“Io non introduco il nemico” Laura Cioni è contornata da piatti bianchi, avvolta da pelle nivea, divorata da stoffe rosse. Lei, non offre “fame al tempo” ma instancabile racconta e vive nel monologo di Chiara Guarducci.
Il 15 maggio 2016, lo spazio Magma di Firenze in Via Giovanni Boccaccio 44, ha offerto un rigurgito di emozioni delicato e ironico per parlare di anoressia. “Sono sola dentro il corpo per questo nutro le ossa”. La fame che non vediamo è dietro il muro, dentro le misure, sopra le distanze di chi è affetto da disturbi alimentari. La drammaturgia di Chiara Guarducci è vorticosa, per niente scontata: è profonda. La regia è curata nei particolari, lo spettatore non resta deluso nemmeno quando la protagonista riassaggia i colori della vita senza spiegarci come ciò avvenga. Forse è così, ci si rialza “Senza” un motivo cosciente, ma solo se un piatto vuoto può contenere fame di vita.
Anita Laudando