E’ affidata a una tra le più note vocalist jazz del mondo l’anteprima dell’edizione 2015 de “Il Volo del Jazz“. Sarà infatti Dianne Reeves, talentuosa cantante e grande interprete di testi che si è imposta a livello internazionale fin dalla seconda metà degli anni Ottanta, ad inaugurare, con un concerto in calendario martedì 20 ottobre alle 20.45 al Teatro Verdi di Pordenone, l’undicesima edizione della rassegna jazzistica organizzata dal Circolo Controtempo. “Il Volo del Jazz”, che quest’anno si presenta con un’immagine rinnovata creata dall’architetto e illustratrice Silvia De Anna, si sposterà poi a Sacile, dove dal 7 novembre al 10 dicembre proporrà altri cinque imperdibili concerti all’insegna della contaminazione, firmati da indiscussi talenti di fama internazionale. Al Teatro Zancanaro il sound unico e visionario degli Oregon; il potente groove del trombettista statunitense Terence Blanchard; il jazz mistico e contaminato del liutista tunisino Dhafer Youssef; la all-star band del latin jazz Volcan. Chiusura alla Fazioli Concert Hall, con le sonorità fuori da ogni schema del pianista finlandese Iiro Rantala.
Il volo sulle ali del jazz partirà dunque dal concerto-anteprima affidato alla straordinaria voce di Dianne Reeves, considerata una delle più importanti interpreti femminili di jazz del nostro tempo insieme a Dee Dee Bridgewater, Diana Krall e Cassandra Wilson. Grazie al suo virtuosismo mozzafiato, all’abilità d’improvvisazione e al suo stile unico sia nel jazz sia nell’R&B, Reeves ha vinto finora cinque Grammy, tra cui uno per la colonna sonora del film di George Clooney, Good Night and Good Luck. Dianne Reeves salirà sul palco del Teatro Verdi insieme a Peter Martin al pianoforte, Romero Lubambo alla chitarra, Reginald Veal al contrabbasso e Terreon Gully alla batteria. Questo concerto, insieme alle iniziative Jazz Loft e Note di Jazz, conferma e rafforza la collaborazione fra Controtempo e il Teatro Verdi di Pordenone, fondata sull’obiettivo comune della promozione e valorizzazione, in regione, del jazz di qualità.
Dopo questa anteprima ci si trasferirà a Sacile per la rassegna vera e propria: a rompere il ghiaccio sul palco del Teatro Zancanaro ci penserà, la sera di sabato 7 novembre alle 21, una band che ha fatto la storia della musica contemporanea. Gli Oregon infatti sono una pietra miliare dell’evoluzione che ha portato la musica verso un suono eterogeneo ed introspettivo, impressionista e visionario. Sono stati i primi a gettare le fondamenta tra Oriente e Occidente in modo metodico, esplorando la musica e filtrandola in un’ottica jazzistica. Costituiscono una tappa fondamentale lungo la strada che ha portato dal jazz acustico alle sonorità etno-jazz e world music. La formazione americana, che può vantare una tra le storie più lunghe e articolate nel jazz contemporaneo, ha mosso i primi passi nel 1970, quando Ralph Towner, Paul McCandless, Glen Moore e Collin Walcott, con alle spalle l’esperienza comune del Paul Winter Consort, iniziarono a sondare nuove direzioni musicali, affrontando l’improvvisazione con un organico strumentale cameristico e con un’attenzione alle strutture ritmiche e melodiche del continente asiatico. Gli Oregon sono una delle testimonianze più convincenti di una musica “totale”, che da utopia si è tramutata in realtà. Oggi sono per un quarto italiani, con l’arrivo del migliore dei nostri contrabbassisti, Paolino Dalla Porta, dopo l’abbandono dello storico membro Glen Moore.
