Jam Festival Estate chiude il suo giro nei bellissimi parchi delle ville storiche sul fiume Brenta, organizzato anche quest’anno dalle Associazioni Culturali Keptorchestra e nusica.org, in collaborazione con la Scuola di Musica Thelonious Monk, la Fondazione Riviera-Miranese e i Comuni di Mira, Dolo e Stra e per la direzione artistica di Nicola Fazzini.
Tocca al “Rabdomanza Tour” di Fabularasa, in scena venerdì 12 agosto, sempre a Mira, a Villa dei Leoni alle ore 21, festeggiare il finale della rassegna: world music, fusion, jazz e canzone d’autore giocano assieme nel sound di una band che produce … “musica fatta a mano”! La band è formata da Luca Basso, voce, Vito Ottolino, chitarre, Poldo Sebastiani, basso e Giuseppe Berlen, batteria e percussioni.
Sonorità mediterranee, ritmiche robuste e solari, world music, fusion,
jazz e canzone d’autore: questo sono i Fabularasa, un laboratorio artigianale di suoni, musiche e versi aperto a Bari dal febbraio 2004: in dodici anni di attività il gruppo ha realizzato due album, entrambi accolti con entusiasmo dalla critica; tenuto numerosi concerti nelle più importanti città italiane; collaborato con grandi musicisti come Paul McCandelss, Gabriele Mirabassi, Nicola Stilo, Habbes Boufaria, Bruno De Filippi e Giua. Nel 2012 l’album “D’amore e di marea” ha conquistato il terzo posto assoluto nella categoria “Miglior disco italiano dell’anno” nella classifica delle Targhe Tenco (il più prestigioso premio musicale italiano). Quella dei Fabula è una musica “fatta a mano”, dunque, alla cui confezione i quattro musicisti si dedicano con perizia quasi sartoriale. Essenze jazz e fusion, sonorità mediterranee a vestire una canzone d’autore corsiva e corsara. (Biglietto, 5 euro. In caso di maltempo www.jamfestival.it)
E non si potrebbe concludere meglio la rassegna che – come appendice del più imponente festival primaverile – non è “solo” musica (sempre di qualità e appositamente scelta tra le migliori proposte dello scenario nazionale), ma anche attenzione e riscoperta di un territorio che merita – per la sua bellezza e il suo valore storico, architettonico e paesaggistico – di essere valorizzato.
Villa dei Leoni – sede degli ultimi due concerti e già location interessata a molte attività culturali – anche grazie a Jam Festival può aprirsi d’estate e accostare la sua bellezza a sonorità nuove. Lo stesso si può dire per il Parco di Villa Loredan a Stra, che ha ospitato un concerto aprendo la villa cinquecentesca, e per Villa Concina a Dolo, dove il maltempo ha accompagnato il pubblico e i musicisti all’interno dell’edificio già sede della Biblioteca Comunale.