Neri Marcorè è “ il più amato dagli italiani”. Così lo definisce Edoardo De Angelis, che oltre a condividere con lui una fondata amicizia, è anche testimone e complice della passione che l’artista marchigiano coltiva, come fuoco sotto la cenere: la musica.
Dopo il grande successo del suo concerto d’esordio Le mie canzoni altrui, realizzato con la produzione artistica di Edoardo De Angelis per l’edizione 2012 di Folkest, e poi, con fortuna, rappresentato in molti teatri italiani, Neri Marcoré torna quest’anno tra i principali protagonisti del Festival, con un nuovissimo concerto allestito per debuttare il prossimo 11 luglio presso il Castello di Udine.
FOLK EXPRESS – viaggio tra i suoni del Mondo, è il titolo dello spettacolo che sarà ripreso dalle telecamere di Rai Friuli Venezia Giulia, con la sapiente regia di Claudia Brugnetta, e trasmesso, il prossimo 31 luglio, da Rai Uno.
Il poliedrico attore marchigiano, sempre più a suo agio anche nel ruolo di cantante, ha voluto raccogliere in questo nuovo spettacolo una pregevole collana di canzoni di ispirazione popolare, provenienti da diverse parti del Mondo.
Voci musicali da Inghilterra, Stati Uniti, Cuba, Canada, Brasile, Sud Africa, ma anche, e soprattutto, da diverse parti del nostro Paese, che ne è straordinariamente ricco, a testimonianza e conferma che le espressioni musicali nate dal popolo hanno tutte la stessa radice, qualunque sia la rispettiva terra di origine.
Attorno a Neri, una band formidabile, in perfetta sintonia con il suo sentimento e con il suo sense of humour: Marco Caronna (bouzouki, chitarre, voce), Primiano Di Biase (pianoforte, Hammond, fisarmonica), Fabrizio Guarino (chitarra elettrica, voce), Domenico Mariorenzi (chitarra acustica, voce), Alessandro Patti (basso elettrico, contrabbasso), Simone Talone (batteria, percussioni, voce), Alessandro Tomei (sax, flauto, voce). A impreziosire la serata, la presenza sul palco di Edoardo De Angelis che si affiancherà all’amico Neri in alcuni momenti del concerto.
FOLK EXPRESS – viaggio tra i suoni del Mondo si offre come un concerto di grandi suoni, ma anche come una dimostrazione di affetto e di amicizia, una festa popolare di buona musica e allegria, in anteprima per il pubblico di Folkest e per quello di Rai Uno e di Rai Regione.
Un repertorio vario, importante, ben scelto, che Neri interpreta con affetto e personalità. Infine, la band, composta da Marco Caronna (chitarre, bouzouki, aggeggi), Domenico Mariorenzi (chitarra, piano), Primiano Di Biase (piano, fisarmonica), Guerino Rondolone (contrabasso), Simone Talone (percussioni) e Alessandro Tomei (fiati).
Intervista a Neri Marcorè
Neri, l’11 luglio sarai al Castello di Udine per il Folkfest, mille colori per raccontare le musiche del mondo. Quali “colori” suonerai tu? Suoneremo insieme, insieme nel vero senso della parola, io e la super band che mi accompagna, e che ho scherzosamente battezzato Le Tigri della Malvàsia, per la dichiarata passione per gli aperitivi. Questo suono d’insieme, compatto, armonico, come l’amicizia che ci lega, sarà il colore principale, il motore del concerto. Ci divertiamo a suonare e cantare insieme, e questo coinvolge anche il pubblico. Avviene una piccola magia, che per un paio d’ore tiene tutti legati dallo stesso sentimento. Sentimento, passione e allegria: i colori della musica popolare. Si potranno ascoltare molte canzoni ispirate, alla nascita, alla musica popolare. Ma nessuno ancora conosce i titoli, deve rimanere tutto segreto fino al momento di salire sul palco di Udine.Una location meravigliosa ed emozionante.
