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GIRO100: LA SARDEGNA DARÀ IL VIA ALLA STORICA EDIZIONE
Giro d'Italia 2007 - 2a tappa Tempio Pausanias - Bosa 205 km 13/05/2007 - Veduta - Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016

GIRO100: LA SARDEGNA DARÀ IL VIA ALLA STORICA EDIZIONE

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Per la terza volta l’isola sarà lo scenario della Grande Partenza del Giro d’Italia, dopo quelle del 1991 e del 2007, con tre tappe in linea per velocisti e finisseur. Fabio Aru racconta la sua Sardegna. #Giro100 è l’hashtag ufficiale della manifestazione.

Milano, 14 settembre 2016 – Un’edizione storica, la numero 100, quella che il Giro d’Italia si appresta a vivere nel 2017 e che partirà dalla Sardegna per la terza volta nella sua lunga vita. La Grande Partenza della Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport e in programma da venerdì 5 a domenica 28 maggio, è stata presentata questa mattina a Milano. Il percorso sull’isola prevede tre tappe in linea: la Alghero-Olbia di 203 km, la Olbia-Tortolì di 208 km e la Tortolì-Cagliari di 148 km.

Immagine dal Giro d’Italia 2007, ultima Grande Partenza dalla Sardegna (credit BettiniPhoto)

CURIOSITÀ
Quella del 2017 sarà l’88esima partenza dall’Italia, 12 sono state quelle dall’estero. La prima volta che il Giro è sbarcato in Sardegna era il 1961. L’occasione fu il centenario dell’Unità d’Italia. La Corsa Rosa, partita da Torino, arrivò sull’Isola alla quarta tappa con una frazione Cagliari-Cagliari, vinta da Oreste Magni. Quel Giro, conclusosi a Milano, fu vinto da Arnaldo Pambianco.
Trent’anni dopo ecco la prima Grande Partenza. Era il 1991. Furono effettuate due tappe in linea oltre a due semitappe tra cui una a cronometro. Quel Giro fu vinto da Franco Chioccioli.
Nel 2007 con una spettacolare Cronosquadre Caprera-Maddalena prese il via il Giro d’Italia edizione numero 90 con l’incredibile presentazione delle squadre sull’incrociatore della Marina Militare, Garibaldi.  A 10 anni di distanza la Corsa Rosa ritrova le strade dell’isola.

Fabio Aru e Urbano Cairo

DICHIARAZIONI
Fabio Aru, ciclista sardo dell’Astana Pro Team, ha dichiarato: <<Fin da quando ho saputo della possibilità che il Giro partisse dalla mia Regione ho sempre sperato che la cosa si realizzasse davvero. Per questo essere qui oggi è per me una grande emozione e anche un motivo di orgoglio: certamente si sarà trattato di una somma di fattori ma pensare che, almeno in parte, le mie imprese in bici possano aver contribuito alla realizzazione di questa Grande Partenza mi fa davvero piacere. Se poi penso che sarà anche il Giro d’Italia numero 100, beh che dire, non potevo chiedere di meglio. Spero che sull’onda di questo importante avvenimento, finalmente possa nascere in Sardegna un vero movimento ciclistico in grado di organizzare molte corse in tutte le categorie e di far crescere i giovani. Naturalmente i programmi li faremo con i direttori sportivi al primo ritiro, a fine novembre. Certo posso dire che un Giro che parte dalla mia Sardegna non me lo vorrei perdere per nessun motivo!>>.

Il Presidente ed Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, Urbano Cairo, è intervenuto dicendo: <<Sono orgoglioso di vivere in diretta l’emozione del Giro d’Italia che sin da bambino, con il mio idolo Felice Gimondi, mi ha sempre appassionato. Il Giro è nel nostro DNA, un patrimonio nazionale che vogliamo valorizzare al massimo. Partiremo dalla Sardegna, una delle regioni più belle del nostro Paese, e sono certo che l’edizione 100 sarà davvero speciale. La mia idea è quella di far crescere sempre più il Giro d’Italia e portarlo ad altissimi livelli. Faremo investimenti importanti insieme ai nostri partner e a quelli che vorranno entrare in futuro nella famiglia del Giro, siano essi sponsor, media o istituzioni>>.

