Di chi sono figli gli attuali senesi e toscani? Bluetrusco darà la risposta venerdì 10 luglio, grazie a una giornata dedicata alla ricostruzione del Dna dell’antico popolo. Ne parleranno due personalità che hanno curato le più approfondite ricerche sul campo, studiando proprio il Dna dei murlesi (Piazza insegna Gentica umana a Torino e presiede la Human genetics foundation, Bellelli è ricercatore all’Istituto degli studi sul Mediterraneo antico del Cnr e docente di Etruscologia a Palermo). Un altro decente universitario, Franco Ciacci (direttore del Laboratorio di etruscologia e antichità italiche a Siena), si soffermerà invece in serata (ore 22 circa) su un altro pezzo di eredità del passato, legato all’uomo: il paesaggio.
Ma già il giorno precedente, giovedì 9 luglio, Bluetrusco regala un coinvolgimento tra ospiti e popolazione locale, grazie a una veglia, in piazza, che vede protagonisti mitici personaggi locali, a partire da Luciano Scali (ore 22). Sempre il 9 luglio l’inaugurazione della mostra Mulax sarà utile per approfondire la conoscenza dell’alfabeto etrusco (inaugurazione ore 17).
Sabato 11 luglio è la giornata dedicata a “Suoni e colori antichi”. Si comincia al mattino (ore 10) con la visita agli scavi di Poggio civitati in compagnia del curatore, il professor Anthony Tuck dell’Università del Massachisetts Amherst. Nel primo pomeriggio, dentro al “palazzone”, l’archeologa Sabrina Calderone cura un laboratorio per tutte le età, sempre sui cromatismi del mondo antico. Susanna Sarti e Giulio Paolucci, nel pomeriggio (ore 17) parleranno di archeologia e musica: reperti, immagini e suoni. Sarà solo il preludio al concerto di musica jazz (il blu è anche la nota magica del jazz e del blues) con Giulio Stracciati (chitarra) e Stefano Cocco Cantini (sax e flauto etrusco). Quest’ultimo, oltre ad essere un musicista affermato, ha compiuto un’interessante ricerca sugli strumenti musicali etruschi.
Domenica 12 luglio, a Bluetrusco, è la giornata in memoria di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Si comincia con una escursione con Lorenzo Anselmi (ore 10, partenza dal museo, lungo il Crevole e l’antica ferrovia) e si continua con un altro laboratorio di Sabina Calderone (sempre alle 15) dedicato al fregio inciso. Il catalogo della mostra L’occhio dell’archeologo sarà compreso con il prezzo della cena nei ristoranti Libridinoso e Bosco della Spina. Un dialogo tra Marcello Barbanera (professore di Archeologia e storia dell’arte greca e romana alla Sapienza) e Giuseppe M. Della Fina, direttore scientificio di Bluetrusco, chiuderà la serata (ore 22). In mezzo, tutti i giorni, mostre, cene a 20 euro, degustazioni (con la possibilità di una cena leggera grazie alla Bottega di Stigliano), esposizioni di prodotti locali e persino una caccia al tesoro “tecnologica”, Geomurlo.