Prima nazionale l’8 gennaio, alle 21, al Teatro Comunale di Cormòns
L’ultima produzione a.ArtistiAssociati debutterà in prima nazionale l’8 gennaio, alle 21, al Teatro Comunale di Cormòns: in scena Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi in ‘Nudi e crudi’ di Alan Bennett nella traduzione e adattamento di Edoardo Erba, con la regia di Serena Sinigaglia.
Lo spettacolo proseguirà la sua tournèe in Friuli Venezia Giulia al Teatro Comunale di Monfalcone il 9 e il 10 gennaio; al Ristori di Cividale del Friuli il 23 febbraio; al Teatro Splendor di San Daniele del Friuli il 24 febbraio; all’Auditorium Biagio Marin di Grado il 25 febbraio; e al Teatro Verdi di Pordenone dal 26 al 28 febbraio.
Gli incontri inaspettati sono il sale delle nostre vite e dunque del teatro, che ne è lo specchio fedele (quando è buon teatro, naturalmente!).
Nel caso di Alan Bennett si va sul sicuro, il drammaturgo inglese è una garanzia. Nudi e crudi è un testo dove, sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, Bennett affronta il tema della relazione uomo-donna. La sua delicatezza nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto durare nella passione e nel rispetto, è struggente e profonda.
Ci vogliono due grandi attori, capaci di “leggerezza”, di calviniana memoria, che sappia toccare corde emotive senza mai risultare retorica o banale. Si sorride ai guai di Mr e Mrs Ransome, ma in fondo ci si commuove.
Siamo tutti quanti così simili al bisogno (a tratti grottesco e paradossale) dei due coniugi, di sentirsi vivi e felici nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, della noia, della routine che ammazza.
Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi sono proprio quel genere di attori. Capaci di farti sorridere e commuovere insieme. Due grandi attori, con un’esperienza importante alle spalle. È la prima volta che lavoriamo assieme. È un incontro veramente insolito. Proveniamo da strade e storie diverse. Quando ho saputo che erano loro i due interpreti, non ho avuto dubbi. La diversità che desidera incontrarsi è sempre fonte di grandi scoperte e nuove possibilità.
In ultimo mi sento più forte e sicura ad avere Edoardo Erba al mio fianco per la traduzione e l’adattamento drammaturgico. Abbiamo già lavorato insieme in precedenza, trovandoci totalmente affini sul palco e nella visione delle cose.
Sarà un bellissimo viaggio di sicuro, visto che già ha permesso a queste persone, così diverse e “ricche”, di incontrarsi e potersi scegliere.
Foto Francesca Martino