Anche quest’anno spetta a Modena Buk Festival, in programma sabato 20 e domenica 21 febbraio al Foro Boario di Modena, il compito di inaugurare l’intensa primavera dei festival letterari italiani. Realizzato come sempre per la direzione artistica di Francesco Zarzana, Buk 2016 affronta la sua 9^ edizione con le novità e i cavalli di battaglia di oltre 100 case editrici italiane, e con 60 incontri in programma, integrati da reading, eventi e atélier letterari. Evento centrale dell’edizione 2016 sarà la prima nazionale del docufilm “Tra le onde, nel cielo”, scritto e diretto da Francesco Zarzana per raccontare la “Superga” del nuoto italiano. Il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte – il Convair Metropolitan – precipitò in fase di atterraggio all’aeroporto di Brema. Nessun superstite. Tra le 46 vittime anche i sette giovani componenti della Nazionale di Nuoto italiana diretta al meeting di BremIgiovani atleti Daniela Samuele, Bruno Bianchi, Carmen Longo, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Luciana Massenzi, Bruno Bianchi, Chiaffredo Dino Rora, con l’allenatore Paolo Costoli e il telecronista RAI Nico Sapio vengono raccontati e ricordati per la prima volta in una pellicola che rievoca la tragedia e quelle giovani vite improvvisamente spezzate. Il film sarà presentato in anteprima a Modena Buk Festival – produttore della pellicola insieme con
l’associazione ProgettArte – sabato 20 febbraio (ore 21, presso La Tenda di viale Monte Kosica a ingresso libero) alla presenza dell’intero cast: saranno a Buk fra gli altri anche gli interpreti Marco Morandi, Laura Efrikian e Claudia Campagnola con la cantante ravennate Eleonora Mazzotti, voce della canzone “Among the waves, in the sky” che accompagna le immagini del film.
Anche quest’anno a Modena Buk Festival faranno tappa le novità editoriali della piccola e media editoria nazionale. Un percorso di indagine del festival si preannuncia entusiasmante, perché intesse i fili e le suggestioni sospese fra cinema e letteratura. Sono molte le prime legate a questo fil rouge di Buk 2016: sul piano letterario innanzitutto la prima del volume “Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone”, preziosa riflessione critica e d’autore intorno al ‘fenomeno’ Checco Zalone e al suo incontenibile successo nelle sale cinematografiche ittaliane. Il critico e docente Gianni Canova ha siglato per Sagoma editore questo libro intervista scritto ‘a caldo’ pochi giorni dopo la recentissima uscita dell’ultimo successo di Zalone, “Quo vado”. Lo presenterà in prima assoluta a Buk domenica 21 febbraio, alle 17.30
nell’ambito di un incontro condotto dall’attore Andrea Santonastaso, figlio d’arte e cabarettista familaire al pubblico di Zelig, così come voce nota agli ascoltatori di Radio2 Rai. Da Zalone a Gene Wilder: un salto che potrebbe sembrare azzardato, ma a Modena Buk Festival gli stimoli, le curiosità, le indagini letterarie si materializzano senza confini di genere per il piacere del pubblico.Così, sempre domenica 21, a pochi giorni da San Valentino, si presenterà a Modena il libro che raccoglie i racconti del popolarissimo attore Gene Wilder: “Che cos’è questa cosa chiamata amore” (sempre a cura di Sagoma) ci immergerà in un’agrodolce cascata di riflessioni amorose, un irresistibile cocktail di humour e tenerezza.
Fra le presentazioni in cartellone spicca “Il Corriere dei Piccoli va alla guerra”, a cura di Kellerman: il volume diCamilla Peruch e Sonia Santin ci riporta a cent’anni fa, quando l’Italia entrava nella Grande guerra e la propaganda adottava tecniche e linguaggi presi dalla pubblicità, abbandonando la retorica e puntando su slogan, immagini e colore. Ma come veicolare ai bambini l’idea che si stava combattendo una guerra valorosa e giusta? I fumetti del Corriere dei Piccoli arruolarono così Schizzo, Toffoletto, Italino, Luca Takko e Teresina, Didì e Abetino: un esercito di eroi-bambini, per rappresentare il conflitto come una favola in cui protagonisti e destinatari altro non sono che dei piccoli soldati. Nasceva così un progetto educativo su larga scala, che individuava nel bambino un eccezionale amplificatore dei valori patriottici e nel fumetto un veicolo chiaro ed efficace di propaganda.
