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AL VERDI DI PORDENONE DEBUTTA SABATO 31 PER LA VOCE DI PIERA DEGLI ESPOSITI

PORDENONE – Si preannuncia come un evento scenico di straordinaria intensità e la risposta del pubblico è stata immediata: “PPP. Nuovi versi per musica antica”, al debutto sabato 31 ottobre (ore 18) al Teatro Verdi di Pordenone, è già sold out perché i 240 posti disponibili per assistere alla prima rappresentazione, respirandola dal palcoscenico fianco a fianco con i protagonisti, sono esauriti da giorni. Lo spettacolo è una produzione ideata dalla Fondazione Pordenonelegge.it con il Teatro Verdi di Pordenone e ruota intorno alla poesia in versi friulani del giovane Pier Paolo Pasolini, e alla sua genesi intimamente intrecciata alla musica. Un esperimento fra i più originali, dunque, affidato alla voce dell’attrice Piera degli Esposti che proprio con Pasolini siglò il suo debutto, giovanissima, ancella di Maria Callas in “Medea”. I suoi interventi, su testi originali di Pasolini,

Piera degli Espositi

Piera degli Espositi

saranno scanditi dalle musiche eseguite dal vivo dal pianista Alexander Gadjev.   «La scelta dei testi – spiega Gian Mario Villalta, coautore dell’evento e direttore artistico di pordenonelegge – ripercorre impressioni, suggestioni e “sogni ad occhi aperti” di Pasolini sulla musica, con un costante riflesso di meditazione sulla parola e la poesia. Introduttivo risulta così il richiamo al passaggio noto e cruciale in cui Pasolini si impadronisce del vocabolo “Rosada” e ne fa il perno della sua spinta a poetare in friulano. Ma in scena abbiamo voluto esprimere anche la sua volontà di “entrare” nel fatto musicale e comprenderlo, attraverso riflessioni intrecciate di  connotazioni erotiche, sacre e funebri, riecheggiando così la sua prima poesia».

“PPP Nuovi versi per musica antica”, proposto nell’ambito del progetto “Pasolini nostro contemporaneo” del quale è capofila la Provincia di Pordenone, ha il contributo ideativo di Maurizio Baglini e Roberto Calabretto, ed evoca i formidabili anni giovanili e friulani dell’artista, quando – nei primi approcci al teatro, all’arte e soprattutto alla musica – prendeva forma la sua ispirazione poetica.  Pier Paolo Pasolini nasce poeta a Casarsa e nasce poeta in friulano. Mentre infierisce il tempo più crudo della Seconda Guerra Mondiale, il poeta, sfollato a Versuta a causa del pericolo che incombe sul nodo ferroviario di Casarsa, inventò una realtà di libere e appassionate creazioni, con il coinvolgimento di giovani e giovanissimi amici, con i quali approccio’ il teatro e la pittura, si interessò di musica e avviò uno straordinario sodalizio in versi friulani. Con l’amica concertista Pina Kalc provò anche a suonare il violino, ma soprattutto ascoltò da lei le musiche di tradizione che gli suscitarono considerazioni profonde sulla musica della poesia». La lettura dei versi friulani sarà a cura di Marta Riservato. Nel corso della serata si ascolteranno Chopin, dai Preludi, e Bach-Busoni, la Ciaccona, per ripercorrere la musica quale melodia sorgiva dell’anima, radice di rigenerazione poetica per Pasolini, nel segno di una lingua innocente e ferita: quel friulano che vive e trema in poesia con la sua musica senza pari.

Info presso Teatro Verdi Pordenone tel 0434 247624.

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