Al Festival Vivere Vegan di Firenze approda Daniela Poggi , fervida sostenitrice della cultura animalista e vegana tout court, con un testo che entra nel mondo meraviglioso e sorprendente della sensibilità animale. Domenica 26 aprile, all’interno dello Spazio Alfieri alle ore 16, l’attrice e interprete di molti spettacoli. fiction e film di successo, darà vita ad ANIMA ANIMALE, un viaggio nel sorprendente mondo dei sentimenti ed emozioni degli animali attraverso racconti, testimonianze, storie di vita, scritto e diretto da Luca De Bei con musiche originali di Francesco Verdinelli.
Attraverso le storie di mucche coraggiose, galline caparbie, maiali innamorati, elefanti che si commuovono, oltre naturalmente a storie dei nostri amici vicini cani e gatti, entreremo nelle loro vite attraverso la voce di Daniela Poggi che si identificherà con i loro sentimenti fino a diventare essa stessa quella creatura e fino a farci vivere (anche attraverso immagini, suoni, musiche) ciò che gli animali provano, sentono, temono ed amano. A conferma che l’uomo non è l’unico depositario di emozioni, sentimenti, passioni, ma che ciò appartiene ad ogni creatura di questo pianeta.
Come infatti afferma Jean Prieur “Se per anima intendiamo la parte incorporea dell’essere, sede della sensibilità, del giudizio e della volontà, fonte dei pensieri, dei desideri e delle passioni, ebbene sì, gli animali hanno un’anima. Se per anima intendiamo il coraggio, i sentimenti nobili, gli istinti generosi di un essere considerato dal punto di vista morale, ebbene sì, gli animali hanno un’anima. Se per anima intendiamo un’entità immateriale, ma pur tuttavia sottile e sostanziale, che si separa dal corpo nel momento della morte; se per anima s’intende una copia conforme dell’essere, che riproduce fedelmente ciò che egli fu nella sua vita e che gli consente di continuare a vivere in un altro mondo, ebbene sì, gli animali hanno un’anima.”
Sono sempre più numerose le voci che si levano a difesa degli abitanti non umani che condividono con noi la vita sulla Terra. Come ricorda la stessa Poggi, “abbiamo come esempio Monsignor Mario Canciani il parroco di San Giovanni dei Fiorentini a Roma, il “prete che non scaccia i cani dalla chiesa”, ma sono sempre più numerosi anche coloro che sostengono che gli animali abbiano un’anima: Papa Giovanni Paolo II tempo fa invitò i teologi a studiare un nuovo tipo di rapporto uomo-animale, fino ad arrivare a sostenere che “anche gli animali hanno un soffio divino” mentre Papa Paolo VI rispose così ad un signore che raccontava del dolore per la morte del suo cane: “lassù lo ritroverai.” Del resto chi vive quotidianamente con un cane o un gatto può tranquillamente testimoniare che questi animali hanno oltre all’intelligenza, all’istinto, a un loro linguaggio, alla capacità di rapportarsi a noi umani, anche una profonda sensibilità, una memoria inossidabile, la capacità di discernere tra bene e male, e poi il coraggio, la generosità, l’attitudine a prendersi cura, alla fedeltà, all’abnegazione. Di cosa altro dovrebbe essere dotato un essere vivente per poter affermare che possiede un’anima? Ma degli altri animali, quelli meno fortunati, quelli che vengono trattati come oggetti, stipati negli allevamenti intensivi prima di essere uccisi per finire sulla nostra tavola, cosa sappiamo? E di quelli selvaggi che vivono lontani da noi? Ebbene, sono le storie di questi ultimi che ho voluto raccontare, sperando di destare in tutti un po’ di sensibilità ad occuparci e preoccuparci più a fondo dei nostri affezionati compagni di vita”…
Il recital prevede un ingresso a contributo minimo di 12 Euro.