Dopo Jesus di Babilonia Teatri, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia indaga ancora nel teatro d’innovazione attraverso il linguaggio scenico di Stefano Ricci e Gianni Forte, fra le punte di diamante della ricerca italiana einternazionale. Il loro recente spettacolo Darling sarà infatti in scena al Politeama Rossetti, giovedì 14 aprile alle 20.30, per la stagione altripercorsi: un appuntamento importante, che conduce per la prima volta questa interessantissima compagnia allo Stabile regionale. Sul palco ammireremo i coinvolgenti Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Piersten Leirom, Gabriel Da Costa diretti da Stefano Ricci dare corpo alla drammaturgia di ricci/forte. Sono le parole degli stessi creatori a offrirci una coinvolgente anticipazione dello spettacolo. «Darling – scrivono nelle loro note – il primo balbettio nella nuova polis. Darling, l’alfabetizzazione di un sentimento. Darling, il perimetro di un terreno emotivo da arare. Darling, il singulto ctonio della tragedia eschilea. Darling, lo tsunami che cancella l’ordine delle cose ripristinando il culto orfico dei morti. Darling, un container in cui immagazzinare simboli e sensi, umani e divini, che riesplodono in attesa del prossimo imbarco. In un aeroporto della mente, valvola liminale ancora attiva, l’accampamento profughi dopo la grande onda ripercorre i brividi di un passato attraverso le impronte lasciate sulle cose strappate all’acqua. Senza domicilio etico, attendiamo la fiamma come scolte in attesa del ritorno del padre guerriero. In questa improvvida fase di transizione si celebra un rito di passaggio all’inverso, come un rigurgitare a fiotti animaleschi e recuperando – dopo il crollo dei panorami ordinati – il tanfo di viscere inondate di sangue giustiziere. Come in un’istantanea di Gregory Crewdson, la realtà apparentemente rassicurante viene disturbata dall’irruzione della natura, che attesta il suo predominio e vanifica ogni tentativo di “domarla” attraverso la dike di stato, una Giustizia sempre più ad uso e consumo delle classi dirigenti. Una realtà fittizia che si mostra con tutta la forza di persuasione di una realtà autentica. Un falso che però, a differenza di una copia, si sovrappone al reale perfezionando l’originale attraverso nuovi rituali: potenti atti sociali che proprio nel momento in cui l’ordine viene alterato da eventi naturali ricrea un nuovo stato, differente da quello precedente. Vanificato il tentativo di crearne uno ideale – Hannah Arendt racconta bene quanta inconsapevolezza ci sia stata in questa degenerazione autodistruttiva di regolamentazione di un gruppo sociale – percepiamo di nuovo il nostro polso e ammaliante è il richiamo di un proprio individuale, barbarico, senso etico. Gli orrori dell’Orestea, indipendentemente dalla domanda se siano o meno così lontani dai simboli che ci vivono addosso, possono restituirci attraverso l’incubo una nuova piattaforma solida sul quale poggiare le speranze di un futuro? O sarà l’ennesimo padiglione ospedaliero in cui accetteremo la punizione del bromuro mitriale pur di seguire la striscia continua dell’utopica democrazia che ci viene indicata? Talpe da giardino, scardiniamo le aiuole ordinate cercando un vestito che ci faccia sembrare abitanti civilizzati di un fraudolento mondo perfetto. In un mondo fatto di algida rappresentazione del Sé, di fredda razionalità, il vecchio sistema di valori, pervaso di fede nei miracoli e di magia, sembra addirittura psicotico. Ma la sua logica paradossale supera tutti i postulati di realtà, come nell’inconscio di un sogno. Eschilo e ricci/forte, genesi e ipercontemporaneo, Artaud e l’hard rock dei Led Zeppelin, sovrapposizioni intertestuali sonore e fisiche, tutte tese a scansionare una lisergia che – proprio in un momento storico come questo in cui una società si determina attraverso la delimitazione dell’Altro (assicurandosi così la propria identità) – serva da bussola per rintracciare traiettorie». Darling nella drammaturgia di ricci/forte, per la regia di Stefano Ricci, è interpretato da Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Piersten Leirom, Gabriel Da Costa. I movimenti sono di Marco Angelilli, gli elementi scenici sono di Francesco Ghisu. Ha creato i costumi Gianluca Falaschi ed il suono è a cura di Thomas Giorgi. Darling è una produzione Romaeuropa Festival e Snaporazverein, in coproduzione con Théâtre MC93 Bobigny/Festival Standard Ideal, CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, Festival delle Colline Torinesi Darling è in scena al Politeama Rossetti soltanto giovedì 14 aprile con inizio alle ore 20.30. Per prenotazioni e per l’acquisto dei posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511