IL FESTIVAL FA PASSEGGIARE IL PUBBLICO TRA DANZA, INSTALLAZIONI, INCONTRI E PERFORMANCE
La mattina di sabato 6 giugno si apre alle 10.00 (Mediateca) con Federico Pirone, Carlo Infante, Alessandra Marin, Giuseppe Scandurra, Luca Ruali, Eva Sajovic e Associazione Spazi Incerti che esporranno diverse prospettive di approccio alla realtà urbana, dall’urbanistica all’antropologia, dall’architettura alla Street art, dalla politica all’economia. Carlo Infante poi propone (alle 11.00 e alle 17.00 e domenica alle 11.00 e alle 12.00) Radio Walkshow: delle passeggiate con performing media, ossia conversazioni nomadi caratterizzate dall’ausilio di smartphone (e tablet) e cuffie collegate ad una radioricevente (whisper radio) che permettono di ascoltare le voci dei walking-talking heads e repertori audio predisposti. Protagonisti dell’azione ludico-partecipativa sono gli spettatori-cittadini attivi che si mettono in gioco attraversando lo spazio urbano, allenandosi in questa curiosa “palestre dello sguardo”, per cogliere i dettagli del paesaggio che si attraversa e interpretarli.
Il pomeriggio sarà invece animato (alle 18.00 in piazza Vittoria) da Danila Gambettola e la sua performance di video-danza itinerante “Interferenza urbana”, l’ormai abituale aperitivo con gli artisti (19.30, Caffè Teatro), e naturalmente dalle numerose installazioni sparse per la città, come “Deamachine” l’installazione audio-video interattiva di Sarah Kuipers (via Rastello – ex ferramenta Krainer), composta di tende e materassi su cui ci si può sdraiare, rilassare e, come in un viaggio tra sogno e realtà, guardare i video proiettati al suo interno; o “Tactile Orchesta” di Tom Kortbeek e Roos Meerman (Corso Verdi): parete di 2,5×2 metri, la cui superficie è ricoperta di soffici tessuti interattivi che creano una composizione di musica classica – eseguita dalla famosa orchestra Dutch Gelders – e che il pubblico può toccare tocchi decisi o leggeri, da soli o in gruppo, agendo direttamente sulla composizione musicale.
Alle 20.30 (via Rastello) sarà la volta di “Visible resonances” di Alessandro Ruzzier, un lavoro sulla restituzione al pubblico delle impronte sonore ottenute dall’analisi dei monumenti alla memoria e ai caduti presenti sul territorio urbano. Ruzzier eseguirà dal vivo la partitura realizzata usando i suoni che si generano all’interno del monumento e causati dall’interazione dei suoni esterni con la materia/massa/volume dei monumenti, registrati con particolari microfoni, e messi in relazione con le immagini catturate dal vivo da una telecamera puntata sull’acqua del fiume Isonzo raccolta simbolicamente dall’artista e posizionata all’interno di questo complesso sistema.
Alle 22.00 “ / FIVE“, la performance audiovisuale di Ardea, in cui il duo composto da Filippo Rossi e Filippo Slaviero si propone di indagare il tema della
guerra attraverso la ricerca su stimoli estetici e sonori, a partire da “L’arte della guerra” di Sun Tzu, e nello specifico dai cinque elementi da indagare per lo studio delle guerra: tao, cielo, terra, comando e strategia. Ogni capitolo della performance cerca di rendere con differenti linguaggi visivi e sonori la scomposizione in componenti elementari di un sistema complesso come un conflitto, talora combinando materiali presi da guerre reali, talora astraendosene completamente, e sempre combinando gli elementi prodotti in una fase di studio alla sensibilità momentanea della performance in tempo reale.
Programma completo su: www.invisiblecities.eu