La settimana successiva, domenica 15 novembre alle 21, sarà la volta del nuovo maestro del groove, il trombettista statunitense Terence Blanchard, che salirà sul palco dello Zancanaro accompagnato dal suo E-Collective. Celebre soprattutto per le sue collaborazioni con il regista Spike Lee – sono sue le colonne sonore dei film Jungle Fever, Malcom X, Inside Man – con cinque Grammy, più di 30 album alle spalle e oltre 50 colonne sonore per film Blanchard si riconferma uno sperimentatore, pronto a percorrere strade musicali sempre diverse. Con il suo ultimo album inciso per la Blue Note Records, “Breathless”, il trombettista viaggia potente e giocoso in un altro regno del jazz. Con il suo nuovo quintetto, l’E-Collective, esplora l’eccitante punto di fusione tra groove pullulante di funk, R&B e colori blues. Prodotte dal trombettista e dal suo manager Robin Burgess, con il presidente della Blue Note Don Was come produttore esecutivo, le 13 tracce dell’album presentano diversi originali di Blanchard, un pezzo dalla lunghezza epica di Almazan e una manciata di cover, cantate dal morbido ed espressivo vocalist PJ Morton (un membro della band Maroon 5), tra cui un’esilarante ripresa dello standard moderno “Compared to What”, reso famoso da Les McCann ed Eddie Harris, e la ripresa soul e lirica di “I Ain’t Got Nothin’ But Time”, scritta da Hank Williams. Per Blanchard si tratta di una prima incursione nella pura terra del groove, che è stata accolta con estremo favore sia dalla critica sia dal pubblico.
Altro concerto da non perdere tra quelli in calendario per Il Volo del Jazz 2015, in programma sabato 21 novembre alle 21 allo Zancanaro, sarà quello del tunisino Dhafer Youssef con il suo quartetto. Compositore, cantante e suonatore di Oud, il liuto arabo, Dhafer Youssef proprio grazie a questo strumento, dal quale riesce a trarre composizioni complesse improntate sulla tradizione araba, rappresenta un’unicità nella scena musicale contemporanea. Le radici della sua musica affondano nella tradizione Sufi e nella musica mistica, ma il musicista tunisino è sempre stato aperto alla musica di altre culture e al jazz. Lirismo arabo, potenza ritmica, forza della visione e improvvisazione contaminata da influenze multiculturali e jazzistiche sono le caratteristiche che distinguono le sue opere. “Birds Requiem”, il suo ultimo album che presenterà allo Zancanaro, è un’opera molto personale, che è stata creata in un punto di svolta per la vita dell’artista. In quest’album, costruito come una colonna sonora cinematografica, la voce di Dhafer Youssef accompagna il clarinetto di Hüsnü Senlendirici e il Kanun di Aytaç Dogan. Riprende inoltre la sua collaborazione con il chitarrista Eivind Aarset, il trombettista Nils Petter Molvaer, il pianista Kristjan Randalu, il contrabbassista Phil Donkin e il batterista Chander Sardjoe, creando così un’atmosfera jazz.
Spazio quindi a un supergruppo di guru del latin jazz, con il progetto Volcan, un disco magmatico, irruente e potente. Sul palco dello Zancanaro, sabato 28 novembre alle 21, saliranno infatti quattro mostri sacri del latin jazz, uniti da profonda amicizia e stima, la cui musica intensa, percussiva e imprevedibile ha infiammato le platee statunitensi, sudamericane e giapponesi. Gonzalo Rubalcaba, Jose Armando Gola e Horacio “El Negro” Hernandez, cubani, e Giovanni Hidalgo, portoricano, sono vere leggende del latin jazz: messi insieme hanno pubblicato oltre 150 album, tra lavori come leader e sideman, e hanno vinto numerosi Grammy. Gonzalo Rubalcaba è un virtuoso pianista, capace di spaziare dal bop al jazz afrocubano, dalle ballate tradizionali ai boleri cubani e messicani. Horacio “El Negro” Hernandez è un batterista tra i più influenti della scena jazz internazionale. Giovanni Hidalgo aka Mañenguito, è un leggendario percussionista di Puerto Rico, che ha stregato anche Dizzy Gillespie, che lo volle nella sua United Nation Orchestra, e Art Blakey. Jose Armando Gola, infine, è un bassista cubano tra i più apprezzati al mondo. Il progetto esplora in una veste inedita alcune composizioni originali di Rubalcaba, con fresche rivisitazioni dei materiali di Chuco Valdès, Dizzy Gillespie e autori brasiliani come João Bosco e Chico Buarque. Terra, aria, vento e fuoco sono gli elementi che interagiscono nel vulcano a cui il quartetto dedica questo progetto, mettendo insieme un ampio e diversificato patrimonio musicale.
