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Giovedì 15 settembre ore 18 Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato”   Luigi Boille. Il Segno Infinito L’arte in un libro
Luigi Boille - Allestimenti

Giovedì 15 settembre ore 18 Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” Luigi Boille. Il Segno Infinito L’arte in un libro

Dopo essere stato presentato con successo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, viene presentata anche nell’ambito di pordenonelegge – giovedì 15 settembre alle 18 in Galleria Pizzinato – la monografia “Luigi Boille. Il Segno Infinito” realizzata a corredo della grande antologica dedicata all’artista in corso fino al 2 ottobre. Un catalogo che ha tutte le potenzialità “letterarie” del libro, quale mitico e metaforico punto d’incontro tra immagine e scrittura. Grazie al progetto grafico di Roberto Duse, che svelerà alcuni trucchi del mestiere, e ai testi in esso contenuti esso diventa un vero e proprio libro d’artista, coerente con lo spirito e la poetica di Boille, come spiegheranno durante l’incontro – arricchito da una piccola cerimonia di donazione di una importante opera da parte dell’Archivio Luigi Boille di Roma al Comune di Pordenone – la curatrice Silvia Pegoraro e il critico d’arte Angelo Bertani. L’arte di Boille si sviluppò difatti come un’affascinante ricerca segnico-calligrafica, come l’esplorazione di un universo visivo abitato da una misteriosa grafia asemantica, ritmata da un mormorio di segni, saettanti, brulicanti o fluttuanti nel vuoto. Boille stesso affida la sua riflessione sulla propria arte alla scrittura, diaristica, poetica, o narrativa (come lo splendido ricordo del grande critico Michel Tapié, fino a oggi inedito). Testi che compaiono nel libro assieme a quelli di autorevoli critici come Antonio Carnevale e Lea Mattarela (figlia del presidente della Repubblica) e accanto a un cameo di Tullio De Mauro, il più autorevole linguista italiano, che ricorda l’uomo e il pittore Boille. Unica nel suo genere l’antologia di testi critici sull’artista mai comparsa in una pubblicazione: un viaggio – dagli anni Cinquanta al 2015 – all’ascolto delle più importanti voci critiche che hanno parlato di Boille (tra cui Pierre Restany, Guido Ballo, Cesare Vivaldi, Filiberto Menna, Nello Ponente, Lorenza Trucchi, Enrico Crispolti, Simonetta Lux, Giulio Carlo Argan). Un mosaico di testi che non solo fa capire l’importanza dell’opera di Boille nel contesto storico e sociale in cui è nata e si è sviluppata, ma che restituisce anche un’immagine completa e complessa della critica d’arte come genere letterario specifico, dal secondo Novecento a oggi.

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