Riceviamo e pubblichiamo:
Che il parco della rimembranza soprattutto nell’ultimo anno ha perso il suo valore storico, ricreativo e culturale è ormai sotto gli occhi di tutti.
I troppi profughi lo avevano scambiato come una casa all’aperto dove poter dormire, mangiare, bere ed espletare bisogni fisiologici.
Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.
Fortunatamente con l’ordinanza anti bivacco (di cui rimango un convinto sostenitore visto poi che sono stato tra i primi a sensibilizzarne l’attuazione) la situazione è migliorata, anche se nell’arco diurno ormai rimane comunque il territorio dei richiedenti asilo che non sapendo dove andare stazionano lì.
Come se non bastasse – sottolinea Oreti – la ciliegina sulla torta è arrivata la scorsa notte dove sul lapidario che ricorda i 665 deportati goriziani da parte di forze titine sono comparse scritte ignobili e raccapriccianti (“FASCI IN FOIBA” assieme alla falce e martello) che a prescindere dalle ideologie rappresentano vandalismo e barbarie pura ed in quanto tale vanno condannate e perseguite penalmente, spero che le telecamere dislocate in città abbiamo ripreso gli autori di questi infausti gesti.
Non vorrei mai – continua Oreti – che questi imprecabili atti fossero un anticipo o un avvertimento relativo alla manifestazione di casapound del prossimo 23 maggio dove a quanto sembra dai social e dai rumors potrebbe arriverà in città anche l’estrema sinistra, il tutto in concomitanza con l’evento culturale “è storia” nel mezzo e questo deve far riflettere sull’importanza di tutelare e blindare un’attività fondamentale per la città che non deve essere assolutamente tirata in ballo.