La musica e la cultura contro la barbarie. Questo è il messaggio arrivato dalla finale con orchestra del Concorso Internazionale Città di Porcia (26.ma edizione) dedicato quest’anno al trombone e vinta, su 34 concorrenti provenienti da 20 nazioni del mondo, da Josè Milton Vieira (primo brasiliano a salire su podio nella storia del concorso): primo premio e premio del pubblico. Ed è stato toccante l’inizio della serata, quando la parola è stata affidata alla musica e al silenzio per esprimere dolore e solidarietà per le vittime degli attacchi terroristici di Parigi. Mentre sul fondale del palco del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone appariva la scritta Je suis la France, l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta dal maestro Luciano Acocella, intonava La Marsigliese a prima vista su una traccia di fortuna reperita al volo, seguita da un minuto di silenzio. Commosso il pubblico in piedi al termine ha applaudito lungamente. Un’attenzione dovuta in un momento così tragico, ma anche particolarmente sentita dai musicisti tutti, visto anche il particolare legame con la Francia: Maurizio
Baglini vi ha vissuto per 7 anni e Acocella in Francia ha importantissime collaborazioni coi teatri e i festival francesi più importanti ed era da poco tornato da Parigi dove aveva diretto l’Otello di Verdi per France Televisions. Un’attenzione a cui il commissario francese in giuria Bequet ha risposto ringraziando idealmente a nome della Francia da lui rappresentata in quel momento. E la musica – uno dei principali contributi che l’Europa dà alla cultura universale, come sottolineato dal presidente della Salvador Gandino Gian Mario Bologna – ha continuato a essere protagonista per tutta la serata, per una scommessa decisamente vinta: portare il Concorso Città di Porcia nel cartellone musicale del teatro pordenonese. “La città deve essere orgogliosa del concorso e il pubblico fiero di sostenere un evento internazionale di questa portata – ha commentato il direttore artistico musicale del teatro Baglini -. La crisi culturale si combatte con la qualità. Mai limitarsi ad accontentare le abitudini del pubblico, ma pensare sempre al domani”. Una promozione importante che ha significato anche il passaggio dalla gratuità della serata all’ingresso a pagamento. La risposta del pubblico? Era ancora più numeroso dell’anno scorso. Anche l’ascolto dello stesso brano, il bellissimo il Concerto per trombone e orchestra di Nino Rota, nell’escuzione da parte dei tre fnalisti, si è rivelato piacevole, permettendo un confronto più presciso. La giuria presieduta da Enrique Crespo (Uruguay) – e composta da Andrea Bandini (Italia), Michel Becquet (Francia), Fabiano Fiorenzani (Italia), György Gyivicsan (Ungheria), Ingemar Roos (Svezia) e Antonio Sicoli (Italia) – ha espresso un verdetto unanime: primo premio (8.000 €) al brasiliano Josè Milton Vieira, che ha conquistato anche il pubblico (pemio di 1.000 €) per la musicalità dirompente e la bella energia; secondo premio (4.500 €) per l’italiano Andrea Calcagno, capace di un bel suono; terzo premio 3.000 € per l’ungherse András Pálfy, il più giovane, preciso, ma meno espressivo. La borsa di studio di 750 € è andata allo sloveno Zan Tkalec e al francese Robinson Khoury. Particolarmente apprezzata l’interpretazione della Sinfonia n. 7 di Beethoven diretta a memoria da Acocella, rispettandone i metronomi originali e fortemente contrastata, eseguita da un’orchestra espressiva ed emozionale. La serata, trasmessa in streaming mondiale, è stata registrata dalla Radio Rai regionale.