Modena Buk Festival 2016 si tuffa nell’attualità con l’incontro che vedrà protagonista Federica Angeli, cronista di nera e di giudiziaria, in servizio alla redazione romana di Repubblica. Dal 2013 la giornalista vive sotto scorta permanente a causa delle minacce di morte subite due mesi prima, a Ostia, mentre raccoglieva informazioni per il suo giornale. Federica stava svolgendo un’inchiesta sul racket degli stabilimenti balneari, ma questo non è l’unico motivo che la costringe a condurre una vita blindata. La notte del 15 luglio, infatti, fu casualmente testimone oculare di uno scontro a fuoco nel quale furono coinvolti personaggi dello stesso ambiente del racket. Interrogata dai Carabinieri, Federica raccontò ciò che aveva visto e, da quel giorno, le intimidazioni e le minacce sfecero più gravi. Con le sue inchieste, con quella testimonianza Federica aveva messo il dito nella piaga malavitosa del litorale romano.
Molte le prime a Modena Buk Festival, con le novità editoriali della piccola e media editoria nazionale. Fra le presentazioni in cartellone spicca l’incontro che vedrà protagonista la blogger Angela Pavesi, autrice di “Like, ci sono blogger su Mercurio”, pubblicato in occasione di Buk da A.Car Edizioni: il liibro è un vortice di riflessioni, esperienze, domande e risposte d’autore intorno alla rete e all’essere o avere (piu’ like possibile) nel nostro tempo. Appuntamento imperdibile per gli webnauti impegnati nei social, ma anche per chi ama il confronto con il suo tempo. E con l’edizione 2016 del festival parte anche Modena Bukids, ovvero un intero percorso dedicato ai piu’ piccoli con e 48 ore di incontri, favole e laboratori per gli under 10, a cura di Verba Volant e di Memo Multicentro Educativo Modena Sergio Neri ,per trascorrere 48 ore letterarie senza confini fra generazioni.. Info http://www.bukfestival.it/
Da EKT Edikit arriva a Modena Buk Festival il magazine – collana Parallàxis. A twist in the mind, un progetto di e con Valerio Evangelisti, ispirato a Dan Simmons, Franz Kafka, Philip K. Dick, Neil Gaiman e altri grandi autori. A Modena Buk Festival inteverranno anche Giorgio Majer Gatti, Francesco Testoni e Giordano Bernacchini. Parallàxis nasce per incontrare i lettori di narrativa horror, sci-fi e new magic realism. Questo nuovo mondo letterario raccoglierà racconti inediti (o fuori catalogo) di importanti autori italiani e internazionali, certamente noti alla comunità di appassionati e cultori.
A Modena Buk non poteva mancare un incontro legato al mito più affascinante della terra emiliana, quello della Ferrari. E’ firmato dal figlio di uno dei primi meccanici della scuderia di Maranello, Enrico Solmi, il libro che raccoglie la corrispondenza del padre Bruno: Lettere di Corsa ― Bruno Solmi: l’uomo che girava il mondo in Ferrari (Giraldi editore). propone missive datate fra il 1953 e il 1971, ovvero il racconto dell’ascesa e della fortuna del marchio italiano, famoso in tutto il mondo, attraverso gli occhi di uno dei primi meccanici della prestigiosa scuderia.
Modena Buk Festival, la rassegna della piccola e media editoria, è promossa da Progettarte ed è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Alda (European Associastion of the Local Democracy con sede presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo), dal Centro per il Libro e la Lettura, Regione Emilia Romagna, Comune di Modena. Nel 2015 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica e dal 2014 è parte della rete Le Città del Libro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il festival nasce con l’intenzione di dare spazio e voce alle centinaia di piccoli editori italiani che ogni anno presentano a Modena la loro ricca offerta culturale. Info http://www.bukfestival.it/