In un clima umido e intriso di quella tipica malinconia che accompagna la fine di ogni festa, è andata in scena la prima di Father and Son al Teatro stabile Friuli Venezia Giulia.Tanti erano spettatori di età variegata che hanno scelto di assaporare l’ epilogo dell’epifania , nella platea del politeama Triestino. “Father and son”, interpretato dal noto Cabarettista Claudio Bisio, con la regia di Michele Serra e l’eccellente accompagnamento musicale del chitarrista Marco Bianchi e della violinista Laura Masotto. Approdato ieri nel Capoluogo giuliano dopo un tour partito da Genova lo scorso ottobre e che si concluderà a Novi Ligure, città natale del protagonista, il prossimo 31 gennaio. La messa in scena ha raccontato il rapporto padre/figlio analizzato senza pudore e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. È una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti di libertà e di autorità che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore di un padre a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica che di continuo dialoga con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano è raffigurata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga. Calda e prolungata all’inverosimile è stata l’ovazione attribuita a Claudio Bisio dal pubblico; lo spettacolo rimarrà in scena al Politeama Rossetti fino domenica 10 Gennaio.
Andrea Forliano