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SCIOPERO NEI QUOTIDIANI FINEGIL E AL GAZZETTINO

SCIOPERO NEI QUOTIDIANI FINEGIL E AL GAZZETTINO

Due giorni di sciopero ieri e oggi nei quotidiani Finegil e altri due, domani e sabato, al Gazzettino. Nel gruppo di cui fanno parte Piccolo e Messaggero Veneto la protesta è scattata all’annuncio della vendita del Centro di Pescara e della Città di Salerno, dopo che pochi mesi fa era stato detto chiaramente che “questo gruppo non vende i suoi giornali”. Nel quotidiano veneto la motivazione sta nel mancato rispetto da parte dell’editore Caltagirone degli impegni assunti con la redazione. Motivazioni diverse, dunque, ma in entrambi i casi riconducibili al comportamento della controparte datoriale. L’Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi in questa difficile battaglia, che cade proprio nel pieno del confronto per il rinnovo contrattuale. Ma vediamo la Fnsi.
«La decisione del Gruppo editoriale L’Espresso-Finegil di cedere a due cordate di imprenditori locali i quotidiani “Il Centro” di Pescara e “La Città di Salerno” conferma che i timori legati all’operazione di fusione con il gruppo Itedi, editore della Stampa e del Secolo XIX, non erano infondati. Nello schierarsi al fianco dei giornalisti delle testate locali del gruppo, condividendone i motivi di preoccupazione, la Fnsi ritiene indispensabile avviare fin da subito un confronto con l’azienda sul piano industriale, del quale non si conoscono ancora i contenuti, oltre che sulle strategie di sviluppo e di rilancio delle singole testate e dell’occupazione. Non è infatti accettabile che le economie di scala connesse alle operazioni di aggregazione in atto nel settore editoriale, delle quali quella fra il gruppo L’Espresso e il gruppo Itedi è sicuramente la più rilevante, si traducano in tagli all’occupazione e nella riduzione del pluralismo dell’informazione e dell’autonomia delle singole testate. La Fnsi incontrerà i Comitati di redazione delle testate del gruppo, insieme con le Associazioni regionali di stampa interessate, martedì 13 settembre. Nel frattempo, ha già inviato una richiesta di incontro al gruppo L’Espresso e ribadisce il proprio impegno ad assistere i colleghi del Centro e della Città affinché i passaggi di proprietà delle testate avvengano nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori previsti dall’articolo 2112 del codice civile e dell’articolo 30 del contratto nazionale di lavoro giornalistico». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.
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Fnsi e Sindacato Giornalisti Veneto al fianco del Cdr e dei colleghi del Gazzettino che hanno proclamato due giorni di sciopero, venerdì 9 e sabato 10 settembre. La protesta arriva dopo l’annuncio da parte dell’azienda di non voler assumere, disattendendo gli accordi siglati anche in sede ministeriale nell’ambito dello stato di crisi biennale aperto il 15 gennaio 2015. «A fine settembre – precisa la nota del sindacato regionale – i giornalisti usciti saranno una ventina». Una situazione che «ha oltrepassato ogni limite di decenza», scrive il Cdr ai colleghi della redazione, annunciando «sciopero venerdì 9 e sabato 10 settembre per impedire che in questi due giorni il sito venga aggiornato e per impedire l’uscita dei giornali nei giorni di sabato 10 e di domenica 11». «È inaudito ed inaccettabile – osserva il segretario generale Raffaele Lorusso – che il gruppo Caltagirone rinneghi gli accordi sindacali sottoscritti in occasione dell’ultimo, soltanto in ordine di tempo, stato di crisi, rifiutandosi di procedere ad assunzioni già programmate. Tale comportamento certifica una concezione arcaica delle relazioni industriali e proietta su uno dei principali editori italiani un’ombra di inaffidabilità. È pertanto auspicabile che il management aziendale riveda la propria posizione e mantenga gli impegni sottoscritti per il rilancio del giornale e la salvaguardia degli organici redazionali».

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