Il tedesco vince la volata di gruppo. Neutralizzato il tempo all’ultimo giro di circuito.
Il velocista tedesco torna a casa, Bob Jungels pronto a difendere la Maglia Rosa in montagna
Bibione, 19 maggio 2016 – André Greipel ha ottenuto la terza vittoria al 99esimo Giro d’Italia battendo in volata Caleb Ewan e Giacomo Nizzolo a Bibione, dove Bob Jungels ha indossato ancora la Maglia Rosa in attesa del primo weekend di grandi montagne.
DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa, André Greipel: “Sono sempre partito da outsider, non male per un outsider vincere venti tappe nei Gran Tour. Sono orgoglioso di questo risultato, ottenuto anche grazie al lavoro della mia squadra. L’esperienza paga. Caleb Ewan aveva scelto il lato sbagliato ed ha provato a superarmi. Sapevo che il vento arrivava da sinistra e non avrei lasciato nessuno superarmi da destra. Il momento di Caleb arriverà. Capisco che i tifosi non siano contenti della decisione di abbandonare la corsa ma ho molto rispetto per il Giro e spero che un giorno potrò ancora tornare a lottare per la Maglia Rossa. Quest’anno ho avuto un inizio di stagione difficile con varie cadute, sono sempre stato alla ricerca della forma migliore. Ho lavorato molto per arrivare in condizione a questo Giro. Sono un essere umano e non una macchina. Questa dodicesima tappa sarebbe stata la mia ultima, avevo dovuto prendere la decisione tempo addietro con il mio allenatore e la mia squadra per prepararmi ai prossimi obiettivi”.
La Maglia Rosa, Bob Jungels: “Non ho mai affrontato le salite più dure del Giro in carriera, per me sarà una novità correre domani e nei prossimi giorni. Sono pronto a lottare per la Maglia, so di essere in buona forma. Forse sono i favoriti a dover dire se mi vedono come uno sfidante per la Classifica Generale, per me è la prima volta in cui mi trovo in questa situazione. Non mi aspettavo di indossare la Maglia Rosa. Averla ancora alla dodicesima tappa, prima delle grandi montagne, è una grande soddisfazione”.
Una folla festante ha seguito l’arrivo della 12^ tappa a Bibione, un evento che ha coinvolto persone di tutte le età provenienti anche da oltre confine, rallegrate dai ragazzi della Carovana rosa; alcune immagini del pubblico, dell’arrivo e delle premiazioni:
RISULTATO FINALE
1 – André Greipel (Lotto Soudal) – 182 km in 4h16’00”, media 42,656 km/h
2 – Caleb Ewan (Orica Greenedge) s.t.
3 – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) s.t.
MAGLIE
Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – André Greipel (Lotto Soudal)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
CLASSIFICA GENERALE
1 – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
2 – Andrey Amador (Movistar Team) a 24″
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’07”
TAPPA DI DOMANI
Tappa n. 13 – Palmanova – Cividale del Friuli – 170 km
Tappa di montagna estremamente impegnativa. Si affrontano in sequenza quattro GPM con pochi tratti di recupero. Primi 45 km in falsopiano seguiti da tre salite caratteristiche delle Prealpi: strade a carreggiata ristretta, pendenze elevate, innumerevoli curve sia a salire sia a scendere. Dopo un tratto pianeggiante che comprende il passaggio sul traguardo si scalano le ultime due salite di Porzùs e Valle, anche qui con tracciati molto articolati e pendenze elevate in salita. Da segnalare alcuni tratti di attraversamento cittadino ristretti e le discese impegnative, soprattutto quella del Passo San Martino al km 67.
Ultimi km
Ultimi 5 km in falsopiano a scendere verso Cividale del Friuli. Alcune curve e semicurve negli ultimi 1000 m e rettilineo finale di circa 400 m su asfalto largo 7 m.
PUNTI D’INTERESSE
PALMANOVA – km 0
Fondata nel 1593 con un decreto del senato della Repubblica di Venezia, è stata costruita con il criterio di città-fortezza con cerchie di fortificazioni, baluardi e fossati con aggiunte e rimaneggiamenti in epoche successive. La caratterizza una particolare struttura con pianta poligonale “a stella” con nove punte, tuttora integra. Il centro è Piazza Grande, vasto piazzale esagonale, ornata da statue con il Duomo del 1600. Dalla piazza originano sei strade, a raggiera, tre delle quali conducono alle monumentali porte – Udine, Cividale, Aquileia – in funzione della direzione verso le località citate. Il Civico museo Storico e il Museo storico militare custodiscono offrono molteplici motivi d’interesse. Palmanova, chiamata anche città stellata, dal 1960, è “monumento nazionale”.
