30 gradi al Castello di Udine ed il popolo friulano, bevendo bibite fresche ma non fredde e non uscendo nelle ore più calde della giornata, per questo ovviamente si fanno i concerti alla sera, si presenta in massa a ore di straordinaria musica!
Il concerto proposto, organizzato da Zenit srl e Associazione Culturale Euritmica, in collaborazione con il Comune di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della rassegna “Udine Vola” e inserito nel calendario della 25a edizione di Udin&Jazz vede Stefano Bollani accompagnato da tre super jazzisti per celebrare un grande della musica contemporanea, Frank Zappa, a 22 anni dalla sua morte.
Bollani porta sul palco, assieme a Jason Adasiewicz al vibrafono, Paul Santner al contrabbasso e Jim Black alla batteria, il suo “Bollani Sheik Yer Zappa” che prende il nome da un grande disco del 1979, “Sheik Yerbuti“, nel quale Zappa se la prendeva con buona parte del mercato pop di quegli anni.
La serata udinese si apre con un’artista friulana, Laura Furci, con un’artista friulana, Laura Furci, che nel pre Bollani scalda il pubblico (si fa per dire visto il tenore della serata), in modo elegante ed intelligente presentano i suoi lavori ricchi di testi verso il mondo e verso se stessa che parlano di “pensare con la propria testa” e di “non arrendersi” che fanno apparire una giovane ragazza al tempo stesso semplice ma anche molto profonda con parole e musica non banali che l’hanno portata ad esibirsi a New York, Berlino ma anche in Spagna ed in Italia. Peccato non sia particolarmente conosciuta al pubblico “nostrano” ma come spesso accade pochi sono i profeti in patria, ma il concerto di Bollani l’ha fatta conoscere ad un pubblico che ha colto il suo modo di raccontarsi e di vivere, come lei stessa ha detto sul palco, un bel momento e una serata felice.
Lo spettacolare appuntamento con la musica prosegue con l’ingresso di Bollani e degli altri musicisti capaci di far sognare il pubblico udinese. Lo spettacolo dei 4 è sia musicale perché il concerto è improvvisato quindi neppure loro sanno bene dove vanno a finire i vari pezzi proposti, ma anche per gli occhi con un Bollani che sembra danzare con il piano. E gli altri non sono affatto da meno, strumenti a parte. Il milanese/fiorentino si lancia poi nel canto di una canzone di Zappa dimostrando una presenza scenica, unita ad un’eleganza che fa del pezzo qualcosa di unico. La parte musicale è fantastica, con un mix unico, cambi di ritmi repentini, sorprese varie per il pubblico ma anche per gli stessi artisti, come quando Bollani canta pezzi famosi italiani mentre gli altri continuano ad improvvisare sulle note scritte da Zappa.
Ad un certo punto stop a Zappa, e spazio ad un autore vivente, Bollani, come si presenta da solo. Inizia in solitaria suonando la sua musica per poi chiamare in causa Adasiewiz, Santner e Black per continuare l'”esibizione di gruppo” per un puzzle musicale dalle tinte forti e dal risultato straordinario. Il finale è un tripudio di musica e colori con il pubblico che resta estasiato dalle mani di Bollani sul pianoforte e dalle mescolanze musicali che rendono ogni pezzo unico nel suo genere, e sempre più particolare. L’artista non disdegna qualche battuta come quando parla del disco che nasce da questo progetto i “cui proventi saranno destinati alle famiglie e agli amici degli artisti che l’hanno fatto” invitando il pubblico “a comprare il cd se è piaciuto il concerto, ma anche se non è piaciuto perché è tutto improvvisato”.
Il bis con cui si chiude uno degli appuntamenti estivi più interessanti è “I have been in you” di Zappa con Bollani da solo sul palco che inizia a cantare ed i musicisti che ad un certo punto gli “corrono dietro” con la voce dalla scalinata del castello per poi scendere sul palcoscenico e continuare nel filo conduttore della serata, quell’improvvisazione che regala una straordinaria magia in una calda ed affascinante serata estiva udinese.
Rudi Buset
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