La fantasia è un posto dove ci piove dentro”, diceva Italo Calvino. Nell’edizione 2016 di Alpe Adria Puppet Festival le idee, le novita’ e le contaminazioni piu’ estrose e coinvolgenti pioveranno generose sul cartellone di Grado e Aquileia, «per offrire – spiegano i direttori artistici Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi – una panoramica dei generi, delle tecniche e dei protagonisti del teatro d’animazione del nostro tempo. Sara’ il modo migliore per festeggiare i primi 25 anni del festival: un quarto di secolo per promuovere, indagare e spesso ridisegnare il Teatro di Figura in rapporto e in dialogo con gli altri linguaggi dello spettacolo e dell’arte». «Ho seguito questa manifestazione fin dai suoi esordi – spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Grado Caterina Bellan – e mi ha subito colpito per questo suo svolgersi nelle strade, con artisti che alla fine accolgono nei loro teatrini e nei loro spazi i bambini che vogliono capire come si fa. Ogni incontro ha una sua originalità e lascia libertà all’immaginazione. Quello del Puppet Festival è un teatro per tutti, perché ognuno di noi può cogliere qualcosa che parla alla sua mente e al suo cuore, di qualunque età sia. E’ un esempio di proposta che qualifica il nostro e i Comuni che vi partecipano».
A inaugurare gli spettacoli di Alpe Adria Puppet Festival 2016 sarà, martedi’ 23 agosto (ore 17.30, Velarium), un classico del Teatro Pirata, “Arrivi e partenze”, legato alla tradizione dei viaggiatori di commercio degli anni Sessanta sulla tratta Ancona – Roma, carichi di grandi valigie, che prendevano il treno della notte per consegnare le loro merci ed essere poi di ritorno in serata. Lo spettacolo è dedicato ad Attilio, l’ultimo corriere, con valigie zeppe di fiabe, leggende, storie lunghe, storie brevi, comiche, tristi, terribili e gentili che prendono vita dagli oggetti. Si apre cosi’ il percorso che segna il leitmotiv del Puppet Festival 2016, quello legato appunto al rapporto fra attore e teatro d’oggetti: decisamente imperdibile, in questa chiave, lo spettacolo in scena giovedi’ 25 agosto (ore 21, Giardini Marchesan), “Roclò”, un affascinante “circo” degli oggetti abbandonati portato in scena da Consuelo Conterno e Claudio Giri. Roclò è un vecchio termine piemontese: sono le cose inutili e ingombranti, ormai vecchie e destinate alla spazzatura. Anche l’oggetto più umile – un flacone di detersivo, una scopa, un ombrello – puo’ raccontare storie piene di meraviglia. Puppet festival 2016 ci accompagnera’ in questa scoperta anche nella serata di venerdi’ 26 agosto (ore 21, auditorium Biagio Marin) con “L’omino della pioggia”, una straordinaria performance dell’artista internazionale Michele Cafaggi, legata a una tecnica decisamente speciale, quella delle bolle di sapone che diventano incomparabile oggetto di scena e motore di mille suggestioni per il pubblico. Accanto agli oggetti, l’arte circense è fonte d’ispirazione per gli artisti e le compagnie di Puppet festival 2016: a cominciare dal coloratissimo “Circo tre dita”, nella serata di martedi’ 23 agosto (ore 21, Campo Patriarca Elia”, con due beniamini del teatro di figura italiano, Alberto De Bastiani e Paolo Rech. Proprio Rech sara’ protagonista anche del minipercorso omaggio per Arlecchino e i canovacci della Commedia dell’arte: le sue “Arlecchinate” saranno in scena ad Aquileia sabato 27 agosto, mentre l'”Arlecchino innamorato” del Teatro Tracalet sono in cartellone venerdi’ pomeriggio al Velarium. Grandi compagnie, e di grande tradizione, ancora di scena a Puppet festival 2016: come il Teatro del Drago della famiglia Monticelli, con “Il rapimento del principe Carlo”, e come Pupi di Stac, con “Il prode Orlandino”. Da Tieffeu e dal regista Mario Mirabassi una inedita “Cappuccetto”, per ripensare e ri-raccontare una fiaba simbolo dell’immaginario comune. CTA Gorizia infine firma “Cip cip bau bau. Il linguaggio degli animali”, di scena nella giornata conclusiva ad Aquileia.
INGRESSO LIBERO