L’Associazione Culturale NarteA e il Museo del Tesoro di San Gennaro
organizzano
“JANUARIA – UNA NOTTE AL MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO”
Testi e regia Febo Quercia
con Andrea Fiorillo e Valeria Frallicciardi
con la partecipazione di Matteo Borriello
Costumi Antonietta Rendina
Visita guidata teatralizzata con degustazione finale dell’azienda San Salvatore 1988
Una notte dedicata all’arte, alla tradizione e all’enogastronomia per tutelare e riscoprire San Gennaro. L’Associazione Culturale NarteA e il Museo Di San Gennaro aprono in orario straordinario le porte del museo in occasione dei giorni dedicati al Santo Patrono di Napoli: sabato 17 settembre 2016 (più orari a partire dalle ore 18:30 –
prenotazione obbligatoria) va in scena l’evento “Januaria – Una Notte al Museo del Tesoro di San Gennaro”, una visita guidata teatralizzata con degustazione finale di Ceraso (Vino Rosso Aglianico IGP Paestum) offerto dalla rinomata azienda campana San Salvatore 1988 di Peppe Pagano, con la volontà di ripercorrere e divulgare la storia di Ianuarius. Il miracolo del sangue di San Gennaro sarebbe avvenuto per la prima volta il 17 agosto 1389 in base a quanto annotato sulle pagine del “Chronicon Siculum”, ma è anche probabile che il particolare evento sia avvenuto prima e segnalato per iscritto solo in quell’anno. La celebre “liquefazione del sangue” avviene tre volte l’anno: nel primo sabato di maggio, in ricordo della prima traslazione da Pozzuoli a Napoli, il 19 settembre, nella ricorrenza della decapitazione, e il 16 dicembre, in memoria della disastrosa eruzione del Vesuvio nel 1631, fermatasi dopo le invocazioni al santo. La visita guidata teatralizzata di NarteA, scritta e diretta da Febo Quercia, farà conoscere le preziose opere e le storie del Museo del Tesoro di San Gennaro in modo esclusivo. Attraverso la “spettacolarizzazione” dell’evento culturale, NarteA accompagna i
visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo: la “memoria”, in senso storico, artistico e religioso, diventa protagonista della serata grazie al format che all’alterna all’interpretazione degli attori professionisti Andrea Fiorillo e Valeria Frallicciardi in mise storica la voce della guida turistica Matteo Borriello. La memoria di ogni uomo affonda le braccia nella storia dell’umanità: qui, tradizione e modernità interagiscono con la memoria collettiva sintetizzandosi nei percorsi individuali e nell’identità popolare. Con venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. Il Tesoro a lui dedicato è unico nel suo genere: formatosi lungo settecento anni di storia, grazie alle numerose donazioni, si è mantenuto intatto da allora, senza mai subire spoliazioni e senza che i suoi preziosi fossero venduti. L’evento culturale è volto alla riscoperta di luoghi e parole che hanno contrassegnato nel tempo Napoli, partendo proprio da un luogo simbolo della città, qual è il Museo del Tesoro di San Gennaro. All’interno sarà possibile ammirare, in una rinnovata esposizione, la celebre mitra gemmata di San Gennaro dell’orafo Matteo Treglia, composta da 3694 pietre preziose e realizzata nel 1713 su commissione della Deputazione di San Gennaro, e la leggendaria collana da fare invidia alla corona inglese, in oro e argento, fatta da Michele Dato nel 1679 e arricchitasi fino al 1879 di varie pietre preziose con le donazioni di regnanti di tutta Europa.
In esposizione anche la croce in argento e coralli (1707) della famiglia Spera, il calice in oro e pietre preziose donato nel 1761 da re Ferdinando IV e la pisside gemmata offerta da re Ferdinando II nel 1831. Ancora si potranno ammirare l’ostensorio in oro, argento e rubini dalla ricca decorazione circondata da una gloria di angeli tra tralci di vite e nuvole, donato a San Gennaro da Napoleone, tramite il cognato, Gioacchino Murat nel 1808 e anche l’altro ostensorio in oro, pietre preziose e smalti del 1837, di Maria Teresa d’Austria per le sue nozze con Ferdinando II. In mostra anche il calice in oro zecchino offerto da Papa Pio IX nel 1849 per ringraziare i napoletani dopo essere stato ospitato in asilo a causa dei moti mazziniani di Roma, la croce episcopale in oro, smeraldi e diamanti donata da re Umberto I e Margherita di Savoia nel 1878 e la pisside in oro, corallo e malachite, realizzata dalla famiglia torrese degli Ascione e donata da Umberto di Savoia nel 1931 in occasione del suo trasferimento a Napoli dopo le nozze con Maria José principessa del Belgio. Non solo Santo Patrono.
La figura emblematica di un uomo, qual è stato “San Gennaro”, racchiude in sé un lunghissimo racconto, punteggiato di fatti spesso in bilico tra credo e superstizione, fede e agnosticismo, passione e scetticismo: in collaborazione con il Museo del Tesoro di San Gennaro, questa visita guidata teatralizzata mostrerà ambienti e personaggi che sono collegati alle principali vicende del “Ianuarius”. L’interpretazione teatrale offrirà al pubblico un’esperienza unica per vivere sulla propria “pelle” l’emozioni del passato.