– Il Comitato No Profit Staranzano – che da otto anni si occupa del coordinamento della Sagra de le Raze – si è riunito proprio ieri per un’analisi definitiva della stagione estiva del 2015 e per definire una prima linea progettuale per l’anno futuro.
Numeri alla mano, il Presidente del Comitato, Roberto Battistutta, e tutti i suoi collaboratori constatano come nel 2015 la Sagra de le Raze abbia potuto affermare un’imponente crescita in tutte le sue componenti.
A lavorare nel “backstage” della grande festa (al quale i membri del Comitato lavorano in modo costante per almeno sette mesi l’anno) sono state oltre 200 persone che si sono impegnate in tutte le fasi organizzative per più di 130 appuntamenti suddivisi tra enogastronomia, intrattenimento, cultura, mostre, proposte per i giovani ed eventi di promozione del territorio. Le persone che nei dieci giorni di festa hanno affollato Staranzano sono state stimate tra 35 e 40mila – un numero sbalorditivo per le dimensioni del paese – e molti sono stati gli eventi di grande spessore grazie ai quali la Sagra sta diventando un punto di riferimento regionale.
Ospiti di eccellenza come i Tiromancino e Omar Pedrini hanno fatto quasi “esplodere” la piazza di persone in festa, ed altrettante eccellenze hanno riempito il programma di una Sagra de le Raze quanto mai ricca e completa: da Moni Ovadia a Marta Cuscunà – per la parte culturale – al Settimo Festival Internazionale degli Artisti di Strada – sempre ai massimi vertici nel panorama dei buskers; dal DJ Claudio Coccoluto – a Staranzanzo grazie all’Associazione ArtCorner – al festival “Nei suoni dei luoghi” per le proposte musicali di qualità e adatte ad ogni tipo di pubblico. Il tutto a favore di un indotto in continua crescita, favorito dalle infinite proposte enogastronomiche e dalle belle tradizioni paesane (come dimenticare la festa dell’uva, le tombole, le fontane danzanti?).
Conferme e novità hanno reso quest’edizione particolarmente importante: gli appuntamenti culturali (proposti quest’anno per la prima volta e curati da una firma d’eccellenza come Mario Brandolin) hanno riscosso grandissimo interesse e hanno consentito la riscoperta dei luoghi come l’anfiteatro-gradinata del Palazzo Comunale e del Giardino dell’Infanzia); la confermata collaborazione con l’Associazione Culturale Onde Mediterranee che per i due concerti in piazza ha prestato la propria consulenza artistica (di consulenza si è trattato, e non di monopolio, che secondo alcuni voleva “La Sagra de le Raze in mano ad Onde Mediterranee”); la giornata dedicata al Festival Internazionale degli Artisti di Strada che popola di tantissime famiglie il paese grazie alla Compagnia del Carro, peraltro anche quest’anno protagonista alla Sagra con lo stand per i più piccoli (e non certo “relegata […] al confine del perimetro della festa”: confini e perimetri che fanno pensare più a New York che al piccolo territorio di Staranzano!).
Numerose le collaborazioni che hanno reso possibile la grande espansione della Sagra: più di 15 le Associazioni Sportive, Culturali e del Tempo Libero di Staranzano impegnate nelle attività al fianco dei numerosi partner istituzionali. Tra questi ultimi a sostenere l’evento sono stati la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Gorizia, il Comune di Staranzano (che ha appena riconfermato il suo importante contributo per il 2016), la Fondazione Carigo e la BCC di Staranzano e Villesse (main sponsor della manifestazione). Da non trascurare anche le collaborazioni con l’APT – Azienda Provinciale Trasporti, la Riserva Naturale Foce dell’Isonzo, il Consorzio Culturale del Monfalconese e il progetto Ecofeste della Provincia di Gorizia / Isa Ambiente (grazie al quale la Sagra de le Raze è a tutti gli effetti una “sagra virtuosa”, con la raccolta differenziata, l’attento utilizzo di materiali di riciclo, lo scarso impatto ambientale), l’Azienda Agricola “La Ferula” sempre aperta e disponibile ad ospitare vari momenti di incontro.
E come sempre tutto il territorio ha abbracciato la grande festa: i commercianti hanno supportato e accolto le migliaia di persone; la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo ha aperto le proprie porte, che l’organizzazione auspica non siano più “sfregiate dai rifiuti” nè “lordate da bottiglie di vetro e tazzine rotte”: l’impegno del Comitato per le prossime edizioni è, piuttosto, quello di sensibilizzare tutta la comunità – le famiglie, i parrocchiani, le scuole, le associazioni – a collaborare tutti serenamente affinché spettacoli indecorosi e atti incivili, per quanto sporadici, non ledano il territorio.
E imprescindibili protagonisti dell’evento sono – come deve essere – i cittadini: su tutti gli staranzanesi, che in prima persona hanno dato vita al paese in festa, sopportando con pazienza gli inevitabili disagi quotidiani; e anche i tantissimi visitatori provenienti da tutta la regione ma anche dal Veneto e dalle vicine Slovenia e Austria.
Una conferma, dunque, che la formula suggerita dal Comitato No Profit non può che essere vincente e supportare il futuro della Sagra: “professionalità, spirito di servizio, pari dignità di tutte le associazioni che a vario titolo intervengono nella gestione degli eventi, equilibrio e lungimiranza nella gestione economica e (soprattutto) grande passione e volontà di guardare al futuro, con l’impegno di dare il massimo per la comunità, lontani da personalismi o imposizioni di qualsiasi natura“.