IL NUOVO SPETTACOLOBIRDIE, VENERDI’ 22 LUGLIO, ORE 22.00
SEMPRE VENERDI’ IL POLISH CELLO QUARTET E IL NUOVO SPETTACOLO DI GIGIO BRUNELLO, TRA I PIÙ CELEBRI INTEPRETI DEL TEATRO DI FIGURA CONTEMPORANEO
Tra le presenze internazionali di questa 25^ edizione di Mittelfest spicca domani, venerdì 22 luglio (ore 22.00 Teatro Ristori) il debutto in prima italiana del noto gruppo teatrale Agrupación Señor Serrano, uno dei collettivi teatrali più innovativi del teatro contemporaneo in arrivo per la prima volta a Mittelfest,
Leone d’argento alla Biennale Teatro 2015, questo nuovo spettacolo della compagnia spagnola, Birdie, indaga la facilità con cui in rete si movimentano i capitali e le difficoltà tra le quali, sulla terra, si muovono i migranti. Da una parte welfare, energie rinnovabili, sicurezza sociale. Dall’altra, guerre, sfruttamento, abuso di risorse naturali. In mezzo, stromi di uccelli che formano indecifrabili disegni in cielo: una grande metafora per parlare ancora di evoluzione e sopravvivenza, temi di ricerca privilegiati per il gruppo teatrale spagnolo.
Alle 18.00 alla Chiesa di San Francesco debutta il progetto MusMA con il Polish Cello Quartet, una insolita formazione d’archi di solo quattro violoncelli, in una prima esecuzione italiana. Il progetto riunisce sei festival musicali europei e sei emittenti radiofoniche che hanno commissionato sei nuove composizioni ad altrettanti giovani autori internazionali. Passion and Belief, passione e fede, è il tema consegnato agli strumenti del quartetto polacco: tra i compositor – provenienti da Turchia, Polonia, Belgio e Svezia – per l’Italia il giovane friulano Alessio Domini. Media-partner del progetto per Mittelfest la Sede Regionale FVG della RAI.
Atteso nella giornata anche il nuovo spettacolo di Gigio Brunello, uno dei massimi interpreti del Teatro di Figura contemporaneo, “Il ritorno di Irene”. “Scrivere uno spettacolo per bambini che parli della guerra è un esercizio non da poco”, spiega Brunello. Gli autori hanno scelto di raccontare la Prima Guerra Mondiale dando voce non agli uomini, ma alle case. Le case abbandonate dagli sfollati, le case rimaste vuote, come vuote sono le stalle, i nidi sugli alberi. E con loro la farmacia, l’osteria, la casa della piccola Irene, il cinema muto, la cuccia di Bobi… Immobili, a raccontarsi storie nell’attesa.