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22 MARZO GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA L’acqua: un bene da salvaguardare e usare in modo sostenibile

Domani, 22 marzo, è la Giornata mondiale dell’acqua. “L’acqua è vita. E ogni goccia sprecata è una risorsa persa” lo ha ricordato Maria Cristina Pedicchio, presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, nel corso della tavola rotonda Acqua e lavoro organizzata da OGS, in collaborazione con Livenza Tagliamento Acque, in occasione della ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite, nel 1992, per promuovere una gestione e un uso oculato e sostenibile del cosiddetto oro blu: un bene prezioso che va tutelato perché è fondamentale per il pianeta e la sopravvivenza tutti gli esseri viventi.

“L’acqua è centrale nell’agenda delle Nazioni Unite”, ha spiegato Pedicchio, ricordando che “tre degli obiettivi di sviluppo sostenibile hanno a che fare con la risorsa idrica: garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari a tutti, agire contro il cambiamento climatico e le sue conseguenze, quindi anche il dissesto idrogeologico, salvaguardare e usare in modo sostenibile mari e oceani e le risorse marine”.
“La gestione dell’acqua è dunque una sfida globale e la ricerca scientifica è uno strumento importante per trovare soluzioni adeguate e innovative, garantendo un equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e quelle della sostenibilità ambientale. Non a caso – ha concluso la presidente di OGS – è stata avviata a livello europeo la strategia a lungo termine Blue Growth (crescita ed economia blu), con la consapevolezza che i mari e gli oceani rappresentano un motore per l’economia europea, dalle enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita, a cui è opportuno destinare investimenti e ricerche”.

Anche l’onorevole Sara Moretto, intervenendo venerdì scorso alla tavola rotonda al Parco delle Fonti di Torrate di Chions, ha ribadito l’importanza di fare fronte comune per “salvaguardare l’acqua che è un bene prezioso, che garantisce la sopravvivenza degli organismi viventi, ed è un elemento fondamentale per lo sviluppo e quindi per il lavoro”. E ha sottolineato che “proprio in questi giorni è oggetto di discussione nella commissione ambiente alla Camera di deputati una proposta di legge relativa alla gestione dell’acqua. Secondo alcuni non rispetterebbe gli esiti referendari del 2011, ma in realtà si sta cercando di dare piena attuazione al referendum che allora ci disse no all’obbligo di privatizzazione della gestione e no alla remunerazione del capitale investito a carica della tariffa e quindi dei cittadini. Con gli emendamenti in discussione alla Camera, si sta lavorando per chiarire che il servizio idrico integrato rimanga un servizio pubblico locale di interesse economico e si dia priorità di affidamento a società interamente pubbliche. Senza però imporre una gestione pubblica obbligatoria, interrompendo percorsi virtuosi avviati in alcuni territori”.
E ha ricordato che nella gestione di alcuni servizi e nella gestione di alcuni problemi “non devono essere i confini istituzionali a delimitare l’azione politica e amministrativa, ma i confini naturali e la conformazione del territorio: quindi, per esempio, alla pianificazione di interventi contro il dissesto idrogeologico, è importante che Veneto e Friuli Venezia Giulia continuino a lavorare insieme per una programmazione unitaria e coordinata volta alla tutela e alla sicurezza ambientale e alla difesa del suolo”.

“Dobbiamo rendere il nostro sistema di governance e di gestione del servizio idrico integrato più competitivo per affrontare le sfide della sostenibilità economica ed ambientale dei prossimi trent’anni” ha sottolineato a sua volta Vittorino Boem, presidente IV Commissione Consiliare ‘Ambiente, Energia, Lavori pubblici’. “La razionalizzazione del sistema di governance in Regione FVG – ha aggiunto – sarà in grado di favorire importanti aggregazioni tra gli attuali gestori del servizio idrico integrato, e allo stesso tempo di agevolare la bancabilità dei piani d’ambito, all’interno dei quali sono presenti opere fondamentali per il sistema di trasporto, adduzione e depurazione delle acque, vero vulnus del nostro sistema regionale. Le dispersioni di rete e il carico di inquinanti non trattati relativo alla nostra Regione non è un dato che possiamo continuare ad ignorare. Oltre ad aver determinato ingenti infrazioni europee a carico dei nostri cittadini, sono un danno all’ambiente che non intendiamo minimizzare. Una migliore depurazione delle acque reflue consentirà di ridurre l’eutrofizzazione dei nostri corsi d’acqua e degli ambienti costieri. Chi si oppone alla realizzazione dei piani d’ambito del servizio idrico integrato non ha a cuore né la tutela dell’ambiente, né la tutela degli interessi dei cittadini e delle generazioni future”.

La tavola rotonda è stata un’occasione di confronto per parlare di strategie utili che possono contribuire a una migliore gestione dell’acqua e alla sostenibilità ambientale del nostro territorio. Sono intervenuti anche la geologa Aurélie Cimolino, l’ingegnere ambientale Giovanni Cecconi, Piero Pinamonti del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine, Sergio Grego direttore del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Nino Aprilis direttore generale Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna, Fabio Trolese presidente Viveracqua SpA, Andrea Vignaduzzo presidente LTA (Livenza Tagliamento Acque SpA) e Fabiano Barbisan, consigliere Regione Veneto.

Proseguono anche domani martedì 22 marzo i laboratori didattici nelle scuole primarie di Chions, Villotta di Chions, Pravisdomini e secondarie di Campoformido. Organizzati da OGS in collaborazione con l’Immaginario Scientifico di Trieste, offrono l’opportunità di intraprendere i “Primi passi nella Fisica” ed esplorare “Le forme dell’Acqua”.

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