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L’ADDIO ALLA STORICA CIMINIERA DI RUBIGNACCO

L’ADDIO ALLA STORICA CIMINIERA DI RUBIGNACCO

Tre squilli di sirena hanno annunciato, poco prima delle 16, la deflagrazione delle cariche di esplosivo che hanno demolito la storica ciminiera della fornace ex Felettig di Rubignacco (Cividale).

A nulla quindi sono valsi i i tentativi di quanti volevano far si che la struttura – alta 45 metri e con 130 anni di vita alle spalle – continuasse a svettare all’ingresso di Cividale; nonostante la mobilitazione sui social network, con tanto di ribalta sui media nazionali e di lettera inoltrata al ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini a firma di docenti e professori diversi. la ciminiera simbolo della borgata di Rubignacco è stata infine abbattuta con disappunto di coloro che avrebbero voluta vederla ancora ergersi al termine del lungo rettilineo della strada regionale 356 che provenendo da Tarcento introduce alla cittadina ducale.

L’abbattimento, inizialmente previsto per le ore 14 del 12 luglio, è stato temporaneamente sospeso generando speranze in chi era contrario alla sua distruzione, illusione di breve durata in quanto verso le 14.30 è arrivata la conferma che non sarebbero state concesse ulteriori proroghe (le cariche esplosive erano già state posizionate dai tecnici della SIAG, la società specializzata in questo genere di lavori) come paventato sui social network.

A quel punto le forze dell’ordine hanno provveduto ad allontanare i curiosi che si erano radunati nei pressi dell’ex fornace per assistere all’evento, l’ampio perimetro di sicurezza predisposto ha portato i presenti a posizionarsi dietro alle transenne collocate lungo la regionale 356 e sul vicino colle di Sant’Elena da dove si potevano vedere gli ultimi preparativi dei tecnici e la successiva esplosione delle cariche senza rischi per l’incolumità delle persone che via via hanno raggiunto la frazione di Rubignacco.

Come detto, verso le 16 un botto fragoroso ha fatto sobbalzare gli astanti ed ha decretato la fine della storica ciminiera che è implosa cadendo esattamente nello spazio previsto dalle maestranze e lasciando solo un moncone a ricordo della sua storia ultracentenaria. Sul moncone rimasto verrà comunque ricostruita una ciminiera in formato ridotto, si parla di una decina di metri, a testimonianza del passato.

La sequenza dell’abbattimento della ciminiera:

Notizia e foto: Dario Furlan

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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