Da sinistra: Francesco Morandi, Fabio Aru, Giorgia Palmas, Paolo Bellino e Mauro Vegni

Il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ha detto: <<Ospitare la partenza del Giro d’Italia nella straordinaria coincidenza della 100esima edizione è per la Sardegna non solo un grande onore, ma anche un’occasione speciale per raccontare in modo diverso il nostro territorio. Le tre tappe in programma offriranno una vista privilegiata sulle coste come sui percorsi dell’interno: paesaggi famosi, amati dai turisti di tutto il mondo, sfileranno accanto a scenari molto meno noti ma di altrettanto fascino. Stiamo investendo molto nel settore del cicloturismo, ben consapevoli di quanto la bicicletta sia un mezzo privilegiato per conoscere un territorio immergendosi nella sua bellezza. Mi piace pensare che i ciclisti di tutto il mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino dei nostri percorsi e abbiano voglia di venire qui da noi per scoprire la Sardegna pedalando>>.

Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, ha commentato: <<Per me è un onore essere qui con voi, oggi, a lanciare una storica edizione del Giro d’Italia, la 100esima, che sono sicuro sarà unica. Una manifestazione che non è solo un evento sportivo ma che fa parte della storia culturale e sociale del nostro Paese. La Grande Partenza dalla Sardegna sarà spettacolare grazie anche al territorio unico e davvero incomparabile che ci ospiterà. Il Giro d’Italia è l’evento di punta del Gruppo RCS il cui prestigio e valore, a livello nazionale e internazionale, aumentano anno dopo anno. Questo è suffragato dai numeri delle persone che in 194 paesi nei 5 continenti attraggono media, sponsor e istituzioni oggi presenti e che voglio ringraziare. Siamo orgogliosi di rappresentare un’eccellenza dell’Italia nel Mondo>>.

L’Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Francesco Morandi, ha detto: <<L’evento simbolo dello sport italiano sceglie gli scenari unici della Sardegna per l’edizione numero 100. Con la partenza del Giro 2017, assicuriamo al nostro territorio la massima visibilità internazionale e importanti ricadute sotto il profilo economico grazie a una straordinaria iniziativa di promozione della destinazione, della sua qualità della vita e del suo nuovo modello di sviluppo sostenibile. Le tre tappe isolane a inizio maggio, subito dopo Pasqua, rappresenteranno l’apertura della stagione turistica, tassello fondamentale del piano di destagionalizzazione messo in atto per il triennio 2016-2018. Un’iniziativa coerente con la strategia dell’assessorato, che punta con decisione sul turismo attivo e sportivo, sulla strutturazione dell’offerta attraverso grandi eventi e sulla creazione di nuove motivazioni di viaggio>>.

Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia, ha sottolineato l’importanza di questa storica partenza: <<Quella che ci apprestiamo a vivere sarà un’edizione davvero speciale. Non solo perché è la numero 100 ma perché credo che la Grande Partenza dalla Sardegna sarà un evento nell’evento, l’inizio di racconto sportivo e culturale che durerà quasi un mese attraverso l’Italia. Un racconto che verrà mostrato al Mondo attraverso le immagini televisive e una copertura mediatica internazionale. La Corsa più bella del Mondo nel Paese più bello del Mondo non è solo una definizione ma la realtà dei fatti. Sarà un Giro tutto da scoprire, non solo nei percorsi che sveleremo nella loro totalità a fine ottobre, ma soprattutto per i luoghi che visiteremo e che hanno fatto la storia, ognuno a modo loro, del nostro Paese>>.

PERCORSO
TAPPA 1 – ALGHERO – OLBIA – km 203

Tappa mossa, ma non troppo: costantemente ondulata e caratterizzata da una interminabile sequenza di saliscendi lungo la costa nord dell’isola. Si contano alcune salite catalogabili GPM e decine di brevi strappi. Ultima asperità a meno di 20 km dall’arrivo la salita di San Pantaleo, che potrebbe favorire i finisseur rispetto ai velocisti. Si tratta di una salita di circa 5 km con 3 km attorno all’8% e pendenze massime superiori nella prima parte. Finale ancora ondulato fino a Olbia per l’eventuale volata tutta da conquistare.

TAPPA 2 – OLBIA – TORTOLÌ – km 208
Tappa di media montagna che però potrebbe terminare con uno sprint di gruppo. La prima parte si svolge nell’entroterra Nuorese con saliscendi e tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune (non catalogata GPM), la seconda più dura verso il centro di Nuoro (GPM) e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana (GPM). Gli ultimi 50 km sono prevalentemente in discesa o pianura, ma su percorso molto articolato che potrebbe creare difficoltà ai ricongiungimenti. Anche qui una volata, probabile, ma da conquistare.

