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“Il segno il suono” Ricordando Franco Rocco. Una mostra (22/10) e un concerto (25/10) di musica antica A MONFALCONE

“Il segno il suono” Ricordando Franco Rocco. Una mostra (22/10) e un concerto (25/10) di musica antica A MONFALCONE

A pochi mesi dalla sua scomparsa, l’Associazione Per il Teatro di Monfalcone omaggia Franco Rocco, vicepresidente e socio fondatore (grande amico e musicista sensibile), con “Il segno il suono”.

È un gesto di grande affetto e di passione per il “bello” quello che l’Associazione “Per il Teatro di Monfalcone” vuole compiere in tributo all’amico e compagno di esperienze Franco Rocco, vice presidente dell’Associazione e socio fondatore di essa. Rocco è mancato il 5 marzo scorso e di lui si vuol ricordare la grandissima passione, seria, sincera e competente, per l’arte e in particolare per la musica; e la sobria e riservata generosità con la quale egli viveva ogni suo rapporto personale, professionale e artistico.

Franco Rocco

Franco Rocco

“Il segno, il suono” Ricordando Franco Rocco è la manifestazione che l’Associazione Per il Teatro di Monfalcone tributa a Franco grazie alla collaborazione con la Parrocchia B.V. Marcelliana, con l’Associazione per Panzano, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Monfalcone e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Giovedì 22 ottobre, alle 17, presso il Palazzetto Veneto di via Sant’Ambrogio a Monfalcone, per “Il segno, il suono”  viene inaugurata la mostra di quadri e disegni di Franco Rocco, che rimane aperta fino al 30 ottobre (da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 19; sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 12; ingresso libero). Molti dei lavori pittorici di Franco erano ignoti anche agli amici più intimi fino alla sua scomparsa (scelta probabilmente dovuta alla riservatezza dell’autore). Nello scoprirli essi  rivelano in realtà delle grandi doti, ben spiegate anche da Eliana Mogorovich, curatrice della mostra insieme a Roberto Bruschina: “Che Rocco amasse l’arte era implicito nella sensibilità con cui ha approcciato la musica, protagonista di uno dei nuclei pittorici individuati per questa mostra. […] Nella passione di Rocco per l’arte si sono succeduti stili e soggetti, trattati con la medesima curiosità e scrupolo. […] Un interesse per la pittura, quello di Franco Rocco, che non conosceva limiti stilistici, tematici o di riferimenti artistici ma che, nutrendosi di un’approfondita conoscenza della storia dell’arte si proponeva quasi come una sfida alle proprie capacità e certo come un omaggio ad alcuni dei massimi Maestri del Novecento”.

Domenica 25 ottobre, con inizio alle 20.45, nella Chiesa della B.V. Marcelliana sempre a Monfalcone un folto gruppo di amici di Franco si riunisce nel nome della musica, impegnandosi in un concerto dedicato alla musica rinascimentale e barocca. Le musiche, scelte da Stefano Rocco (nipote di Franco ed esperto e quotato musicista specializzato in musica antica) ruotano attorno alla figura di Franco Rocco, ne rispecchiano i gusti, le frequentazioni, la passione: Marin Marais, Dowland e Purcell, alcuni brani dell’Odhecaton, Orlando di Lasso affiancano, tra gli autori, Claudio Monteverdi e Johann Sebastian Bach e gli esecutori imbracciano per lo più strumenti antichi; anche le voci chiamate ad esibirsi osservano lo stile del periodo cinque-seicentesco. Tra gli strumentisti, molti sono legati a Franco da affetto ed esperienze condivise, e altrettanti hanno raggiunto, negli anni, fama e visibilità nazionali e internazionali con il loro talento. L’organico strumentale è composto da Laura Soranzio e Angela Albanese alle viole da gamba;  Luca Piccini alla viola da gamba e al flauto dolce, Elena Soranzio al violoncello, Silvia Moroni e Luigi Lupo ai flauti traversieri, Rossella Croce, violinista ma anche cantante insieme a Marco Beasley, Luca Dordolo e Sandra Cossi, Paola Erdas al clavicembalo, Fabio Accurso al liuto e Stefano Rocco all’arciliuto e alla chitarra barocca. E per l’occasione interviene anche il coro “Insieme per Franco” composto da cantori appositamente riuniti, che accoglie anche gli strumentisti che non sono in quel momento impegnati nell’organico orchestrale. Perché proprio un concerto “corale” vuol essere quello dedicato a Franco: dove la coralità assume il significato più alto della condivisione. Un gesto autentico che, nel nome dell’affetto e della più nobile delle arti, riunisce senza differenza alcuna professionisti di livello a spontanei e rispettosi amanti della grande musica.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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