Gli incontri di gaia e altri incontri dialoghi tra discipline presentazione a Stazione Rogers giovedì 18 giugno 2015 ore 18
intervengono Luciano Semerani e Gianni Torrenti moderatore Pierluigi Sabatti
Stazione Rogers pubblica, su oltre novanta pagine a colori, alcune delle conversazioni che puntualmente si svolgono da anni alla domenica mattina alle ore 11.00, e che nell’ambito dei ciclo di incontri dedicato a Gaia, hanno riproposto una domanda di fondo: “quale sarà la sorte della vita dell’uomo sulla terra?”.
Gli argomenti sono diversi come diversi sono gli approcci.
Da una parte stanno le scienze – la geofisica, la genetica, la psicanalisi – dall’altra le arti, l’architettura. In una posizione intermedia, ambigua in un certo senso, la visione mistica, la fede.
Dalla lettura dei testi, dalle bellissime immagini si ricava una prima sensazione: le scienze pongono problemi profondi, di cui mancano però le soluzioni, l’architettura, nella sua concretezza, mette in campo dei “fatti”, che non sono risolutivi ma aiutano ad oltrepassare i limiti della sofferenza e del panico per le sorti dell’uomo.
Il Centro di accoglienza a Beirut, in Libano, per senza tetto, anziani e bambini abbandonati, realizzato da Maroun El-Daccache, il Centro Sociale SESC a San Paolo del Brasile, realizzato da Lina Bo Bardi, per l’intelligenza e l’amore con cui sono stati costruiti, appartengono alla storia degli uomini, e non solo a quella dell’architettura.
Il dialogo tra le discipline risponde così al desiderio di un nuovo umanesimo, che si oppone all’effimero e al mercantile e spazia su una dimensione globale.
Le “camminate” di Paolo Rumiz si rispecchiano nelle “traversie” della Scuola di Architettura di Valparaiso dove si insegna ad “andar andando”, la “geometria universale” di Frank Lloyd Wright si apparenta con le “visioni cosmiche” di Ildegard von Bingen, le “Sfingi taroccate” di Enzo Cogno restano mute davanti ai disegni dal lager di Gusen del principe architetto Ludovico Barbiano di Belgiojoso.
L’impegno editoriale di Stazione Rogers, nuova a queste iniziative, nato come documentazione della rassegna “Gaia che passione”, è stato sviluppato da Luciano Semerani e Gigetta Tamaro come un racconto a più voci, in cui l’impegno divulgativo non fa torto all’autorevolezza degli studiosi cooptati in un’unica ricerca di verità. Nell’ordine si leggono i testi di Silvia Amati Sas, Antonella Gallo, Mauro Giacca, Barbara Della Polla e Lella Varesano, Cosimo Monteleone, Maroun El-Daccache, Filippo Giorgi, Tommaso Brighenti, Paolo Rumiz, Lorenzo Michelli. Tra le rare immagini e i molti documenti originali una preziosa testimonianza su Enzo Cogno del musicista Sylvano Bussotti.
“gli incontri di gaia e altri incontri – dialoghi tra discipline” – Edizioni Stazione Rogers, Trieste giugno 2015, pagg.96 – € 30,00