TAPPA 3 – TORTOLÌ – CAGLIARI – km 148
Tappa praticamente pianeggiante con lievi ma blande ondulazioni lungo l’intero percorso. Dopo Villasimius si incontrano alcune brevi salite lungo la strada costiera. Segue l’avvicinamento – completamente piatto – alla città di Cagliari fino alla probabile volata finale.

PUNTI D’INTERESSE
TAPPA 1 – ALGHERO – OLBIA – km 203
ALGHERO ospita la partenza della prima tappa dell’edizione 100 del Giro d’Italia. In provincia di Sassari, Alghero è città dalla forte vocazione turistica, è nota come la piccola Barcellona, avendo conservato l’uso del catalano riconosciuto come lingua minoritaria (quasi un quarto della popolazione lo parla nella variante algherese). È il capoluogo della Riviera del Corallo: nelle sue acque è presente in quantità il prezioso corallo rosso della qualità più pregiata. Nel territorio algherese vi sono varie testimonianze della civiltà nuragica, sviluppatasi nell’isola a partire dall’età del bronzo (1800 a.C. circa) fino in epoca romana. La cucina algherese si basa prevalentemente su pesce e crostacei, in particolare l’aragosta; oltre all’aragosta all’algherese, i piatti tipici, per citarne solo alcuni, sono gli spaghetti ai ricci di mare, gli spaghetti alla bottarga e la paella algherese.
SASSARI è il polo urbano storico del “Capo di sopra” dell’isola. “Capo di sopra” e “Capo di sotto” (suddivisione risalente alla dominazione catalano-aragonese) sono state le macroaree amministrative della Sardegna, con poli rispettivamente Sassari e Cagliari. La cucina tipica sassarese è ricca e variegata, composta da pietanze legate alla tradizione contadina della città e dei centri vicini. Le verdure sono regine nella maggior parte dei piatti locali (melanzana, cipolla e fave), assieme alle parti meno pregiate degli animali da macello (agnello e maiale).
SANTA TERESA DI GALLURA si trova su un promontorio affacciato alla Corsica sulle Bocche di Bonifacio. Simbolo del paese è la torre spagnola di Longosardo, edificata attorno al XVI secolo per ordine del re di Spagna Filippo II. La GALLURA è una regione storica e geografica della Sardegna, che si estende nella parte nord-orientale dell’isola, il cui territorio comprende la famosa Costa Smeralda. I suoi centri principali sono Olbia, Tempio Pausania, Arzachena, La Maddalena. La COSTA SMERALDA è un tratto costiero della Gallura nel nord-est della Sardegna, caratterizzata dalla presenza di numerose insenature e piccole spiagge. Nelle acque della Costa Smeralda, con sede a Golfo Aranci, è svolta una attività di ricerca, conservazione ed educazione ambientale sui delfini, grazie al centro internazionale di ricerca Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI).
PALAU si trova sulla costa, in prossimità della Costa Smeralda, e costituisce il porto di accesso per l’arcipelago di La Maddalena. L’arcipelago di LA MADDALENA è un gruppo di isole al largo della Costa Smeralda, tra cui La Maddalena e Caprera, in totale circa 60 isole per un totale di 180 km di coste. Meta ambita dai diportisti per le sue acque color smeraldo. Caprera ha ospitato Garibaldi durante il suo esilio ed è collegata con un istmo artificiale a La Maddalena. Dal 1994 l’arcipelago della Maddalena è istituito Parco nazionale geomarino.
OLBIA, arrivo della prima tappa e partenza della seconda, è un popoloso comune in provincia di Sassari, il quarto in Sardegna per numero di abitanti (dopo Cagliari, Sassari e Quartu Sant’Elena) e il secondo per estensione (dopo Sassari). Dal 2005 è stata capoluogo, insieme a Tempio Pausania della provincia di Olbia-Tempio, soppressa nel 2016. È stata l’antica “capitale” della Gallura. Il suo territorio costituisce un importante polo turistico, sia per le spiagge e il mare che per gli insediamenti nuragici.

