Andrà in onda lunedì 14 marzo alle ore 22.00 su RAI Storia (canale 54 del digitale terrestre) e poi in replica venerdì 18 alle ore 17.00 il documentario dedicato a Torviscosa le cui riprese sono state effettuate all’inizio dello scorso dicembre. La puntata, intitolata “Abitare nell’età industriale: i villaggi operai”, è curata da Lucrezia Lo Bianco e Alessandra Conforti ed è inserita nella serie di Eugenio Farioli Vecchioli e Davide Savelli “Italia: viaggio nella bellezza” frutto di una collaborazione tra la RAI e il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo allo scopo di presentare al grande pubblico il patrimonio culturale e artistico italiano.
Secondo le autrici, la particolare storia di Torviscosa, che ne ha condizionato anche le caratteristiche architettoniche, urbanistiche e paesaggistiche, la rende oggi uno degli esempi di insediamento industriale più interessanti d’Italia. La sua fondazione è legata alla particolare situazione economica dell’Italia degli anni Trenta, contraddistinti dall’autarchia imposta dal regime. È proprio l’esigenza di rispettare la legge autarchica che spinge la SNIA Viscosa a sperimentare la produzione di cellulosa a partire da materie prime nazionali. Da qui nasce l’insediamento di Torviscosa, dalla duplice natura agricola e industriale, e contemporaneamente sorge anche la cittadina dalla tipica architettura fascista. Oggi, tutto quello che si vede a Torviscosa racconta ancora questa microstoria così legata alla “grande” storia nazionale ed europea: l’impianto urbanistico, che divideva il paese in aree funzionali e la zona residenziale in base alle categorie professionali, la piazza “metafisica” alla De Chirico, il villaggio operaio, l’ex campo di concentramento per i prigionieri di guerra neozelandesi e sudafricani che fino all’8 settembre 1943 furono impiegati nelle attività della SNIA Viscosa, il paesaggio delle bonifiche circostante e soprattutto il grandioso stabilimento industriale in mattoni rossi, in eccellente stato di conservazione, che ora ospita importanti attività industriali come la Bracco Spin e la Caffaro Industrie.
Le riprese televisive per la realizzazione del documentario hanno coinvolto 9 operatori che, per due giorni interi e con l’utilizzo di 4 diversi strumenti di ripresa, hanno filmato l’intera area del territorio comunale, compresi Malisana, il Villaggio Roma, le agenzie 1 e 5. La troupe ha avuto accesso anche allo stabilimento industriale, grazie alla disponibilità e collaborazione delle aziende insediate.
Dopo la messa in onda, l’intera puntata sarà visibile anche online, dal sito www.raistoria.rai.it.
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