Dopo la conferenza sui mutamenti introdotti dagli elettrodomestici nella nostra vita, il ciclo di incontri nell’ambito delle iniziative “Da Zanussi a Electrolux. Cento anni di Industria, cento anni di Storia” – realizzata dal Comune di Pordenone, in collaborazione con Electrolux, Provincia di Pordenone, Comune di Porcia e Unione Industriali di Pordenone col sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, per ricordare i cento anni di attività delle Industrie Zanussi oggi Electrolux –, entra nel vivo delle vicende della grande industria, che ha segnato la storia sociale, economica e culturale della città. A ripercorrere le vicende della Zanussi a partire dagli albori – mercoledì 4 maggio alle 18 nell’auditorium della Regione a Pordenone – sarà Giorgio Brunetti, professore emerito all’Università Bocconi di Milano. “Possiamo
individuare – spiega – le sue diverse fasi di sviluppo: artigianale dal 1916 al 1946 con Antonio Zanussi, imprenditoriale dal 1946 al 1968 con Lino Zanussi, manageriale dal 1968 al 1983 con Lamberto Mazza e azienda multinazionale dal 1984 a oggi con Electrolux”. Antonio Zanussi – che ebbe poi l’illuminante idea del marchio Rex ispirato al transatlantico vincitore del Nastro Azzurro – fondò l’Officina Fumisteria Antonio Zanussi durante la guerra, in Corso Garibaldi a Pordenone, “senz’altro capitale che non fosse il suo ingegno e il suo entusiasmo”. Lino, che ereditò l’azienda assieme al fratello, si rivelò una persona eccezionale con una grande visione: capace di guardate all’Europa, ma sempre pensando al territorio. Negli anni 50/60, con il miracolo economico tutti volevano avere gli elettrodomestici e moltissimi emigranti pordenonesi tornarono dalla Svizzera e dall’America Latina, grazie ai nuovi posti lavoro che si creavano nel settore, che andarono anche a compensare la crisi delle filande. Lino Zanussi volle accompagnare lo sviluppo economico con la crescita culturale e sociale del territorio: fondò la Casa dello Studente, l’istituto professionale, investì nell’editoria locale e si impegnò per la creazione della Provincia di Pordenone. La sua morte improvvisa e l’affidamento dell’azienda a Lamberto Mazza segnarono l’avvio di una fase manageriale, molto direttiva, che dovette fare i conti con una fase economica più difficoltosa. L’azienda intraprese la strada della differenziazione (con il terremoto del 1976 intraprese anche il business delle case prefabbricate), salvando nel contempo molte altre aziende; ma non avendo capitali propri, la situazione implose. I tentativi dell’avvocato Cuttica di trovare finanziatori non andarono a buon fine, finché non arrivò l’acquisto da parte di Electrolux, che segnò l’avvio di una nuova fase, proiettata nel complesso e continuamente mutevole quadro economico contemporaneo, caratterizzato da globalizzazione, automazione e attenzione al prodotto e al cliente.