’opportunità, anche ragionando sull’evoluzione di questo percorso. Ma all’appello non devono mancare gli operatori, le comunità locali e le istituzioni sovracomunali”.
Gli ha fatto eco la vicepresidente della Commissione Cultura, Sport e Turismo della Regione Lazio Daniela Bianchi, che nel suo intervento ha sottolineato come sia necessario “incidere di più, anche dal punto di vista normativo, per migliorare accoglienza e ricettività lungo un cammino – ha spiegato Bianchi – che nel Lazio ha il suo tratto più significativo. È una scommessa che deve trovarci pronti con una programmazione coerente e di lungo periodo, professionalità adeguate e nuovi linguaggi. È questo il modo per connettere paesaggio, cultura, enogastronomia e cogliere l’opportunità unica che viene dall’economia della bellezza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’Agenzia Regionale per il Turismo Giovanni Bastianelli: “Se il patrimonio culturale e naturale diffuso è il punto di forza del nostro territorio, che è meta di una tipologia di turismo fortemente legato all’escursionismo, i cammini rappresentano una grande occasione ma soprattutto una direttrice di investimento: il turismo non è hardware ma software, e quindi servizi”.
Plauso dei presenti per l’ideatore del progetto del Cammino, Simone Frignani, che ha detto: “Il cammino è il modo migliore per scoprire quell’Italia fatta di borghi, natura, spiritualità, ma anche forte senso dell’ospitalità e della bellezza. I cammini in Italia – ha aggiunto Frignani – non hanno nulla da invidiare a esperienze come quella di Santiago da Compostela e possono rappresentare una straordinaria attrattiva, come già sta accadendo, per la presenza di turisti dall’Europa e dal mondo. E un modo per rivitalizzare le microeconomie dell’ Italia ‘minore'”.
Proprio in questo senso sono andate le testimonianze di Maurizio Forte, presidente dell’Associazione Amici del Cammino di San Benedetto e di diversi sindaci dei comuni coinvolti lungo il tracciato, a partire dalla tappa di partenza: Norcia, il cui sindaco Nicola Alemanno ha raccontato l’esperienza della cittadina umbra storica meta di pellegrinaggio raggiunta da quasi un milione di visitatori l’anno.
In chiusura, il lancio del Progetto “Ciociaria in Cammino”, che prevede a per il prossimo 30 maggio a Montecassino, l’estremità sud del Cammino, un evento di apertura simbolica con la partecipazione di oltre mille persone e la presentazione della guida IL CAMMINO DI SAN BENEDETTO, appena edita nella collana “Terre di mezzo”.
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