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PREMIO LUCHETTA, SOS RAMADAN:”L’OCCIDENTE SOTTOVALUTA L’OBIETTIVO GLOBALE DELLA JIHAD: IL CONTROLLO DEL MONDO”

PREMIO LUCHETTA, SOS RAMADAN:”L’OCCIDENTE SOTTOVALUTA L’OBIETTIVO GLOBALE DELLA JIHAD: IL CONTROLLO DEL MONDO”

Parte 1.2.6LO HA DICHIARATO A TRIESTE UN TESTIMONE SUL CAMPO, IL MEDICO MARZIO BABILLE, DGCS MIN. AFFARI ESTERI IN IRAQ DOVE HA APERTO 5 CORRIDOI UMANITARI QUALE UNICEF REPRESENTATIVE. LUNEDI’ 29 GIUGNO SARA’ PROTAGONISTA DELLA GIORNATA INAUGURALE DI L.INK FESTIVAL – PREMIO LUCHETTA 2015 A TRIESTE, IN DIALOGO CON ADRIANO SOFRI SUL TEMA “SIRIA, LA FABBRICA DEL TERRORE”.

«Quello dello Stato islamico è un progetto politico preciso di controllo del mondo. L’obiettivo della jihad non è confinato al Medio Oriente, ed è sostenuto da reti finanziarie adeguate all’espansione, da una strategia militareParte 1.2.4 che non lascia niente al caso: strumenti sofisticati e ad alto impatto bellico, strategie di comunicazione che sanno come spettacolarizzare la violenza per incutere intimidazione e soprattutto suscitare il rispetto del mondo. Aspettiamoci un ramadan di sangue»: lo ha detto questa mattina a Trieste il medico Marzio Babille, DGCS Min. Affari Esteri in Iraq dove ha aperto 5 corridoi umanitari quale Unicef representative. Lunedi’ 29 giugno sara’ protagonista della giornata inaugurale di l.ink festival – Premio Luchetta 2015 a Trieste, in dialogo con Adriano Sofri sul tema “Siria, la fabbrica del terrore”. Introdotto dal curatore di L.ink Giovanni Marzini e dalla presidente della Fondazione Luchetta, Daniela Luchetta, Marzio Babille ha incontrato oggi la stampa al suo immediato rientro dall’Iraq, commentando l’escalation terroristica delle ultime ore. «Nell’ultimo biennio sono triplicate le vittime civili del periodo di ramadan: ci aspettiamo un enorme aumento delle vittime civili di attentati in tutto il mondo. L’obiettivo è amplificare l’apparente invincibilità dei jihadisti e colpire ovunque».

IL MEDICO MARZIO BABILLE

IL MEDICO MARZIO BABILLE

Quale strategia di risposta ha messo finora in atto l’Occidente? «E’ innanzitutto fondamentale garantire una sopravvivenza dignitosa ai 4 milioni di rifugiati in movimento fra Siria e Iraq – ha affermato Babille – I governi si sono mossi per proteggere i civili sul campo e portare in ogni angolo dell’oscurita’ una luce di speranza. Ma da Trieste rilancio l’appello del coordinatore degli interventi umanitari per le Nazioni unite: se entro il mese di luglio non saranno allocati 492 milioni di dollari per fare fronte alle urgenze umanitarie, saremo costretti a tagliare oltre il 50% dei nostri interventi. Non si tratta solo di solidarietà: l’effetto domino è dietro l’angolo». Già, perché masse epocali di migranti (il rimando ai boat people indocinesi è immediato) si stanno muovendo verso l’Europa: «E’ reale, forse addirittura sottovalutata l’emergenza migranti dalla Libia – ha ricordato Babille – Oltre 100mila rifugiati sono pronti a sbarcare dagli infernali campi raccolta in cui vengono ospitati, veri e propri lager. Ma è la rotta balcanica il nuovo epocale corridoio di immigrazione, perché questi profughi si spostano dalla Turchia e si imbarcano dall’Egeo per raggiungere i Balcani. Ulteriori e massicce ondate arriveranno dal Ciad e dai Paesi dell’Africa centrale se l’Occidente non saprà garantire in tempi rapidi a quei Paesi gli aiuti essenziali e concreti per sostenere ‘in casa’ i loro cittadini, sempre più poveri e disperati». Ci troviamo dunque di fronte a un momento storico di straordinario rilievo per ridisegnare i confini del pianeta e il destino dei suoi popoli: «In Medio Oriente le fratture etniche e religiose e sono ormai irreversibili: dalla disgregazione di Siria, Iraq e Yemen gli analisti prevedono 7 nuovi Paesi autonomi, incluso uno stato kurdo – ha affermato Babille – Ma chi dice che la Siria non c’e piu si sbaglia: c’e’ un governo legittimo, ci piaccia o no, contrapposto alla frammentazione di territori controllati da gruppi variabili. Cosa può fare il mondo? Guardare a strategie innovative, studiate e calibrate per assistere grandi numeri di persone utilizzando sistemi e risposte adeguati. Come il social cash transfer, la microerogazione diretta che stiamo testando in questo periodo per famiglie che si faranno poi carico di badare alla propria sopravvivenza».

L.ink festival – Premio Luchetta Incontra 2015 si aprirà lunedì 29 giugno a Trieste (Cortile del palazzo della Regione di piazza Unità). Nel 2015 anno di Expo a Milano, L.ink non poteva non focalizzare parte del suoParte 1.2.3 programma intorno all’attualità più capillare del nostro tempo: nutrire il pianeta è una prospettiva di ‘Expottimismo’ intorno alla quale si confronteranno proprio in apertura di festival, lunedì 29 giugno (ore 17) il vicepresidente della Regione Fvg Sergio Bolzonello e il presidente e Ad Illycaffè Andrea Illy. Nutrire il pianeta significa anche e soprattutto imparare a nutrirci e a riscoprire l’oro nel nostro piatto: della ‘Dieta della felicità’ e dell’importanza dell’educazione alimentare converseranno, di seguito, l’agroeconomista Andrea Segrè e il direttore generale ICGEB Mauro Giacca, coordinati dalla responsabile di Tg2 – Medicina 33 Laura Berti. Fra i protagonisti di L.ink 2015 anche Lirio Abbate, Giovanna Botteri, Toni Capuozzo, Ferruccio De Bortoli, Antonio Di Bella, Wael Farouk, Maria Gianniti, Attilio Giordano, Beppe Giulietti, Andrea Iacomini, Paolo Rumiz, Pablo Trincia, Martin Van Aldeeren, Roberto Zaccaria.

L.ink 2015 è organizzato da Prandicom, mainpartner Fincantieri. Il Premio Luchetta 2015 è istituito e promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin con la Rai, mediapartner Radio1 Rai e Il Piccolo. INFO www.premioluchetta.it

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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