Hypermodern Massimo De Mattia, flauto, flauto basso
Si concludono domenica 24 gennaio alle 16 con l’esibizione di Massimo De Mattia, direttore artistico del progetto Timeframes, i concerti di musica improvvisata in Galleria Pizzinato, realizzati in collaborazione con Odeia, con la musica in dialogo con le bellissime grafiche di grandi artisti contemporanei realizzate dalla Stamperia d’arte Albicocco. Così Massimo De Mattia descrive Hypermodern, la sua performance al flauto e al flauto basso: «Il progetto di concerto in solitudine per flauto sviluppa un concetto materico che rimanda alla densità e al parossismo: se impostiamo l’ascolto verso il suo naturale luogo di destinazione, ossia quello della sensazione subliminale latente, risulterà fin dalle prime battute che perseguire l’obiettivo significa lavorare sodo sulla fisicità esprimibile sullo strumento; lo sforzo, la difficoltà, l’immane tensione comunicativa». Il pordenonese De Mattia, musicista autodidatta, esordisce negli anni Settanta, sviluppando nel tempo una ricerca personale, che lo vede da anni come una delle personalità artistiche più interessanti (e generose) del territorio. Ha pubblicato ventisei opere discografiche a proprio nome; la prima, “Poésie pour Pasolini” del 1993 gli vale una immediata segnalazione tra i nuovi migliori musicisti italiani (Referendum Top Jazz 1993). Ha collaborato con Cinemazero di Pordenone quale ideatore e direttore artistico della rassegna Schermo Sonoro; è stato co-fondatore di Zerorchestra. Per i Jazzit Awards nel 2010 “Atto di dolore” e nel 2011 “Mikiri+3” figurano tra i cento migliori album jazz mondiali. Dal 2011 al 2014 il lettori di Jazzit hanno eletto De Mattia migliore flautista italiano.
Ingresso gratuito.