TRIESTE 29 GIUGNO / 2 LUGLIO 2015
CHANNEL4, LA7, AVVENIRE, PARIS MATCH ED EL PAIS VINCONO IL PREMIO LUCHETTA 2015.
LE PREMIAZIONI GIOVEDI’ 2 LUGLIO A TRIESTE, NELLA SERATA CONDOTTA DA ALBERTO MATANO, RIPRESA A TRASMESSA DA RAI1
Sono Channel4, Paris Match, Avvenire, La7 ed El Pais le testate vincitrici del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta 2015, promosso dallaFondazione Luchetta con la Rai: cinque reportage di stringente attualità che restituiscono uno sguardo allarmante sulle emergenze del pianeta e sulla condizione dell’infanzia nel mondo, selezionati dalla Giuria presieduta dal direttore di Rai Tgr Vincenzo Morgante.
A cominciare dal servizio che ha vinto il Premio Luchetta Tv: il reporter inglese Jonathan Rugman lo ha realizzato nell’agosto 2014 dall’elicottero militare che stava portando soccorso ai rifugiati Yazidi e che aveva accolto a bordo bambini disidratati e affamati. Rugman ha vissuto in diretta e testimoniato l’attacco dei guerriglieri dell’Isis all’elicottero, e la risposta al fuoco dei militari irakeni. Nella sezione per il miglior reportage tv il vincitore Pablo Trincia ha ripercorso per AnnoUno – La7 la vicenda di cui a lungo si sono occupate le cronache: quella del bosniaco Ismar Mesinovic, rapitore del figlioletto Ismail condotto con sé dopo l’arruolamento nelle file dell’Isis. Pablo Trincia ha seguito le tracce del viaggio dall’Italia alla Bosnia dei jihadisti e infine in Turchia.
La corrispondente di Avvenire Elena Molinari, dagli Stati Uniti, si è aggiudicata il Premio Luchetta – sezione quotidiani/periodici per l’articolo di Avvenire dedicato alla strage di bambini dalla pelle scura negli USA: dove la prima causa di morte per un bambino afroamericano o latinoamericano è il proiettile di una pistola. Una realtà che nel 2014 la ha toccato livelli senza precedenti. Alla guerra in Ucraina è invece dedicata la corrispondenza di Emilie Blachere, inviata a Donetsk per Paris Match, vincitrice del Premio Luchetta – sezione stampa internazionale: nella speranza che i bombardamenti fossero cessati, le famiglie avevano fatto rientro in città trovandosi invece catapultati in prima linea. I bambini si sono ritrovati a dover vivere nei sotterranei senza vedere per mesi la luce del giorno.
Infine, nella sezione dedicata a Miran Hrovatin per la migliore fotografia ha vinto lo scatto del fotografo spagnolo JM Lopez: pubblicata su El Pais, la fotografia ritrae un gruppo di bambini somali che si divertono a usare una rampa come scivolo. Attimi di gioco che affiorano nella devastazione del Paese, sfiancato da oltre vent’anni di guerra.
E con i vincitori delle cinque sezioni in gara, la Fondazione Luchetta annuncia il nome del Premio Speciale Luchetta 2015, che va alla giornalista Giovanna Botteri, volto fra i più noti del giornalismo italiano: «per aver raccontato, sempre impegnata in prima linea con competenza, passione e professionalità, più di trent’anni di cronaca, costume, economia e politica dai fronti caldi dell’intero pianeta, approdando infine a uno dei ruoli più prestigiosi per un giornalista radio-televisivo: quello di corrispondente dagli Stati Uniti d’America. Una carriera in crescendo che si è distinta per puntualità e rigore, ma anche e soprattutto per una grande dose d’umanità che l’ha portata a diventare uno dei volti più seguiti e apprezzati della nostra televisione».
Corrispondente Rai dagli Stati Uniti, Giovanna Botteri ha realizzato memorabili corrispondenze da Bagdad durante la seconda guerra del Golfo (2003). Come inviata speciale ha seguito alcuni dei più rilevanti avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra d’indipendenza in Croazia, dal1992 al 1996 la guerra in Bosnia e l’assedio a Sarajevo dove, assieme a Miran Hrovatin, ha filmato l’incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e il massacro di Srebrenica. È stata in Algeria, Sudafrica, Iran ed Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, per poi documentare la guerra in Kosovo ed entrare a Peć assieme all’esercito italiano nel 1999. Nello stesso periodo ha lavorato con Michele Santoro nella redazione di “Circus” e quindi di “Sciuscià“. Dopo aver seguito il G8 di Genova nel 2001, è stata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano e, come inviata di TG2 e TG3, in Iraq prima e durante la seconda guerra del golfo. Nell’ottobre 2002 ha seguito le ispezioni ONU alle prigioni e, assieme a Guido Cravero, ha filmato in esclusiva mondiale sia l’inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003, sia l’arrivo dei carri armati statunitensi il 9 aprile. Dal 2004 al 2006 ha condotto l’edizione delle 19 del TG3 e dal 2007 è corrispondente dagli Stati Uniti.
I vincitori saranno premiati giovedì 2 luglio al Politeama Rossetti di Trieste, il occasione della Serata speciale “I Nostri Angeli”, condotta da Alberto Matano (Tg1), ripresa e trasmessa da Rai1 sin dalla prima edizione. A scandire il conto alla rovescia sarà dal 29 giugno L.INK, Premio Luchetta Incontra: quattro giorni di dialoghi con i protagonisti dell’informazione nel cuore di Trieste, per condividere con la città il dibattito sui temi del nostro tempo.
Nato nel ricordo dei colleghi che, per informare dalle più pericolose trincee dell’informazione, hanno rischiato e perso la propria vita, il Premio Luchetta 2015 è promosso dallaFondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin con la Rai ed è organizzato da Prandicom, media partner Rai Radio1 e Il Piccolo.
Intanto, proprio domani – domenica 31 maggio – in occasione di Cantine Aperte, presso l’Azienda Agricola Enzo Lorenzon dalle 10 alle 18, a san Canzian d’Isonzo sarà riproposto I nostri angeli. Le migliori foto nel ricordo di Miran Hrovatin, il percorso espositivo che propone gli scatti vincitori del Premio Luchetta dal 2004 ad oggi. Un modo per ripercorrere gli emozionanti ‘sguardi’ sull’attualità del mondo, racchiusi nelle corrispondenze fotografiche pervenute al Premio Luchetta dalle più svariate latitudini del pianeta; e per ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo tele-cineoperatore. Le foto in mostra sono firmate dai fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander (USA), Robert Knoth (Olanda), Yannis Kontos (Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jerome Delay (Francia), Armando Dadi (Italia), Monika Bulaj (Polonia), Alessandro Grassani (Italia), Marco Gualazzini (Italia) e Niclas Hammarstrom (Svezia). Inoltre, domani in anteprima assoluta sarà visionabile con la foto vincitrice 2015, di JM Lopez. L’azienda Lorenzon, con l’etichetta Feudi di Romans è partner de Premio Luchetta 2015.
Info www.premioluchetta.it www.fondazioneluchetta.org