Tra i cori internazionali (provenienti anche da Usa, Canada, Sudafrica e Cina) che quest’anno partecipano al ventesimo Festival International Choral en Provence, figura anche il Coro Polifonico S. Antonio Abate di Cordenons, invitato come coro d’eccellenza in prima fascia e impegnato dunque questo fine settimana in tre concerti. Un invito che conferma la qualità e la reputazione raggiunta dal coro, fondato e diretto da Monica Malachin, che nel suo ricco curriculum annovera la partecipazione a innumerevoli festival nazionali e internazionali dove ha sempre conquistato il podio, come primo, secondo o terzo premio. Di rilievo sono le tournée in Europa in veste di rappresentanti della coralità del Friuli Venezia Giulia, in particolare in Slovenia, Austria, Repubblica Ceca e Spagna. All’intensa l’attività concertistica – testimoniata dalla partecipazione a rassegne, festival, confronti corali – il coro affianca la formazione, che ha permesso negli anni di selezionare una ventina di coristi specializzati, molti dei quali diplomati al Conservatorio e alcuni anche musicisti, provenienti da tutta la provincia e dal Veneto. In Provenza – dove saranno ambasciatori delle Regione e del Comune di Cordenons portano un repertorio realizzato ad hoc, che spazia dal rinascimento alla musica contemporanea. Per quanto riguarda il repertorio sacro si parte dal rinascimento italiano (con Giovanni Pierluigi da Palestrina) e spagnolo per fare un salto nel barocco con il veneziano Lotti, passare al romanticismo tedesco di Mendelssohn, Rheinberger e Liszt e approdare al contemporaneo nel norvegese Gjeilo e dell’italiano Molfino. Sul fronte profano la scelta è caduta sul tema amoroso e giocoso con una selezione di brani dalla commedia harmonica La pazzia senile e dal Festino di Banchieri per arrivare ai Notturni di Mercadante dal repertorio napoletano del Settecento. Un repertorio vasto e diversificato in grado di valorizzare le qualità tecniche ed espressive raggiunte dal coro. Il gruppo annovera anche progetti policorali, in occasione dei quali affronta compositori e repertori poco noti, vantando prime assolute di Dipiazza, Donati, Koloss, Liszt – Janáček.