Da domani 22 novembre all’interno del ring cittadino di Udine saranno attive le limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti. Il Comune di Udine ha deciso di introdurre le misure antismog dopo aver accertato il terzo sforamento consecutivo del livello di polveri sottili, registrato nella giornata di ieri 20 novembre. Il blocco alla circolazione sarà in vigore esclusivamente dalle ore 9 alle 18 nell’area centrale all’interno dei viali cittadini e riguarderà tutti i veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e tutti i mezzi diesel privi di filtro antiparticolato o con cilindrata uguale o superiore a 2.400 cc. Stop alla circolazione anche per i ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1. L’attuale ordinanza riguarda esclusivamente la giornata di domani martedì 22 novembre, in attesa di eventuali cambiamenti meteorologici. “Attualmente l’Osmer prevede l’arrivo di vento da metà settimana – spiega l’assessore alla Qualità della città Lorenzo Croattini –, quindi se si profilassero evoluzioni meteo in grado di ripulire l’aria le limitazioni potrebbero non essere prorogate. Per quanto riguarda le limitazioni – prosegue Croattini – continuiamo a fare riferimento al vecchio Piano d’azione dal momento che nonostante le nostre richieste risalenti ormai al 2010 la Regione non ha ancora approvato il nuovo Piano regionale di miglioramento della qualità dell’aria”. Dopo i primi sforamenti di venerdì 18 e sabato 19 novembre, ieri le centraline dell’Arpa di piazzale Osoppo, via Cairoli e Sant’Osvaldo hanno fatto segnare rispettivamente una media giornaliera di 68, 63 e 59 mg/m3, registrando così il terzo superamento consecutivo della soglia di guardia di 50 mg/m3. L’attuale Piano di azione comunale, che scatta dopo il terzo giorno consecutivo di superamento del valore limite di uno degli inquinanti accertato in almeno una delle due centraline (con il contemporaneo sforamento del superamento dell’80% del valore limite nell’altra), viene attuato a partire dal quarto giorno in assenza di previsioni meteorologiche che prevedano condizioni favorevoli alla dispersione dell’inquinante. Le misure sono applicate inizialmente solo all’interno dei viali della circonvallazione, mentre vengono allargate a tutto il territorio comunale se il superamento dei limiti si protrae oltre i sei giorni. Questi provvedimenti straordinari non vengono applicati né ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (bus-taxi-autonoleggio con conducente) né ai veicoli a trazione elettrica o alimentati a idrogeno, a metano o a GPL. Inoltre, nei giorni in cui sono in vigore misure di sospensione del traffico, è prevista anche la limitazione dell’esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, olio combustibile e a legna (tale divieto non viene applicato alle caldaie dotate di filtro antinquinamento). Questo provvedimento, dal quale sono esclusi gli edifici adibiti a ospedali, ricoveri, case di cura e assimilati nonché le strutture adibite a scuole materne e asili nido, consiste nella riduzione di 4 ore di utilizzo giornaliero (da 14 ore d’esercizio corrente a 10 ore di esercizio limitato) e comunque nel contenimento della temperatura interna degli edifici fino al massimo di 19°C (da 20°C). Sempre già dal primo giorno in cui è in vigore l’ordinanza è vietato l’utilizzo di caldaie e stufe a biomasse (legna e pellet) nelle abitazioni che non dispongono di altri sistemi di riscaldamento. “Per non peggiorare la situazione – avvisa l’assessore alla Qualità della Città, Lorenzo Croattini – è bene ricordare l’importanza di una corretta conduzione anche e soprattutto per quanto riguarda le stufe a legna. Bruciare legna correttamente stagionata, ovvero da almeno due anni – spiega Croattini –, di qualità e con un tasso di umidità del 20% consente di consumare il 50% di combustibile in meno e di inquinare fino a 80% in meno rispetto a una legna con 40/50% di umidità. È inoltre importante pulire regolarmente le canne fumare delle stufe e dei camini
(E.L.)