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TSS-ANFITRIONE di Molière dal 11 mar. al 30 aprile Ridotto TSS TRIESTE

TSS-ANFITRIONE di Molière dal 11 mar. al 30 aprile Ridotto TSS TRIESTE

Gli dei in terra
La tensione, che attraverso i secoli si accende tra dei e uomini, nobiltà e popolo, politici ed elettori, è il fondamento di Anfitrione, una commedia apparentemente leggera, ma dal retrogusto amaro. La regista Renata Vidič, che in questa stagione ha già conquistato il pubblico dei più piccoli con lo spettacolo Piccola scuola per clown dal testo di Waechter, si è occupata ora, nella settima produzione per il pubblico adulto in questa stagione del Teatro Stabile Sloveno, di sfumature più sottili della comicità, quelle che si nascondono nel sottotesto dei versi di Jean Baptiste Poquelin Molière.image
Anfitrione racconta la storia del dio Giove che per sedurre la virtuosa Alcmena assume le fattezze del suo marito Anfitrione. Molière ha scritto questa commedia nel 1668 (nello stesso anno debuttano anche i testi L’Avaro e George Dandin), riferendosi al personaggio mitologico trattato anche dal commediografo Plauto. La disavventura amorosa diventa una folle commedia degli equivoci che mette in discussione l’identità di dei e eroi, la validità dell’onore e l’onorabilità del potere, ma anche l’«io« del servo al quale la verità sta a cuore quanto al padrone.
imageSulla scena del Ridotto del TSS saliranno tutti gli attori della compagnia stabile del TSS: Romeo Grebenšek, Primož Forte, Maja Blagovič, Vladimir Jurc, Luka Cimprič, Tina Gunzek, e Nikla Petruška Panizon. La scena, con la quale gli spettatori entreranno nella vicenda a contatto diretto con gli attori, è stata creata da Bine Skrt. I costumi -ecletticamente storici- sono stati ideati e realizzati dal giovane Andrej Vrhovnik. L’adattamento drammaturgico è firmato da Ana Obreza. L’allestimento è animato anche da musica e canto con i brani originali scritti da Klemen Bračko. Tanja Sternad ha curato i sovratitoli in italiano con i quali verranno corredate tutte le repliche dello spettacolo.
La regista ha detto di questo allestimento: »Gli dei in questa commedia fanno con gli uomini quello che vogliono, si prendono gioco dei sottoposti. Questo genere di dei è sempre esistito ed esiste ancora oggi nel mondo moderno. Non vivono in cielo, ma in terra. Tutto imagequanto fanno, lo fanno nel nome del denaro, mentre l’uomo comune in questa logica appare sempre come un danno collaterale. Anfitrione si differenzia dagli altri testi di Molière, perchè tratta a prima vista temi banali e piuttosto grossolani. Tuttavia di questi intrecci coniugali- ed extraconiugali- piuttosto banali parla in versi, con una lingua alta che non sembra fatta per scendere sulla terra. A una lettura più attenta e dopo aver accettato questi contrasti, appare il sottotesto. Tutti restiamo in silenzio, accettiamo le situazioni, anche ingiuste, così come accadono, senza ribellarci, senza cercare soluzioni. L’osservazione di questa condizione sulla scena dovrebbe incoraggiarci a parlare. La gente ha la possibilità di cambiare le cose. Quando gli dei non litigano tra di loro, fanno litigare la gente per puro divertimento. L’intera vicenda accade soltanto perchè Giove si è voluto divertire e per questo ha messo sottosopra il mondo.«

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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