A chiudere Il Volo del Jazz sarà infine, giovedì 10 dicembre alle 20.45, nella prestigiosa cornice della Fazioli Concert Hall, il pianista finlandese Iiro Rantala, per un concerto di piano solo pronto a sconvolgere qualsiasi schema musicale. Definito dalla rivista tedesca Jazzthing “un fenomeno naturale sui tasti”, Iiro Rantala è uno dei migliori pianisti del suo Paese ed a livello internazionale. La sua musica senza compromessi ha fatto saltare tutti i confini stilistici, tenuti insieme soltanto dalla sua abilità tecnica sconfinata, dal suo senso dell’umorismo e dal suo stile inconfondibile. A volte Rantala salta energicamente sui tasti, a volte è romantico e sensibile, a tratti gioca sul piano come un clown. E’ comunque sempre un pianista al di fuori di qualsiasi schema. Il suo nome è associato principalmente al trio Töykeät, uno dei più strani, divertenti e visionari trii jazz internazionali. Quando i Töykeät si sciolsero, nel 2006, dopo aver suonato insieme per 18 anni, Rantala dimostrò di aver conservato le sue abilità uniche per la nuova carriera da solista che ebbe inizio nel 2011. Nel suo ultimo album, “My History of Jazz” , Rantala presenta la sua visione molto personale della storia del jazz incentrata sul ruolo del pianoforte. L’album è stato registrato con Lars Danielsson (contrabbasso), Morten Lund (batteria) e Adam Baldych (violino).
I biglietti e gli abbonamenti per i concerti sono acquistabili online su www.vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati (a Sacile presso Cartoleria Abacus, Centro Commerciale Serenissima, Viale Matteotti 36/b). Abbonamenti de “Il Volo del Jazz” in vendita dal 29 settembre, biglietti singoli ed abbonamenti a partire dal 12 ottobre. I biglietti dei concerti al Teatro Zancanaro sono acquistabili anche la sera stessa del concerto dalle 18.30 alla biglietteria del Teatro. Il biglietto per il concerto di Dianne Reeves è fuori abbonamento ed acquistabile dal 29 settembre su www.comunalegiuseppeverdi.it.
COVER JAZZ E JAZZ LOFT: la fusione tra arte e musica
Il Volo del Jazz continuerà, anche in questa edizione, a percorrere la strada delle contaminazioni sperimentali tra arte e musica. Quest’anno saranno fotografia e musica a fondersi, nel progetto Cover Jazz, che vede il coinvolgimento di Gabriele Grossi. Artista di fama internazionale noto per la sua ricerca su luce, spazio e tempo, Grossi racconterà con le sue immagini astratte, ad ogni serata-concerto, i suoni e le atmosfere cui i musicisti daranno di volta in volta vita sul palco del Teatro Zancanaro. I concerti si trasformeranno così in esperienze multisensoriali, in cui musica e fotografia si fonderanno per narrarsi a vicenda.
