Parte oggi, mercoledì 16 novembre, l’edizione numero 178 della fiera di Santa Elisabetta a Romans organizzata dalla Pro Loco di Romans, con la collaborazione della associazioni locali, la Parrocchia Santa Maria Annunziata e il supporto della Provincia di Gorizia e del Comune di Romans.
La prima edizione si svolse nel 1834, sotto l’Impero austriaco, quando per concessione dell’Imperial Regio Governo la comunità di Romans poté allestire un mercato annuale a metà novembre, nel giorno dedicato a Santa Elisabetta d’Ungheria, ovvero nella data storica del 19 novembre (successivamente spostata al 17 con la riforma dei calendari). L’antica fiera gravitava attorno al mercato del bestiame e dei prodotti che i contadini del luogo portavano al termine dell’annata agricola, oggi questi aspetti trovano riscontro nell’allestimento della tradizionale mostra degli animali e nel grande mercato che riempie le vie del paese. Attorno alla tradizione rurale, poi, si sono sviluppati altri momenti di festa popolare e di divertimento, quali gli spettacoli circensi ed in seguito i primi spettacoli dei cosiddetti “viaggiatori della luna”, che fanno ancora parte delle attrazioni fieristiche nel “Luna Park”.
La fiera, oggi, si caratterizza anche per un altro aspetto particolarmente curioso, legato al simbolo dei festeggiamenti, il Tacchino. Nota, infatti, come “Sagra dal dindiât”, ospita una quanto mai singolare e spettacolare gara di pesatura del “Tacchino gigante”, riservata agli allevatori locali, che per ben tre volte ha fatto entrare Romans e la sua fiera nel libro dei Guinness dei Primati. Il record da battere supera i 32 Kg, e di anno in anno si rinnova l’interesse per il verdetto sancito pubblicamente in Piazza Candussi dall’ago della bilancia.
Accanto a ciò, la funzione di contenitore fieristico apre alla possibilità di promuovere nell’ambito dei festeggiamenti un ricco programma di iniziative collaterali a carattere culturale, artistico, musicale, espositivo e ricreativo che si protarranno fino a lunedì 21 novembre.
Rudi Buset