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SPECIALE “IL VOLO DEL JAZZ”: AMBROSE AKINMUSIRE QUARTET 5 mag. 2015,Sacile,Teatro Zancanaro

Arriva per la prima volta in Triveneto, al teatro Zancanaro di Sacile, come eventospeciale de “Il volo del Jazz”, il giovane trombettista californiano Ambrose Akinmusire. Definito dal New Yorker “elettrizzante giovane trombettista e sottile band leader, con un suono dall’ispirazione unica”, Akinmusire, che salirà sul palco dello Zancanaro con il suo quartetto martedì 5 maggio alle 21, è ritenuto dalla critica una delle nuove stelle del jazz. Strumentista dall’inconfondibile stile eclettico e raffinato, vanta collaborazioni di grande prestigio come quelle con Jon Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman. Il suo album di debutto con la Blue Note Records, “When The Heart Emerges Glistening“, è per la critica uno dei migliori progetti degli ultimi tempi.

Ambrose Akinmusire  foto Luciano  Rossetti

Ambrose Akinmusire foto Luciano Rossetti

Iscrittosi alla Berkeley High School, Ambrose Akinmusire debuttò ancora adolescente suonando con nomi prestigiosi, i sassofonisti Joe Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman e il batterista Billy Higgins. Proprio Steve Coleman lo convinse a lasciare il Berkeley High School Jazz Ensemble, la formazione scolastica nella quale suonava, per portarlo con sé in tournée. Dopo aver conseguito il diploma alla Berkeley nel 2000, Akinmusire partì per New York per iscriversi alla Manhattan School of Music, poi frequentò l’University of Southern California e il Thelonious Monk Institute of Jazz, in cui fu allievo anche di Herbie Hancock nel 2007 e dove vinse la prestigiosa Thelonious Monk Institute of Jazz Competition. Akinmusire è noto soprattutto per la sua continua ricerca di un nuovo linguaggio musicale, che lo porta a sperimentare, analizzare, concettualizzare tutti i generi e gli stili, da Chopin a Bjork. Ma la sua ricerca non è mai fatta a discapito della bellezza. Ama infatti farsi sorprendere da un silenzio, una tensione, come un ascoltatore attento al minimo cambiamento.

Il suo stile trombettistico si contraddistingue per un suono limpido e una tecnica virtuosistica, priva di incertezze. Lasciati alle spalle gli idoli dell’adolescenza, Miles Davis e Clifford Brown, Akinmusire plasma la propria identità attraverso sonorità originali, senza prestare attenzione alle mode e ai formalismi. I suoi pezzi non sono mai banali, hanno un’impronta molto personale, giocano con il ritmo e si prestano ad improvvisazioni articolate. Il suo disco di debutto come solista, “Prelude: to Cora”, è del 2008 ed è dedicato alla madre Cora. I brani che costituiscono l’album, tutti composti da lui, destarono l’interesse dei critici e della stampa specializzata. L’album successivo, “When the Heart Emerges Glistening”, è stato pubblicato nel 2011 per la prestigiosa etichetta Blue Note. Dieci dei 12 brani sono ancora una volta scritti dallo stesso Akinmusire, che con questo disco si è confermato come una delle promesse del jazz statunitense.

Con il suo ultimo album, “The Imagined Savior Is Far Easier To Paint”, il secondo per la Blue Note, uscito nel marzo 2014, Akinmusire porta ad un livello ancora superiore la sua visione artistica, scrivendo ben 12 dei 13 brani dell’album e producendolo. “Negli ultimi anni mi sono concentrato soprattutto sulla composizione,” dice il trombettista. “Voglio imparare a scrivere una canzone senza avere sempre bisogno di improvvisare”. Akinmusire continua a lavorare con la sua straordinaria band, il sassofonista Walter Smith III, il pianista Sam Harris, il bassista Harish Raghavan e il batterista Justin Brown. Sebbene la tromba del virtuoso Ambrose sia sempre molto presente in “The Imagined Savior …”, essa coesiste in una struttura molto più ampia. E’ inevitabile farsi coinvolgere dall’energia e dalla concentrazione del gruppo, che si confronta con le sfide di brani come “As We Fight” “Vartha,” “Bubbles” (ispirato alla leggenda della tap-dance John Bubbles), e “Richard,” epico brano di chiusura lungo più di 16 minuti registrato live al Jazz Standard di New York City. Sono composizioni molte varie e dai generi sfumati, si va dalla classica moderna all’avanguardia pop, al jazz naturalmente, dando vita a una miriade di soluzioni musicali. Riflettendo sulla sua propensione a creare titoli lunghi e poetici per i suoi album, Akinmusire commenta: “Non penso di essere ancora stato capace di creare un album per il quale basti una parola a renderne tutta l’atmosfera. Forse in futuro lo farò, ma adesso traggo spunto da così tanti e diversi aspetti dentro e fuori di me che è difficile trovare una singola parola che definisca i miei lavori”. Akinmusire continua: “When the Heart Emerges Glistening parlava di me, di ciò che stavo vivendo e provando a cambiare o accettare di me stesso. L’ispirazione per questo album è invece al di fuori di me: le persone che ho conosciuto, i documentari che ho visto, i personaggi che ho creato.” Il trombettista californiano si impone con il suo suono fluido e cristallino che guarda al passato in tutte le sue forme, utilizzandole per creare quel sound così graffiante e raffinato, una voce completamente nuova che si definisce ogni anno di più. Una voce al servizio della musica, una tecnica al servizio dei sentimenti e delle sensazioni, un talento che sta diventando il punto di riferimento della tromba jazz.

I biglietti si possono acquistare sul circuito Viva Ticket o direttamente al Teatro Zancanaro la sera del concerto.

Per Info:

Circolo Culturale Controtempo

T +39 328 6247734 / +39 347 4421717

http://www.controtempo.org

 

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