Il 7 agosto alle ore 21 si svolgerà all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, davanti alla Porziuncola, la cantata tutta dedicata alla figura femminile di Hildegard von Bingen, bambina mistica e per il suo tempo monaca anticonformista che assunse grande rilievo nel mondo della Chiesa.
Creatura intensa e profonda, già in tenera età aveva visioni, di origine aristocratica, nata e vissuta nel Medioevo e dichiarata dottore della Chiesa nel 2012 da Papa Benedetto XVI. Poetessa, compositrice, naturalista, filosofa, linguista, grande consigliera di importanti figure del suo tempo, come l’imperatore Federico Barbarossa, che sfidò a parole. Da una idea di Karen Saillant, fondatore e direttore artistico dell’International Opera Theater di Philadelphia, questa cantata vuole lanciare un messaggio molto importante sulla necessità di riavvicinare i giovani alle virtù, che già a suo tempo Hildegard aveva individuato in 16. “Mi sono ispirata a Ordo Virtutum, l’Ordine delle Virtù – ci racconta Karen Saillant – la prima opera drammatica musicata rimasta nella storia e creata proprio da Hildegard. Oggi nel nostro mondo i giovani hanno bisogno di pensare di più alle virtù, quegli stessi valori che sono stati il cuore dell’Impero Romano e il centro dell’educazione nel Rinascimento. I giovani hanno bisogno di formare il proprio carattere e diventare persone virtuose della società moderna. I valori trasmessi dal modello delle virtù possono essere un esempio di grande efficacia. Amo lavorare con i giovani e insegnare loro ad usare la forza del canto”. 16 le virtù individuate da Hildegard: Umiltà (quella che considerava la più importante), Speranza, Castità, Innocenza, Disprezzo del Mondo, Amore Celestiale, Modestia, Grazia, Vittoria, Discrezione, Pazienza, Conoscenza di Dio, Carità, Timore di Dio, Obbedienza e Fede. In occasione di questa cantata l’accento è stato portato a 8 di queste impersonate proprio dalle allieve dell’International Opera Theater di Philadelphia; fra le ci sarà inoltre la Hildegard bambina interpretata da Isabella Moitoso (la più giovane, di solo 10 anni), la Hildegard adulta interpretata dalla soprano italo-francese Agnese Pazienti. E la sua giovane insegnante Jutta che sarà interpretata da Mery Tresvalles alla sua arpa celtica. In totale sono 10 le ragazze che arrivano da Philadelphia e che interpreteranno questa cantata a cappella.Le musiche sono del compositore sardo Mariano Garau e di Hildegard von Bingen. Hair design di Francesca Rivetti e costume design di Micaela Valentini.L’8 agosto la cantata sarà replicata alla Scarzuola, la città ideale creata dall’architetto milanese Tomaso Buzzi a metà del secolo scorso a Montegiove (TR). L’occasione è l’evento “La voce della Scarzuola”. La location è stata scelta per il suo particolare collegamento tra sacro e profano, perfetto quindi per ospitare un evento su una figura così controversa nel mondo della Chiesa. La rappresentazione sarà preceduta da una visita guidata a partire dalla ore 18.00 da parte dello storico dell’architettura Marco Nicoletti, accompagnato dal flauto di Andrea Ceccomori, direttore artistico del festival Assisi Suono Sacro. Alle ore 19.00 seguirà la cantata all’interno di uno dei teatri a cielo aperto.
Saranno in esposizione alcune opere di Michelle Demarque, di origine francese, che da anni vive a Città della Pieve (PG) e che trae ispirazione per le sue opere proprio dalle musiche di Hildegard von Bingen. Virtuosismi e colori vivissimi che riproducono le musiche create della monaca benedettina quasi mille anni fa.
Il festival Assisi Suono Sacro, voluto strenuamente e diretto da Andrea Ceccomori, vuole essere un appuntamento dedicato a quella musica che cerca il suo centro, che sa parlare allo spirito e che è capace di portare alle anime una profonda e radicale rivoluzione interiore. Come avrebbe voluto, molto probabilmente, San Francesco. Musica alla ricerca del Suono Povero come spoliazione di sé, alla ricerca di una nuova ricchezza. Musica ben lontana dall’essere confessionale e capace di quella rivoluzione pacifica di cui l’uomo contemporaneo ha da sempre, tanto più oggi, bisogno.La manifestazione gode dei patrocini della collaborazione della Città di Assisi, della Presidenza e della Regione dell’Umbria, del supporto di Umbria Culture; della sponsorizzazione di Banca Popolare di Spoleto, Reale Mutua agenzia di Perugia, della Fondazione Isabella Scelsi. Del supporto della società Mercurio, di Terra d’Arte, di Cultura e Dintorni, Keysound, Fidem, Rete Sole. Del patrocinio dell’Università per Stranieri di Perugia.
Per questo evento si ringrazia Adagio Art Agency che quest’anno ha portato una eccellenza dagli USA e che da due anni collabora con il festival e che ha come mission la promozione delle eccellenze artistiche nel mondo. Si ringrazia inoltre la Cantina di Monte Vibiano.
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