Altra serata musicale, altro successo per il 53° Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo. Protagonisti del concerto di ieri sera i “fiati” e cinque artisti di notevole bravura del Teatro Carlo Felice di Genova: Flavio Alziati al flauto, Guido Ghetti all’oboe, Valeria Serangeli al clarinetto, Luigi Tedone al fagotto e Carlo Durando al corno.
Come Alziati ha spiegato all’avvio della serata, si tratta di una formazione musicale di strumenti a fiato particolare, composta da quattro legni e un ottone, l’oboe, il cui compito è quello di avvolgere il suono di tutti gli altri. Un raggruppamento simile si ha dalla fine del 700 con il compositore Giuseppe Maria Cambini che ha unito così differenti suoni e timbri, donando più colore alle esibizioni, che fino a quel momento riguardavano gruppi con un uguale strumento. Ed è proprio da lì, dalla composizione “Quintetto numero 1”, che il Quintetto di Fiati del Teatro Carlo Felice di Genova ha dato il via alla serata, dopo “Le antiche danze ungheresi” di Farkas. Ha poi deliziato il folto pubblico, accorso numeroso nella suggestiva Piazza dei Corallini, con la “Petite Suite” di Claude Debussy, i “Trois pièces brèves” di Ibert, per poi terminare alla grande con “Opus number zoo” composto da Luciano Berio, originario di Imperia, nel 1951-1970. Quest’ultimo pezzo è formato da quattro storielle che obbligano gli artisti non solo a suonare, ma anche a diventare attori/cantanti, citando frasi specifiche, ad un certo ritmo e anche in relazione agli altri componenti: si parte con la storia “tragica” della volpe che mangia il pulcino, per passare poi alle tristi riflessioni del cavallo che sente in sottofondo esplosioni di bombe e alla messa in guardia da parte di un topo anziano verso i più giovani sullo scorrere del tempo; per terminare, “I gattacci” nel quale si racconta l’incontro/scontro di due gatti nella città di Genova, caratterizzati da lunghi baffi e una folta coda che poi tornano a casa… senza baffi né coda. Si è trattato di una conclusione di serata sicuramente inaspettata ma altrettanto piacevole, che ha donato sorrisi ai presenti, molti dei quali stranieri.
Grande soddisfazione anche da parte degli organizzatori: questo spettacolo infatti è il frutto di una collaborazione, sempre più forte e attiva, tra Cervo e la regione, iniziata l’anno scorso quando l’assessore Ilaria Cavo è rimasta colpita dalla magia di questo piccolo grande borgo. “Questo splendido concerto è un esempio virtuoso di come il binomio cultura-turismo sia vincente per attrarre visitatori da tutta Italia e dall’estero. – spiega l’assessore – La doverosa vicinanza di Regione Liguria al Festival di Cervo, manifestazione che per noi è motivo di grande orgoglio, si manifesta anche nel supporto a questa collaborazione, che vede il Teatro Carlo Felice protagonista di una serata sul Sagrato dei Corallini. E non dimentichiamoci che, anche da un punto di vista turistico, Cervo è uno dei borghi più belli d’Italia”. I ringraziamenti di Walter Norzi, direttore artistico del Festival, vanno anche al Lions Club Imperia Host, con i quali continua una stretta collaborazione iniziata sette anni fa.
Nei prossimi appuntamenti si esibiranno: sabato 6 agosto, Massimo Quarta al violino e Stefania Redaelli al pianoforte che suoneranno musiche di Ravel, Franck, De Sarasate e Paganini; martedì 9 agosto, Inna Firsova al pianoforte e il giovane talento Aleksey Semenenko al violino. Entrambi gli spettacoli avranno inizio alle 21.30, sempre nella magnifica cornice di Cervo, in Piazza dei Corallini.
Per maggiori informazioni: www.cervofestival.com
Sonia Bosio