Alghero (credit Sardegna Turismo)

TAPPA 2 – OLBIA – TORTOLÌ – km 208
NUORO si estende su un altopiano granitico, nell’entroterra est della Sardegna. Si trova a circa 550 m s.l.m. ed è il settimo capoluogo di provincia più elevato d’Italia (dopo Enna, Potenza, L’Aquila, Campobasso, Aosta e Caltanissetta). Numerosi i siti archeologici della civiltà nuragica. In particolare il Nuraghe Tanca Manna si trova all’interno del centro abitato di Nuoro, situato all’interno dell’omonimo parco, risale alla media età del bronzo.
Il PARCO NAZIONALE DEL GOLFO DI OROSEI e del Gennargentu è un’area protetta istituita nel 1998. È situato nei territori delle province di Nuoro e Provincia del Sud Sardegna (comprende le ex province Carbonia-Iglesias e Medio Campidano). Si estende su una superficie compresa tra il golfo di Orosei ed il massiccio del Gennargentu. Il Gennargentu è caratterizzato da rocce risalenti al Paleozoico, vi si trovano le cime montuose più elevate dell’isola, con la quota massima di 1.834 metri di Punta La Marmora.
TORTOLÌ, sede di arrivo della seconda tappa e partenza della terza, è famosa per le sue splendide spiagge dalle acque cristalline. ARBATAX, frazione di Tortolì, è sede di porto, per traghetti e pescherecci. A Tortolì e dintorni viene prodotto il famoso vino Cannonau DOC, vinificato nelle versioni classico e riserva, le uve del più famoso vitigno della Sardegna sono conferite nella cantina sociale per una produzione di oltre 1.500.000 bottiglie all’anno. I piatti tipici sono quelli della tradizione agricola (“culurgiones” a base di patate formaggio e menta chiusi nella classica forma a spiga, zuppe di verdure, carni bovine e ovine), cui si mescolano i piatti tipici di mare (in particolare aragoste, astici, gamberi, tonni, pesci spada e molte altre specie presenti nel Mediterranee, provenienti dai pescherecci di Arbatax). Un discorso a parte merita la produzione ittica dello stagno di Tortolì con le sue anguille, le orate e in particolare i cefali, che costituiscono una eccellenza culinaria universalmente riconosciuta per la sua qualità, visto l’habitat dove viene allevato il cefalo: la “bottarga di muggine di Tortolì”.

Olbia – Sassi Piatti (credit Sardegna Turismo)

TAPPA 3 – TORTOLÌ – CAGLIARI – km 148
VILLASIMIUS, nell’estremità sud-occidentale della Sardegna, è uno dei comuni più conosciuti è grazie alle è numerose località turistiche. La località di Capo Carbonara sull’omonimo promontorio è nota per essere il punto meno piovoso d’Italia.
La strada COSTIERA tra Villasimius e Cagliari si snoda tra promontori che digradano verso il mare, colline e baie di straordinaria bellezza. Poco nota al turismo di massa attrae il turista particolarmente amante della natura e delle sue bellezze. Ci si trova immersi nel profumo di mirto che si mescolano ai vapori del sale che proviene dal mare che si frange sulle rocce, ci si trova tra vecchie fortezze della dominazione spagnola. Cala Regina, Torre delle Stelle, Mare Pintau (ossia dipinto) e Cala Pira sono fra le spiagge in cui i colori del mare assumono tutte le sfumature tra il cristallino, il turchese e il blu.
CAGLIARI, arrivo della terza tappa e conclusione della Grande Partenza della 100ma edizione dl Giro, è il capoluogo della regione autonoma della Sardegna. La leggenda, secondo lo scrittore latino Gaio Giulio Solino, narra che Caralis sia stata fondata nel XV secolo a.C. da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene. Secondo la leggenda fu Aristeo a introdurre in Sardegna la caccia e l’agricoltura, riappacificando le popolazioni indigene in lotta fra di loro. Sempre secondo la leggenda Dedalo accompagnò Aristeo in Sardegna, e fu l’artefice, secondo gli antichi greci, dei Nuraghi presenti sull’isola. La cucina cagliaritana è legata alla cucina tipica dell’isola (in particolare del Campidano), ma presenta influenze catalane e liguri. Piatti tradizionali, solo per citarne alcuni, sono cocciula e cozzas a schiscionera (vongole e cozze cucinate in tegame), sa cassola (zuppa di pesci, crostacei e molluschi), orziadas (anemoni di mare insemolati e fritti) e aligusta a sa casteddaia (aragosta condita alla cagliaritana). Tra i vini prodotti nel cagliaritano ricordiamo il Nuragus, il Nasco, il Girò, il Malvasia, il Moscato e il Monica.

FOTO CREDIT: ANSA
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Manolo Bertocchi
RCS Sport
Stefano Diciatteo

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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