Il leggendario chitarrista era recentemente tornato a casa dall’ ospedale, da tempo malato di diabete nella seconda metà del 2014 quando aveva annullato tutti i concerti. . Il «re del Blues», l’americano B.B. King, è morto a Las Vegas. All’età di 89 anni se ne va un altro mostro sacro che ha fatto la storia della musica e del blues per tutto il secolo scorso. Era nato nel 1925 in una piantagione di cotone vicino a Itta Benna, in Mississippi, poi aveva iniziato a suonare la chitarra ed ad esibirsi in malfamati ritrovi americani. Il suo vero nome era Riley B. King. Già a partire dagli anni cinquanta era diventato una leggenda del blues.Nella sua carriera ha collaborato con centinaia di artisti e gruppi come Eric Clapton, Muddy Waters, Little Richard, Ray Charles, Albert King, Gary Moore e gli italiani Zucchero e Pavarotti. La canzone «When Love Comes To Town», scritta con gli U2 e presente nell’album «Rattle and Hum» lo fece tornare primo in classifica anche negli anni Ottanta. Oggi anche ‘Lucille’, la sua celebre chitarra Gibson lo piange. Il suo debutto discografico avvenne nel 1949, e molti dei primi brani gli vennero prodotti da Sam Phillips, ancora lontano dal fondare la mitica etichetta Sun Records. Tra i maggiori successi degli anni Cinquanta, quando King diventò una formidabile macchina da hit, si ricordano You know I love you (1952), Woke up this morning e Please love me (1953), When my heart beats like a hammer, Whole lotta’ love e You upset me baby (1954), tutti brani immancabili nei suoi primi concerti. Membro storico della Rock’n’roll Hall of Fame, in carriera King ha vinto 15 Grammy Award, l’ultimo nel 2009, per il miglior disco blues.
dARIO fURLAN