Altro appuntamento all’insegna della contaminazione sarà la presentazione, il 16 gennaio 2016 alle 20.45, al Teatro Verdi di Pordenone, di Jazz Loft, un fumetto sul jazz dotato di una sua colonna sonora
originale, che si dipana di tavola in tavola. Jazz Loft si compone di una storia a fumetti scritta da Flavio Massarutto e disegnata da Massimiliano Gosparini, un noir ambientato nel mondo del jazz ricco di suspense e colpi di scena. I musicisti Massimo De Mattia e Bruno Cesselli hanno scritto cinque brani inediti e arrangiato il classico “Tea for Two” come un’ideale colonna sonora del fumetto, ispirandosi ai personaggi e alle situazioni del racconto. Le musiche del sestetto sono un’originale sintesi dei linguaggi jazzistici, contengono a livello formale echi di Ellington e Mingus e pescano nella tradizione hard bop e nel free jazz. Il complesso e ricco sviluppo dei brani e la netta impronta improvvisativa, sia individuale che collettiva, ne fanno un’opera che non ha nulla di derivativo o imitativo, ma che ci dimostra la vitalità contemporanea del linguaggio jazzistico. Il progetto prevede la distribuzione al pubblico del fumetto e del cd e l’esecuzione dal vivo delle musiche in una nuova e inedita versione con il quartetto d’archi dell’Accademia Arrigoni.
Nasce ancora dal Circolo Controtempo, in collaborazione con il Teatro Verdi di Pordenone, un nuovo progetto, squisitamente didattico, all’interno de “Il Volo del Jazz”. Si chiama Note di Jazz e proporrà una serie di lezioni, tenute da professionisti del settore, per avvicinare il pubblico, e in particolare i più giovani, alla musica jazz, attraverso un approccio semplice e immediato, che accoppia naturalmente musica e parole. Primo appuntamento, mercoledì 20 gennaio 2016 alle 18, al Teatro Verdi di Pordenone, con il critico musicale Flavio Massarutto e i musicisti e compositori Bruno Cesselli e Massimo De Mattia.
Il Volo del Jazz come ogni anno vuole essere anche solidarietà: con la vendita del calendario “Un segno jazz per la solidarietà” – che raccoglie le immagini realizzate da quattro giovanissime illustratrici locali, Beatrice Buttazzoni, Evita Pedron, Lora Solari e Debora D’Angelo – la manifestazione intende rinnovare il proprio sostegno alla onlus “La biblioteca di Sara“, nata in memoria di Sara Moranduzzo, che opera un servizio di distribuzione, prestito di libri in corsia e letture per i piccoli pazienti dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. I calendari, a offerta libera, sono acquistabili ai concerti e alle iniziative di Controtempo. Anche in occasione del concerto degli Oregon, come accaduto l’anno scorso, un euro a biglietto sarà devoluto a “La biblioteca di Sara“.
Il Volo del Jazz s’impegna infine per avvicinare i giovani all’ascolto della musica jazz: con il progetto dei Licei Pujati “Il Jazz vola a Scuola” in occasione dei tre concerti di novembre saranno riservati 30 posti agli allievi dell’Istituto Pujati, al prezzo eccezionalmente ridotto di tre euro.
Segnaliamo infine che nei giorni della rassegna l’IAT di Sacile organizza due visite guidate alla scoperta delle bellezze architettoniche del territorio, seguite da un brindisi nei locali del centro.
Unica nel suo genere per vivacità di colori musicali, Sacile. Il Volo del Jazz è resa possibile grazie al sostegno del MiBACT, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone e della Città di Sacile, e a una cordata di sponsor privati: Bcc Pordenonese, Balsamini impianti, Brieda Cabins di Pordenone e Farmacia Romor di Sacile. La manifestazione si avvale della media partnership di Rai Radio 3 e di Pordenone with Love.
Il volo del jazz è parte dell’associazione nazionale I-JAZZ e del marchio JAZZFVG, che riunisce alcune delle maggiori realtà organizzative e produttive del jazz della nostra Regione.