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Si intensificano durante l’estate le attività artistiche ed educative finalizzate all’inclusione sociale, alla rieducazione e al reinserimento in società di detenuti ed ex detenuti promosse dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione FVG e degli Ambiti Socio Assistenziali di Tolmezzo, Pordenone e Gorizia
La proposta di laboratori artistici e culturali risponde alla necessità di proseguire un percorso artistico che il CSS realizza in collaborazione con le Case Circondariali da oltre 30 anni coerentemente ai piani di recupero e socializzazione predisposti dall’istituzione penitenziaria.
E’ proprio di fronte a contesti sociali difficili come questi che la musica può fornire ai reclusi momenti di crescita culturale, socializzazione, rieducazione e aggregazione sviluppati attraverso l’uso delle arti. Il musicologo e musicoterapeuta Michele Budai e il chitarrista Michele Pucci sono i curatori di due laboratori realizzati con il sostegno dell’Azienda per i Servizi sanitari n.3 Alto Friuli e l’ente Gestore del Servizio Sociale dei comuni ambito 3.2 che coinvolgono un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Tolmezzo.
Michele Budai durante il suo laboratorio di canto pone l’accento sul suono e utilizzo della voce con l’intento di dare ai detenuti l’occasione per raccontarsi e stimolare la comunicazione. Un corso di chitarra moderna è invece condotto da Michele Pucci con l’obiettivo di fornire una conoscenza di base dello strumento e migliorare le competenze di chi già ha esperienze musicali.
I due laboratori lavorano su percorsi comuni e hanno come finalità la creazione di uno spirito di gruppo positivo incentrato su dinamiche di cooperazione e di ascolto, anche in prospettiva di una possibile collaborazione fra gli allievi musicisti e cantanti.
E’ dedicato allo sviluppo delle capacità comunicative attraverso le tecniche teatrali e alla gestione delle emozioni anche il laboratorio di comunicazione curato dall’attore Fabiano Fantini e svolto all’interno della Casa Circondariale di Gorizia. Il laboratorio, realizzato con il sostegno dell’Ambito Distrettuale 2.1 dell’Alto Isontino-Comune di Gorizia, si concentra sul corpo quale strumento di espressione utile per entrare in contatto con le proprie emozioni più intime lavorando sugli elementi corporei più comunicativi.
Sempre nell’ambito del progetto Case Circondariali, da alcuni anni si tiene sempre all’interno del Carcere di Gorizia, un vero e proprio Cineforum curato dal CSS con la collaborazione di Giorgio Placereani. Con grande entusiasmo il critico cinematografico udinese ha messo a disposizione il proprio bagaglio culturale di cinefilo appassionato per un programma pieno di curiosità e interessanti pellicole.