La tua bio su Wikipedia recita: attore, comico, imitatore, doppiatore, conduttore tv e cantante. Che posto occupa la musica in tutto questo? Raccontami i tuoi gusti e miti in fatto di sette note. Con la musica ho cominciato, proprio da ragazzo. Poi mi sono sempre più appassionato alla canzone d’autore italiana (tanti nomi…De Andrè, Gaber, De Gregori, Fossati, Battiato, Ligabue), ma anche a James Taylor, Paul Simon, Neil Young…un elenco molto lungo, nel quale, sempre, dimentico qualcuno.
Avevi appena 12 anni e già partecipavi a spettacoli itineranti. Lontano dai riflettori non ci sapevi stare? Quella di misurarsi con il pubblico è una condizione necessaria per chi desideri fare il mio mestiere. Dal pubblico, da qualunque tipo di pubblico, si impara sempre qualcosa…Nelle migliori occasioni ci si scambia molto, e qualcosa di indimenticabile. Si lavora per questo, ma non è mai scontato arrivarci.
E hai trovato anche il tempo di prenderti un diploma da interprete parlamentare, attività che immagino non avrai mai praticato…E invece la pratico proprio adesso, anche con questo concerto, nel quale canterò non solo in italiano, ma anche in altre lingue…per non parlare delle nostre bellissime lingue territoriali….
Come attore, sia di cinema che di fiction, qual è il ruolo al quale sei più legato. Quale, invece, sogni di interpretare?Di regola accetto di interpretare solo ruoli che penso possano piacermi. Poi, qualcosa viene meglio, qualcosa meno bene: è l’onda della vita. Ero molto affezionato al mio ruolo di conduttore della trasmissione televisiva di Rai Tre Per un pugno di libri. In quanto alla seconda domanda, può darsi che io abbia in mente qualcosa di mio da realizzare…
Alberto Angela ha preso con ironia l’imitazione che hai fatto di lui. Chi è che non l’ha digerita? Ma guarda, più o meno con tutti ci abbiamo riso sopra. Con Amedeo Minghi abbiamo addirittura utilizzato le imitazioni come base per delle divertenti gag improvvisate. Forse, se dovessi proprio individuare qualcuno…ma no, preferisco averlo dimenticato. Guarda, l’ho proprio dimenticato, mi spiace…
In politica hai sempre detto come la pensavi. È ancora così o, come per tanti italiani, c’è un po’ di disillusione? Penso che quando si raggiunge, con la maturità, una propria idea di società, sulla base del proprio istinto e delle proprie convinzioni, sia difficile che avvenga un cambiamento radicale. Il problema è che tra le idee e la loro applicazione pratica, spesso intercorrono molte difficoltà.Comunque ritengo indispensabile, per una persona, prendere una posizione precisa.
Ti sei fatto strada grazie al tuo talento, pensi che in Italia ora come ora questo sia ancora possibile? Devo, sono costretto a pensarlo. Se così non fosse, la vita di un artista sarebbe un fallimento, qualunque fosse il livello di popolarità raggiunto.
Sei papà di tre figli, pensi che qualcuno di loro deciderà di seguire le tue orme nel mondo dello spettacolo? Cerchiamo di essere genitori consapevoli. Proponiamo ai nostri figli diverse opportunità, oltre alla scuola: musica, sport, tutto ciò che pensiamo possa essere per loro utile e interessante. Ma senza spingere, senza forzare la mano. Ognuno dovrebbe avere la possibilità di scegliere e affermare la propria personalità, anche a costo di commettere qualche errore lungo la strada.
Che cosa hai in cantiere per quanto riguarda il cinema e la tv ? In realtà questo sarebbe un momento in cui avrei programmato di raccogliere le idee, e di maturarne alcune già in embrione…vedremo, non voglio, per adesso, impegnarmi nemmeno con me stesso…
Grazie per la disponibilità e buon proseguimento di vacanza
Vacanza e lavoro….anche se suonare con le Tigri è un lavoro divertente più di una vacanza!