La commedia Das Vermächtnis, tuttora inedita in Italia, fu scritta nel 1898 da Arthur Schnitzler, quando l’autore era al centro di polemiche da parte della critica e del pubblico viennese per l’audace rottura degli schemi drammaturgici e soprattutto per l’analisi anticonformista della società del tempo, avviluppata in una retorica moralistica e auto celebrativa. La carica sovvertitrice dei pregiudizi e delle convenzioni, l’ironia sui vizi di un mondo corrotto dal proprio stesso idolatratico attaccamento al senso del prestigio ritornano in questo testo: in una famiglia alto borghese una giovanissima donna di bassa estrazione sociale, vedova del figlio primogenito, è dapprima accolta, con il bambino nato dal matrimonio segreto, poi a poco a poco isolata in una solitudine che preannuncia una vera catastrofe. La famiglia e la società consolidano attorno a lei un “sistema” dove sempre meno spazio ha l’autentica accoglienza. Ad interpretare questo dramma della falsa accoglienza sono chiamati Stefania Rocca e Franco Castellano, molto conosciuti per le loro interpretazioni cinematografiche.