LUNEDÌ DI FESTIVAL CON IL CONCORSO LUNGOMETRAGGI E DOCUMENTARI, MA ANCHE LE RASSEGNE TRIESTEFF ART&SOUND E BORN IN TRIESTE. IL PREMIO SALANI CON DUE TITOLI IN PROGRAMMA E LA PROIEZIONE DI “DECALOGO” IN CORSO AL CINEMA DEI FABBRI
ALLE 18:00 IN SALA VIDEO AL TEATRO MIELA IL REGISTA MARCIN KOSZALKA INCONTRA IL PUBBLICO
LUNEDÌ 25 GENNAIO
Lunedì mattina alle 11:00 al Caffè San Marco l’appuntamento giornaliero con gli autori, che saranno coinvolti in una chiacchierata collettiva informale con spazio Q&A: Jean Boiron-Lajous (regista / director Terra di Nessuno / No Man’s Land), Ilinca Calugareanu (regista / director Chuck Norris Vs Communism), Chiara Cremaschi (regista / director Senza di voi / Without You), Jan Cvitkovič (regista / director Šiška Deluxe e/and Ljubezen na strehi sveta / Love on the Top of the World), Stephanus Domanig (regista / director For My Sisters), tutti autori i cui film sono passati la giornata precedente.
Le proiezioni iniziano dalle 16:00 in Sala Tripcovich con il rumeno Box di Florin Serban in anteprima italiana. La storia ruota attorno a Rafael, 19 anni, giovane pugile all’inizio della carriera, e Cristina, 34 anni, attrice. Box è un film su un gioco senza regole, un gioco in cui nessuno è al sicuro.
Segue alle 18:00 il concorso documentari con Reki Bez Mostove (Bridgeless River) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov. Gli autori di The Lesson – Scuola di vita tornano con un documentario di (poetica) osservazione e si concentrano sul villaggio di Dinkovo, che si trova in Europa, ma l’unico segno della presenza europea è una vecchia bandiera della UE che sventola nel centro del paese.
Alle 20:00 Alanté Kavaïté presenta in sala il suo Sangailė, lungometraggio in concorso: la diciassettenne Sangaile è affascinata dagli aerei acrobatici però è terrorizzata dall’altezza. Auste, sua coetanea, non ha paura di nulla e vive la vita al massimo. Le due s’innamorano ma il tono del racconto resta lieve e sognante.
Ancora in concorso, nella sezione documentari alle 21:30 e sempre in Sala Tripcovich Vitalij Manskij presenta V Lučach Solnca (Under The Sun). A Vitalij Manskij è stato concesso dalle autorità della Corea del Nord il permesso ufficiale di girare per un anno a Pyongyang, per ritrarre la vita di una famiglia media nel momento in cui la giovane figlia, Zinme di otto anni, si stava preparando a entrare nei Giovani Pionieri: Manskij riesce a girare un film straordinario mostrando la messa in scena della propaganda di regime.
Per la sezione Triesteff art&sound al Teatro Miela alle 16:45 si proietta Muzej Revolucija di Natalija Babinceva straordinario documento sugli eventi accaduti in Ucraina attraverso il punto di vista della produzione artistica. Catapulte, scudi e armature, manganelli dipinti: subito dopo la rivoluzione di Maidan a Kiev questi semplici oggetti, realizzati da artisti e membri del Samooborona (Forze di autodifesa), sono stati esposti in mostre d’arte e musei.
Segue alle 18:25 la sezione Born in Trieste con Krš (Karst) di Vladimir Todorović: un diplomatico italiano sceglie un luogo inaccessibile ma spettacolare del Carso montenegrino come sito perfetto dove costruire la casa dei suoi sogni.
Segnaliamo ancora tra i numerosi appuntamenti della giornata anche la “Conversazione con Marcin Koszalka” a ingresso libero alle 18:00 in Sala Video al Teatro Miela, in cui il regista e direttore della fotografia polacco si racconterà al pubblico e agli studenti di cinema.
Il programma completo con tutti gli orari e le modalità di accesso alle proiezioni sono sul sito www.triestefilmfestival.it.