Il 26 febbraio 1992 la Slovenia cancella 25.671 persone dal registro dei residenti. Queste persone hanno continuato per anni a vivere senza documenti, senza assicurazioni sociali e sanitarie, senza possibilità di un lavoro o di istruzione legale o di uscire dal paese, senza possibilità di partecipare alla vita politica e nella costante paura della polizia o della deportazione. Sono stati definiti »cancellati«. La loro vicenda è stata portata coraggiosamente in scena con un progetto d’autore del controverso regista Oliver Frljić, che ha intitolato lo spettacolo 25.671. Il suo linguaggio teatrale tagliente e diretto inviterà alla riflessione mercoledì 25 novembre alle 20.30 nella sala del Teatro Stabile Sloveno. Lo spettacolo in data unica verrà corredato da sovratitoli in italiano.
La maggior parte dei media sloveni ha per anni sostenuto e diffuso stereotipi e pregiudizi sui »cancellati«, definendoli parassiti sociali e nemici dell’indipendenza slovena. Fino ad oggi nessun governo del paese ha trovato una soluzione definitiva al problema e nessuna di queste vicende ha avuto una conclusione positiva in tribunale. Le accuse nei confronti di queste persone, nonostante tutte le difficoltà vissute e le loro esistenze annullate, continuano ancora oggi. Oltre ai pregiudizi ormai comuni, sono stati recentemente accusati anche di causare un danno economico al paese con la loro presenza e il lavoro (necessariamente) in nero.
Con questo spettacolo il Teatro Prešernovo gledališče Kranj è stato ospite di diversi festival internazionali e la produzione è stata premiata dall’Associazione dei critici teatrali sloveni come miglior spettacolo della stagione 2012/2013. Marinka Poštrak è stata insignita del premio speciale alla direzione artistica nel corso del festival Borštnik, in quanto »è stata pronta a rischiare nella consapevolezza che la fusione degli elementi (il tema, gli artisti, il testo) avrebbe portato a un allestimento provocatorio e contradittorio, a un atto d’accusa contro la realtà politica e sociale della Slovenia, con un’ampia eco nei circoli artistici per l’apertura di interrogativi sul rapporto tra il sentimento privato e il ruolo dell’attore, suscitando inoltre disagio nello spettatore.«
Lo spettacolo rientra nel programma in abbonamento Rosso. La biglietteria del TSS è aperta nei giorni feriali dalle 10.00 alle 15.00, nel giorno dello spettacolo anche un’ora e mezza prima dell’inizio.
CAST
regia e scene: Oliver Frljić
costumi: Sandra Dekanić
musiche:Irena Popović
CON
Vesna Jevnikar
Darja Reichman
Miha Rodman
Vesna Slapar
Aljoša Ternovšek
Borut Veselko
Matjaž Višnar
Maja Frančeškin
Maja Rekar
Bojan Stojanov