La vicenda medioevale dei pastori diviene un sorprendente specchio delle esperienze di uomini e donne del terzo millennio”. Così Marisa Sestito, direttore scientifico del progetto “Soglie 2.0” organizzato dall’associazione culturale Core di Udine, sintetizza il senso dello spettacolo che sarà proposto al foyer delTeatro Nuovo Giovanni da Udine, sabato 5 dicembre alle ore 16.30, nell’ambito di “Casa Teatro-ospitalità”: la lettura a due voci – Giuseppe Bevilacqua e Rita Maffei – del testo medioevale inglese “Secunda Pastorum”, tradotto e adattato da Marisa Sestito, già docente di Letteratura inglese all’Università di Udine.
La lettura avrà come alleati la musica e il canto di “Altrioh!”, con Flavio Bortuzzo, Emma Montanari e Giulio Venier. Sul palco, le figure dei personaggi della “Secunda pastorum”, l’angelo e la pecora realizzati da Cipart-Comunità Nove, i pastori di Pittino, la coppia malandrina di Pezzetta e Gortan. Tutte installazioni realizzate per l’occasione.
“La fatica del quotidiano – prosegue Sestito, indicando la varietà dei registri impiegati dal testo – si allevia grazie alla parodia dissacrante, al gioco comico sulla nascita del Bambino”.
“Soglie 2.0” lungo questo 2015 ha indagato le “soglie” sulle quali la società contemporanea, anche suo malgrado, è chiamata a interrogarsi: trasformazioni ambientali complesse nella loro positività e criticità – dal ritorno dei grandi carnivori alla moria delle api -; trasformazioni urbane e rinnovati rapporti tra l’uomo e l’ambiente – come nell’architettura onirica di Alessandro Gioli -; forme della migrazione, percorsa attraverso la storia dell’emigrazione italiana del Novecento, i volti dell’immigrazione di oggi e le prospettive avveniristiche di uno sbarco dell’uomo su Marte. “Tutti aspetti che ci pongono davanti ad una soglia: spetta a ciascuno decidere se oltrepassarla o tirarsi indietro, se incontrare l’alterità o rifiutare il dialogo “, afferma Sestito. Ma “Soglie 2.0” si augura di aver contribuito a “offrire strumenti di conoscenza e interpretazione consapevole delle cose, senza dimenticare, nel problematico contesto contemporaneo, di riservare uno spazio alla speranza”. Ed è questa la dimensione verso cui muove quest’ultimo appuntamento: la “Secunda Pastorum”, conclude infatti Sestito, “dimostra la vitalità della tradizione popolare, e celebra lo spirito del Natale proponendo l’immagine di una divinità che dialoga con l’uomo, di una Maria mite e umanissima che gli infonde speranza”.
Home » Rubriche » Cultura » Il dramma dei pastori raccontato dalla “Secunda pastorum” SABATO 5 DICEMBRE, ORE 16.30, TEATRO GIOVANNI DA UDINE: