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CHIUSA L’EDIZIONE 2016 DI IN\VISIBLE CITIES GORIZIA CAPITALE DELLA MULTIMEDIALITA’ URBANA

CHIUSA L’EDIZIONE 2016 DI IN\VISIBLE CITIES GORIZIA CAPITALE DELLA MULTIMEDIALITA’ URBANA

Con In\Visible Cities, festival internazionale della multimedialità urbana, le arti digitali hanno invaso per il secondo anno di fila la città di Gorizia con un fitto programma di iniziative tese ad esplorare il rapporto tra spazi urbani, arti multimediali e nuove tecnologie, e con particolare riferimento ad un anniversario importante: il Terremoto del Friuli. Non a caso il tema del 2016 è stato “Dopo la catastrofe” con molte occasioni di riflessione su quanto la catastofe naturale che ha colpito il Friuli nel 1976 abbia lasciato il segno, sia sulle generazioni che l’hanno vissuto sia su quelle successive.Tra artisti e musicisti provenienti da tutta Europa sono stati 100 coloro che hanno portato a Gorizia progetti per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della città: palazzi, piazze e mercati sono stati la tela visibile per interventi multimediali che hanno offerto nuovi sguardi, idee, punti di vista. 48 in tutto sono stati gli eventi ospitati in città, tra cui 20 spettacoli, 10 installazioni, 16 tra incontri, workshop, seminari, masterclass, tavole rotonde, laboratori a cielo aperto e visite guidate.

Particolarmente soddisfatti gli organizzatori e il direttore artistico Alessandro Cattunar che così si esprime sull’edizione appena conclusasi «Siamo molto felici della qualità della proposta artistica che siamo riusciti a portare, nonostante un budget inferiore all’anno scorso, ospitando eccellenze italiane come Studio Azzurro, laCompagnia Il Posto Danza Verticale, Teatro Argot Studio e tra queste anche una prima nazionale come lo spettacolo di danza verticale “Forme Uniche” andato in scena in piazza Vittoria. Una qualità coniugata con un’affluenza di pubblico decisamente buona, un pubblico che ha dimostrato entusiasmo oltre che interesse verso le proposte del Festival. Inoltre, siamo molto soddisfatti dell’impatto molto positivo sui luoghi della città che abbiamo deciso di “invadere”. L’obiettivo era porre nuovi sguardi su alcuni luoghi particolari o un po’ in decadenza e tale obiettivo è stato raggiunto, grazie a installazioni mirate, vedi il Mercato Ortofrutticolo con le installazioni di “Dopo il Terremoto” e la danza aerea di “Vertical Market” o l’altro polo di attenzione che è stato via Rastello e l’ex Ferramenta Krainer, diventata per una settimana un’officina di creazione artistica multimediale e di performance che ne hanno esplorato l’intero spazio, riqualificandolo. Ultima nota importante sono le molte collaborazioni con le realtà del territorio che hanno reso effettivamente Gorizia una capitale della multimedialità urbana, quantomeno a livello regionale.  Chiusa questa edizione, noi siamo già proiettati verso il 2017 in cui il tema sarà quello delle migrazioni in cui le guerre contemporanee e le migrazioni di popoli saranno al centro dei lavori del Festival, così come gli stessi migranti saranno coinvolti nei processi artistici. Ancora una volta In\Visible Cities si terrà a fine maggio, ma sarà anticipato dalla pubblicazione delle nuove call per gli artisti già a dicembre 2016.»In\Visible Cities 2016 è stato finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gorizia e dalla Camera di Commercio di Gorizia, il Festival è organizzato dall’associazione Quarantasettezeroquattro in partenariato con la Provincia di Gorizia e le Associazioni Lucide (Gorizia), Hommelette (Trieste), Pina (Capodistria) e Zona (Parenzo). Il Festival gode inoltre delle collaborazioni di alcune delle principali realtà che sul territorio regionale si occupano di multimedialità come il DAMS di Gorizia, il Punto Giovani, la Mediateca.Go “Ugo Casiraghi” -Mediateca provinciale di Gorizia, associazioni e centri di produzione come IoDeposito (promotore della rassegna B#Side War 2016) e Mitteldream, Festival come Pixxelmusic e PelinGOvac e ancora l’Università degli Studi di Trieste, Studio Faganel, Društvo Humanistov Goriške, Leo, AUT 71 La Cineteca del Friuli, e del patrocinio dell’Università di Udine. Media partner del Festival è il quotidiano di Trieste e Gorizia Il Piccolo.

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