Nativi della città il professor Ardito Desio (1897-Roma 2001), famoso esploratore e geologo italiano, Aldo Aniasi (1921-Milano 2005), politico che fu pure sindaco di Milano e il noto giornalista Toni Capuozzo (1948).
CIVIDALE DEL FRIULI – km 29
Lasciata la splendida ambientazione della città stellata, la corsa s’indirizza verso San Giovanni al Natisone, compreso nel “triangolo della sedia” che ha caratterizzato un’attività importante nella zona, e incontrare quindi, alle prime propaggini dei rilievi del Collio, nome famoso per i pregiati vini, l’antica e imponente struttura romanica dell’Abbazia di Rosazzo del 900, poi profondamente modificata nel 1500, nel comune di Manzano così come Oleis e, nel comune di Premariacco, la località di Ipplis. C’è quindi il primo passaggio per Cividale del Friuli.
SAN PIETRO ALNATISONE (traguardo volante) – km 42
Si passa il notissimo “ponte del diavolo”, sul Natisone, per San Pietro alNatisone (TV di tappa), con piacevolissimo, dolce, paesaggio collinare che muta in quello prevalentemente montano di Savogna
MONTEMAGGIORE (MATAJUR) (GPM) – km 58
A Savogna inizia la salita (GPM 1^ cat.) di Montemaggiore, sotto la cima del monte Matajurche con la sua caratteristica forma conica, visibile da qualunque punto della pianura, connota ed è il simbolo delle Valli del Natisone e delimita il confine con la Slovenia. Il Matajur è una montagna delle Prealpi Giulie alta 1.641 m il cui nome ha origine da Mont Major (Monte Maggiore di Cividale) mutato nel tempo. Sulla cima del monte spicca la chiesetta del Cristo Redentore. La leggenda racconta che il Matajur fu scalato dal re longobardo che lo risalì per ammirare le fertili pianure friulane che stava per invadere. Il 31 agosto del 2013 è stato inaugurato l’osservatorio astronomico posizionato nei pressi la vetta del monte.
Durante la prima guerra mondiale è stato un campo di battaglia con varie vicende e, nell’ottobre del 1917, nelle fasi della battaglia di Caporetto, si ricorda un’ardita operazione guidata dall’allora giovane tenente dell’esercito austro-ungarico, poi passato alla storia con la seconda guerra mondiale, il feldmaresciallo tedesco Erwin Rommel.
CRAI (GPM) – km 81
È un panorama naturale suggestivo, boscoso con il terreno che presenta profonde cavità, una caratteristica della natura dei luoghi.
PONTE SAN QUIRINO(zona rifornimento) – km 105
CIVIDALE DEL FRIULI – km 111 e FAEDIS – km 124
La zona del comune di Faedis è conosciuta come “terra dei Castelli” per le varie costruzioni di questo tipo che la connotano. La viticoltura che produce il vino Refosco di Faedis e la coltura delle fragole sono tratti distintivi – fra altre varie attività – dei luoghi e sono celebrati in un’unica sagra per due prodotti che s’integrano in un connubio indovinato e piacevole.
ATTIMIS (traguardo volante) – km 130 e CIMA PORZUS (GPM) – km 139
La località Malghe di Porzus evoca un controverso e tragico fatto del 1945 collegato alla lotta partigiana.
VALLE (GPM) – km 156
CIVIDALE DEL FRIULI – km 170
L’antichissima Forum Iulii, fondata da Giulio Cesare che ha poi dato il nome a tutta la regione, è stata pure la prima capitale del ducato longobardo del Friuli. È stata, attraverso i tempi, sempre un importantissimo riferimento del territorio per storia, cultura e varie, pregevoli testimonianze d’architetture e monumenti che rimandano alle tradizioni. Dal 1911 la città è patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’Ipogeo celtico, scavato nel sottosuolo, il complesso del Tempietto longobardo con preziose architetture e sculture dell’alto medioevo, il Duomo con il Museo Cristiano, il Museo Archeologico Nazionale sono gli esempi di maggiore significato in un panorama ricco d’altri motivi di valore specifico. La particolare struttura del Ponte del Diavolo che unisce le due sponde rocciose del Natisone che scorre nella gola offre una spettacolare veduta del caratteristico centro storico. Cividale propone, in bella ambientazione d’edifici che ne scandiscono la storia, piacevoli atmosfere e prelibate proposte eno-gastronomiche. Fra i dolci è d’assaggiare la gubana, tipica dei luoghi, così come l’acquavite, a base di prugne slivovitz.
Nativi di Cividale sono, fra altri, Paolo Diacono (720-Montecassino 799), monaco, storico, poeta e scrittore e la grande attrice teatrale Adelaide Ristori (1822-Roma 1906) alla quale è intitolato il teatro cittadino.
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