Una calda serata di fine estate ed il verde del Parco Europa Unita di Cervignano hanno fatto da cornice venerdì scorso al concerto del cantautore romano Antonello Venditti; l’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Onde Mediterranee e dall’Amministrazione Comunale di Cervignano, inserito nell’ambito del Festival Onde Mediterranee che ha recentemente portato ad esibirsi in regione altri artisti di fama quali Edoardo Bennato e Remo Anzovino, ha richiamato nella cittadina della bassa friulana bagnata dal fiume Ausa circa 2.000 persone.
Venditti è in attività da molti decenni e continua a scrivere brani a tema amoroso e socialmente impegnati ed a pubblicare album che riscuotono sempre il favore del pubblico, forte della sua intonazione e dei testi che raccontano spesso episodi di vita vissuta, con semplicità ma con la capacità di precisi riferimenti nei quali spesso l’ascoltatore si immedesima totalmente.
Un po’ teso nelle fasi iniziali del concerto e, da perfezionista qual’è, molto attento nell’esecuzione e nei livelli audio (per i quali ha chiesto più volte modifiche con gesti delle mani al mixer, ndr), Venditti si è via via rilassato interagendo con il pubblico e sciorinando un repertorio di successi della sua lunga carriera con alcuni pezzi del suo ultimo lavoro “Tortuga”, dando prova che la voce e la capacità interpretativa è rimasta quella di un tempo, compresi il vibrato ed i vocalizzi che caratterizzano le sue canzoni.
Fra i brani più noti proposti citiamo una interpretazione molto intensa di Lilly ed una versione completamente stravolta, solo voce e pianoforte, – Venditti ha detto: “questa sera mi va di farla così” – di Sara.
….sigarette mai spente….., la quarta strofa di Alta marea, è stata l’occasione per il cantautore per accendersi una sigaretta che ha poi appoggiato al piano e fumato al termine del brano tratto dal fortunato album del ’91, Benvenuti in paradiso, che ha venduto oltre 1.000.000 di copie.
Supportato da una band di tutto rispetto, 10 elementi sul palco a fornire un suono pulito e compatto dalle sonorità pop-rock che contraddistinguono la sua produzione, l’artista romano è stato a lungo applaudito per ognuno dei pezzi proposti nell’arco della serata, con un crescendo che nel finale lo ha spinto ad esortare il pubblico, fino a quel momento seduto ai propri posti nelle seggiole numerate, ad alzarsi in piedi e avvicinarsi al palco. Quella dei concerti con le file di sedie ordinatamente disposte nei parterre sotto il palco (e gli spettatori che hanno pagato il “posto in piedi” dislocati dietro transenne di solito lontanissime dalla scena) pare stia diventando un abitudine sempre più diffusa a discapito del pubblico che vorrebbe un contatto emozionale con l’artista di riferimento e pure dell’artista stesso che cerca nei suoi fan il calore e la carica che solo da sotto il palco possono dare.
Benvenuti in paradiso e la quanto mai attuale In questo mondo di ladri hanno posto termine al concerto prima dei bis; pochi minuti e Antonello Venditti è ricomparso sul palco per proporre uno dei suoi capolavori: Roma capoccia (scritta da giovanissimo), seguita da una lunghissima Grazie Roma, ripresa più volte a beneficio del pubblico che da sotto il palco a gran voce intonava il ritornello del brano che ha chiuso un concerto carico di pathos e, soprattutto nel finale, di emotività.
Nota di cronaca: a spettacolo terminato un ventisettenne udinese in preda ai fumi dell’alcool , già bloccato durante il concerto dagli addetti alla sicurezza mentre tentava di salire sul palco, ha dato in escandescenze aggredendo tre carabinieri, nel tentativo di bloccarlo un militare dell’arma è rimasto ferito così come un operatore del 118 della Croce Verde (entrambi in modo lieve) ed è stato necessario sedare il giovane che ha rimediato una denuncia per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale; episodio stigmatizzato dal sindaco Gianluigi Savino, amareggiato per come una bella serata sia finita in quel modo.
La band:
Derek Wilson: batteria, Alessandro Canini: percussioni e chitarre, Maurizio Perfetto: chitarre, Toti Panzanelli: chitarre, Amedeo Bianchi: sax, Fabio Pignatelli: basso, Danilo Cherni: tastiere, Angelo Abate: tastiere; Laura Marafioti e Laura Ugolini: cori.
La scaletta del concerto:
Raggio di luna
I ragazzi del Tortuga
Giulio Cesare
Piero e Cinzia
Peppino
Stella
Non so dirti quando
Lilly
Sotto il segno dei pesci
Sara
Tienimi dentro te
Ci vorrebbe un amico
Notte prima degli esami
Cosa avevi in mente
Unica
Dalla pelle al cuore
Che fantastica storia è la vita
Ogni volta
Amici mai
Alta marea
Benvenuti in paradiso
In questo mondo di ladri
bis:
Roma capoccia
Grazie Roma
Recensione Enrico Liotti; foto Dario Furlan